LIBRI DI ADRIANO VOLTOLIN

La ricerca ha estratto dal catalogo 51 titoli

Adriano Voltolin

Franz Fanon: La clinica

COSTRUZIONI PSICOANALITICHE

Fascicolo: 28 / 2014

Nell’esame degli scritti clinici di Frantz Fanon l’autore mette in rilievo come, per lo psichiatra martinicano, la clinica non può essere separata da una comprensione accurata della storia individuale e sociale del paziente. L’isolamento dell’atto clinico, secondo le modalità consuete ed efficaci nella società europea, rende quest’ultimo assolutamente inadatto a produrre qualche modificazione nel quadro clinico del paziente.

Adriano Voltolin

The Papa

COSTRUZIONI PSICOANALITICHE

Fascicolo: 27 / 2014

L’autore mette in rilievo come nell’opera di Hemingway, soprattutto ne Il vecchio e il mare, emergano figure maschili complesse che, accanto alla capacità paterna di proteggere e di aiutare i figli ad entrare nel mondo, mostrano del pari notevoli difficoltà a rapportarsi al femminile. Il lavoro di Hemingway, letto alla luce della psicoanalisi kleiniana più recente, ci dà un esempio della capacità maschile, oggi decisamente in crisi, di porsi nella posizione di "terzo" rispetto alla coppia madre/bambino favorendo lo sviluppo individuale e quello famigliare.

Adriano Voltolin

L’isteria nella teoria e nella clinica kleiniana

COSTRUZIONI PSICOANALITICHE

Fascicolo: 26 / 2013

L’autore propone una visione dell’isteria che, rifacendosi agli autori kleiniani che si sono occupati di questo tema, la colloca nell’ambito delle difese contro l’invidia. Per fare ciò si avvale, oltre che di casi clinici, de Diario della giovane Etty Hillesum, ebrea olandese morta ad Auschwitz nel novembre del 1943.

Adriano Voltolin

Sul riconoscimento. Tra Freud, Adorno e Monet

COSTRUZIONI PSICOANALITICHE

Fascicolo: 25 / 2013

La questione dell’identificazione in psicoanalisi non si risolve nel ritrovamento di un vero Sé, ma, a partire dalla posizione di Freud, mette in causa lo statuto dell’Io e la sua relazione con il mondo circostante. L’autore pone qui a confronto, anche attraverso sketch clinici, la teoria freudiana con l’estetica di Theodor W. Adorno e con la crisi della rappresentazione in pittura che si viene a creare con l’affermazione dell’impressionismo.

Adriano Voltolin

Marcuse e Freud

COSTRUZIONI PSICOANALITICHE

Fascicolo: 23 / 2012

L’autore prende in esame la relazione tra il pensiero di Marcuse, da Eros e civiltà a La dimesione estetica, e la teoria freudiana così come questa è stata assunta dal filosofo tedesco. La tesi qui esposta è che gli interrogativi che Marcuse poneva alla società a lui contemporanea ed alla interpretazione freudiana della stessa risultano essere oggi ancora più attuali. La discutibilità del Freud ripreso da Marcuse non fa venire meno la considerazione che ciò che è obiettabile non consiste tanto in una distorsione della teoria freudiana, che pure c’è, ma nell’insufficiente sviluppo delle potenzialità della teoria stessa. L’apporto che ad essa è stato dato successivamente da Melanie Klein, Wilfred Bion e Jacques Lacan consente in effetti di mettere in luce più chiaramente la percorribilità teorica dell’impianto marcusiano.

Adriano Voltolin

Tra Benjamin e Freud: la città come trasformazione dello spazio

COSTRUZIONI PSICOANALITICHE

Fascicolo: 22 / 2011

L’autore propone, sulla scorta degli studi di Abraham, Ferenczi e, più recentemente, di Resnik, una lettura della città come spazio esterno al soggetto da preservare da esperienze eccessivamente inquietanti, ma anche capace di consentire l’esperienza dell’esplorazione e del nuovo. Le metropoli contemporanee paiono invece essere concepite come luogo nel quale l’esperienza dello spazio viene soppressa e questo viene ridotto a ostacolo da superare il più rapidamente possibile per mezzo delle vie di comunicazione che debbono essere le più veloci possibili. Si presentano così situazioni ove l’organizzazione urbana ha due sole dimensioni: quella della casa-tana entro la quale rifugiarsi e quella invece della strada nemica da presidiare con la polizia.

Adriano Voltolin

Il bambino che giocava sempre

COSTRUZIONI PSICOANALITICHE

Fascicolo: 20 / 2010

Sulla base dei concetti di autismo nella formulazione di Meltzer e di rifugio della mente (Steiner), l’autore propone il caso di un bambino di otto anni che, visto per circa cinquanta sedute, propone un complicato gioco attraverso il quale smonta qualche cosa che avviene nel mondo esterno per proporne un rimontaggio che possa essere tollerato dalla sua mente. L’organizzazione patologica che il bambino costruisce ha la doppia funzione di proteggerlo da una realtà insostenibile da un lato e di proporgli un funzionamento onnipotente dall’altro. Il paziente, in questo stato, non essendo in grado di sostenere l’impatto con il mondo, si rifugia nell’organizzazione patologica che si comporta come una mafia mentale (Rosenfeld).

Giorgio Sangiorgi

Contratti psicologici.

Aspettative, vincoli e legami impliciti nelle relazioni

Una serie di “contratti psicologici” che alcuni elementi del nostro contesto sociale e relazionale ci impongono. Tra questi: il contratto con se stessi, il contraente principale con cui fare i conti; il contratto lavorativo, che descrive i legami tra il lavoratore e la sua organizzazione; il contratto psicoterapeutico, cioè l’insieme di attese che si strutturano tra il paziente e il suo psicoterapeuta; il contratto nelle professioni d’aiuto, dove le aspettative assumono un rilievo dominante rispetto all’efficacia dell’intervento…

cod. 1240.341