LIBRI DI CLAUDIO BARBARANELLI

Laura Borgogni, Chiara Consiglio

La selezione

Metodi e strumenti psicologici per scegliere le persone

Le fasi essenziali del processo di selezione: l’analisi del contesto, la job description, la definizione del profilo, il reclutamento. Un processo complesso studiato anche attraverso i suoi strumenti più diffusi (test e questionari, colloqui, assessment center).

cod. 1157.5

Roberta Fida, Carlo Tramontano, Marinella Paciello, Valentina Cara, Claudio Barbaranelli

La prevenzione dell’HIV: una questione "di genere"? Uno studio preliminare sulle determinanti psicosociali dell’uso del preservativo in un campione di studenti universitari

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 2 / 2013

Il presente contributo indaga le differenze di genere relative ad alcune determinanti psicosociali dell’intenzione d’uso del preservativo, nell’ambito della teoria del Comportamento Pianificato di Fishbein e Ajzen quali le norme e il controllo. Alla ricerca hanno partecipato 271 universitari dell’Università Sapienza di Roma (60% donne) di età compresa tra i 18 e i 41 anni (M = 23.5, DS = 3.17). I risultati dell’ANOVA e del modello di equazioni strutturali confermano che molteplici fattori incidono sulle intenzioni d’uso del preservativo con importanti differenze tra uomini e donne. I risultati evidenziano come il genere sia un importante moderatore dei nessi teoricamente definiti. Ciò significa che, almeno in qualche misura, il modello "cambia forma" nei due gruppi, specialmente rispetto alla norma soggettiva e agli antecedenti distali dell’intenzione d’uso del preservativo. Ciò comporta la necessità di pensare e implementare programmi di intervento che su piattaforme comuni prevedano anche alcune componenti specifiche per genere.

Roberta Fida, Marinella Paciello, Carlo Tramontano, Claudio Barbaranelli

Disimpegno morale e comportamenti controproduttivi: un ampliamento del modello stressor-emotion

RISORSA UOMO

Fascicolo: 3 / 2011

Diverse ricerche hanno sottolineato l’importanza di esaminare il Disimpegno Morale (DM) per comprendere l’aggressione strumentale e la condotta deviante nei diversi contesti. Questo studio esamina il ruolo del DM organizzativo come uno specifico costrutto social-cognitivo che interviene nel processo che conduce ai comportamenti controproduttivi (CWB). All’interno del modello stressor-emotion ipotizziamo che il DM medi la relazione tra le emozioni negative in reazione alla percezione di stressor e i CWB, promuovendo o giustificando la risposta aggressiva al contesto frustrante. In un campione di 1147 lavoratori italiani (53.50% donne) abbiamo esaminato un modello di equazioni strutturali che ha confermato le nostre ipotesi: piu i lavoratori reagiscono agli stressor con emozioni negative, piu hanno bisogno di ricorrere al DM, piu agiscono i CWB.

Roberta Fida, Elena Natali, Claudio Barbaranelli, Francesco Avallone

La relazione tra il bullismo al lavoro e il benessere organizzativo

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 1 / 2011

Il bullismo al lavoro viene riconosciuto come un importante fattore di rischio psicosociale che ha un effetto sia sulla salute psico-fisica che sulla soddisfazione e commitment organizzativo. In linea con queste ricerche, l’obiettivo del presente studio è quello di indagare gli effetti del bullismo al lavoro sul commitment, soddisfazione, burnout e salute del lavoratore. Ad un campione di circa 500 lavoratori italiani (70% donne) di età compresa tra i 21 e i 68 anni (Media = 40.6 anni; DS = 10.05) è stato somministrato un questionario self-report. Al fine di indagare se l’essere vittima di atti negativi abbia un effetto sulla soddisfazione, commitment, burnout e sintomi psicosomatici è stato testato un modello di equazioni strutturali. I risultati confermano che il bullismo al lavoro ha un effetto sulle dimensioni indagate e che le vittime di bullismo al lavoro sono meno soddisfatte, meno attaccate all’organizzazione, e soffrono maggiormente di burnout e disturbi psicosomatici.