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Vittorio Guida

Where are we now?

Vol. I

Un testo capace di raccontare il mondo con un linguaggio universale, in grado di svincolarsi da qualsivoglia legame culturale territoriale e locale, ma al contempo estraneo ai paradigmi appiattenti del linguaggio globale di questo scorcio di millennio. La lingua usata è una straordinaria sintesi di primitivo e digitale, di pulsioni ancestrali mixate con le paure, le speranze e le “ansietà” provocate e indotte da un futuro che vive sottotraccia e pienamente nella quotidianità.

cod. 2000.1436

Giovanni Fiorentino

Il flaneur e lo spettatore.

La fotografia dallo stereoscopio all'immagine digitale

Un originale confronto tra i testi di Charles Baudelaire e Oliver Wendell Holmes. Entrambi, pur su fronti opposti e con esperienze differenti, colgono la dimensione industriale della fotografia, la nascita del pubblico moderno, la potenza immaginaria delle icone riproducibili all’infinito, la convergenza tra economia, tecnica e consumi spettacolari.

cod. 246.7

Giacomo Daniele Fragapane

Realtà della fotografia.

Il visibile fotografico e i suoi processi storici

Una serie di questioni sulla dimensione implicitamente dialettica della fotografia e sul ruolo che in essa, in forme consapevoli o inconsce, hanno assunto talune figure e modalità del vedere.

cod. 633.10

Vincenzo Esposito

Il fotografo, il santo, due registi e tre film.

Temi e riflessioni di etnologia audiovisiva

Il volume elabora un approccio interpretativo ai fatti culturali di un contesto determinato, proiettato verso un modello audiovisivo di livello etnologico. Una proposta di etnologia audiovisiva che si colloca tra l’etnografia visiva, con i suoi dati di “campo”, e l’antropologia visuale, con le sue riflessioni, le sue teorie e i suoi modelli di ampio respiro teorico.

cod. 633.9

Marina Miraglia

Specchio che l'occulto rivela.

Ideologie e schemi rappresentativi della fotografia fra Ottocento e Novecento

Otto scritti di difficile reperimento, già pubblicati dall’autrice a partire dal 1977, sono accompagnati nel volume da un lungo saggio che si interroga sul dispositivo ottico, inteso nella sua accezione concettuale di macrostruttura portante degli schemi percettivi e rappresentativi della fotografia, in grado di attribuire orizzonte teorico all’intera vicenda del medium a partire dalle sue origini, fino alla fotografia digitale.

cod. 633.7

Francesco Marano

Camera etnografica

Storie e teorie di antropologia visuale

Un quadro storico e teorico-metodologico delle ricerche e degli interessi dell’antropologia visuale su scala internazionale, con particolare attenzione alla fotografia e al film etnografico, che rileva i metodi di uso delle immagini nella ricerca etnografica, i modelli di rappresentazione che hanno informato le produzioni etno-cinematografiche, e le questioni teoriche sollevate dalla riflessione sul rapporto fra etnografia e rappresentazione cinefotografica.

cod. 633.2

Joan Nogué

Altri paesaggi

Un punto di vista attento e originale sui paesaggi del nostro tempo, da quelli che abitiamo quotidianamente a quelli meno conosciuti. Un appassionante viaggio attraverso scenari diversi e contrastanti, fra altri paesaggi che splendide fotografie ci aiutano a riconoscere e ad apprezzare: luoghi ordinari e terre remote; spazi naturali e scenografie urbane; immaginari prossimi e orizzonti inesplorati.

cod. 1151.1.8

Ferdinando Mirizzi

Da vicino e da lontano.

Fotografi e fotografia in Lucania

Il complesso e articolato rapporto tra la Basilicata e la fotografia: il ruolo dei fotografi e degli editori nel processo di costruzione dell’immagine paradigmatica della regione; la continua “scoperta” e “invenzione” della Lucania, spesso concepita come terra lontana e di confine; gli archivi e i generi della fotografia documentaria e famigliare; lo sguardo di grandi fotografi, come Henri Cartier-Bresson, Federico Patellani e Fosco Maraini.

cod. 633.6

Patrizia Resta

Belle da vedere.

Immagini etnografiche dei patrimoni festivi locali

Le modalità di archiviazione visuale del patrimonio festivo locale. Il rapporto tra realtà osservata e tecniche di ripresa audiovisuale viene proposto nella sua centralità di nexus problematico, mettendo in primo piano la riflessione sul controverso rapporto tra spazio/campo antropologico/montaggio del testo etnografico. Il volume ha l’obiettivo di mettere in luce le implicazioni che lo sguardo antropologico visuale ha nella produzione della memoria e nella sperimentazione di pratiche applicative ai contesti locali.

cod. 633.5

Cristina Grasseni

Imparare a guardare.

Sapienza ed esperienza della visione

Il volume comprende interventi sull’inculturazione degli sguardi, sull’uso delle immagini, sulla diversa competenza delle culture visive, oltre che casi di studio condotti in contesti etnografici rilevanti sia per l’antropologia che per gli studi psico-pedagogici, artistici e filosofici sulla visione.

cod. 633.4

Antonello Ricci

I suoni e lo sguardo

Etnografia visiva e musica popolare nell'Italia centrale e meridionale

cod. 633.3

Carlo Alberto Gemignani

L'occhio sul paesaggio.

Archivi fotografici locali e patrimonio rurale della montagna appenninica

Dal ritrovamento dell’archivio del fotografo Berto Giuffra, attivo dagli anni Trenta agli anni Novanta sull’Appennino ligure-emiliano, nasce quest’indagine, che mostra come, attraverso la “decifrazione” dell’immagine, il geografo e lo storico del paesaggio possano comprendere i mutamenti che l’età della “grande trasformazione” ha portato con sé: un’età che in termini ambientali e territoriali ha coinciso con la quasi scomparsa delle pratiche di utilizzo delle risorse locali.

cod. 1387.52

Giordana Charuty

Ernesto de Martino.

Le precedenti vite di un antropologo

Il volume ricostruisce il percorso di Ernesto de Martino (1908-1965), il fondatore dell’antropologia italiana e uno dei più significativi intellettuali europei del secondo dopoguerra. Ai metodi dell’inchiesta etnografica, ai colloqui con numerosi testimoni, il testo aggiunge le domande dell’antropologia della scrittura, al fine di orientare l’incontro con molti fondi di archivio etnografici e storici, e di consentire la rilettura di una grande varietà di scritti dell’autore e degli intellettuali che hanno incrociato i suoi interessi e i suoi impegni.

cod. 633.8