LIBRI DI STEFANIA MALAVASI

Stefania Malavasi

Studenti a Padova, medici in Oriente

Viaggi ed esperienze professionali e culturali di laureati illustri dello Studio (secoli XVI-XVII)

Il volume prende in esame le figure di alcuni studenti dell’Università di Padova, tra Cinquecento e Seicento, che, conseguita la laurea in Medicina, raggiunsero il lontano Oriente con vari obiettivi – impiego, ricerca scientifica o, più semplicemente, viaggio avventuroso. I risultati dei viaggi furono più che soddisfacenti, come traspare dalle opere dei medici viaggiatori: testi non solo scientifici, ma anche storici, a completare l’affresco di una civiltà legata alla Serenissima da rapporti – talvolta difficili – commerciali e culturali, in funzione di uno “scambio” dal quale entrambe le civiltà trassero beneficio.

cod. 1501.176

Filiberto Agostini, Leonardo Raito

Polesine e acque nell'età moderna e contemporanea

Il tema delle acque ha da sempre accompagnato la storia del Polesine. Lambito dal Po e dall’Adige, attraversato da altri corsi d’acqua, questo territorio ha sperimentato la tragedia di piccole e grandi alluvioni, che hanno provocato morte, abbandono della terra ed emigrazione di migliaia di contadini. Questo volume sottolinea il binomio inscindibile tra il Polesine e le acque, che si manifesta nei toponimi dei paesi, nella dedicazione delle chiese, nelle devozioni popolari... Oggi la singolarità fisica di questo territorio ha trovato finalmente una stabilità idraulica e una solidità economica e sociale.

cod. 616.24

Filiberto Agostini

Tra le acque del Vicentino.

Dal Medioevo all'età contemporanea

Dalla bassa pianura sino alle catene montane della provincia, da Porta Castello a Contrà San Biagio nella città di Vicenza, l’acqua ha rappresentato, lungo i secoli, un fattore determinante per l’esistenza individuale e per la qualità della vita collettiva. Attorno al tema dell’acqua nella città di Vicenza e nel suo territorio provinciale, dal Medioevo ai nostri giorni, è organizzato il volume, che, pur nella mutevolezza dei tempi, ha voluto riflettere sulla terminologia originaria dei corsi d’acqua vicentini e sulla mappatura dell’acqua superficiale, sotterranea, potabile.

cod. 616.22