LIBRI DI DIEGO ROMAIOLI

Diego Romaioli, Luca Padovani, Antonia Oliveira Silva

Le rappresentazioni sociali dell’epilessia: un’indagine qualitativa nel contesto italiano contemporaneo

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 3 / 2023

Secondo l’OMS, l’epilessia colpisce circa cinquanta milioni di persone nel mondo. Nono-stante i progressi delle neuroscienze abbiano permesso oggi una conoscenza più esaustiva del-la malattia, i modi in cui l’epilessia è stata interpretata nel corso del tempo sono stati molteplici e forieri di differenti credenze attorno a essa. Il presente studio si propone di indagare le rap-presentazioni sociali dell’epilessia nel contesto italiano odierno, mettendo a confronto sguardi di persone con epilessia con quello di familiari/caregiver e di un più generico senso comune. A 49 partecipanti è stata proposta un’intervista episodica, mentre i testi raccolti sono stati sotto-posti a un’analisi tematica coadiuvata con il software Nud.Ist. I principali risultati delineano diversi modi di narrare l’epilessia, di definirla e di attribuirvi delle cause, generando posizio-namenti diversi nei nostri interlocutori. Nello specifico, mentre il gruppo delle persone con epilessia e dei familiari tende ad avvalorare principalmente un discorso medico ufficiale, se-condo il quale la malattia è definita come disfunzione neurologica, il senso comune costruisce il fenomeno in modi più sfaccettati, ancorandolo a credenze che lo indicano anche come pro-blema di natura psicologica. Il paper si conclude con riflessioni su come cambiare la rappre-sentazione sociale dell’epilessia e contribuire a promuovere punti di vista più inclusivi capaci di ridurre fenomeni di pregiudizio e discriminazione.

Kenneth J. Gergen, Diego Romaioli

Costruzione sociale e pratiche terapeutiche

Dall'oppressione alla collaborazione

Il pensiero socio-costruzionista trasforma la psicoterapia, aprendo nuovi scenari di comprensione e pratica. Questo saggio offre una breve introduzione alla “costruzione sociale”, per delineare poi l’orizzonte del cambiamento. Viene dato particolare rilievo a temi quali la comunicazione terapeutica, la narrazione e le pratiche terapeutiche, sia tradizionali che contemporanee.

cod. 1249.1.42

Diego Romaioli, Alberta Contarello

Invecchiare bene in tempi di crisi. Punti di vista euritmici attraverso i posizionamenti con l’Alter

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 1 / 2017

L’aumento della longevità e della possibilità di trascorrere la terza, quarta e quinta età relativamente in buona salute sembra oggi favorire le condizioni per vivere un buon invecchiamento, nonostante permangano idee autolimitanti che lo connotano come periodo di vita di mero declino. Se da un lato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sostiene agende volte a favorire un invecchiamento attivo della popolazione, pochi studi sono stati svolti per cogliere come gli anziani siano in grado di maturare un punto di vista euritmico sul proprio invecchiamento in un contesto politico e sociale caratterizzato dalla crisi economica. Riferendoci alla teoria delle Rappresentazioni Sociali e utilizzando una metodologia qualitativa, il lavoro analizza trenta interviste episodiche condotte con anziani in Italia. Il fine è quello di ricostruire i principali temi che definiscono un buon invecchiamento e i posizionamenti da cui gli interlocutori costruiscono il proprio punto di vista in chiave euritmica. I risultati mostrano che, nel vivere e ragionare sull’invecchiare bene, gli anziani sottolineano in vari modi: diponibilità di risorse; presenza di stati mentali positivi; stili di vita funzionali a una migliore vita quotidiana; coinvolgimento in attività. Il confronto con l’Alter evocato nei resoconti (giovani precari o persone in difficoltà) sembra essere il principale organizzatore dei punti di vista usati per interpretare il proprio invecchiamento in termini vantaggiosi. A partire da questi posizionamenti, emergono tre dimensioni bipolari: autonomia/dipendenza; fragilità/non fragilità; fortuna/sfortuna. Il testo si chiude con riflessioni sulle potenzialità, ma anche sui limiti, che l’attività di ricerca può avere nel promuovere costruzioni della realtà più funzionali e socialmente rilevanti.

Anna Maria Meneghini, Diego Romaioli, Paola Rossi, Daniele Bottura

La forma dell’impegno prosociale sta cambiando? L’esperienza del volontariato episodico al Festivaletteratura di Mantova

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 2 / 2016

Il fenomeno del Volontariato Episodico è una forma di volontariato che negli ultimi anni si sta rapidamente diffondendo anche in Italia, specialmente tra i giovani. Poco ancora si conosce dei risvolti che tale fenomeno può comportare a livello individuale, organizzativo e comunitario. La ricerca, partendo da un’indagine condotta tra 538 volontari del Festivaletteratura di Mantova, si interroga sulle motivazioni all’adesione al volontariato episodico, rispetto a quello tradizionale e sui vantaggi e/o svantaggi che i volontari percepiscono rispetto alle due modalità del mettersi in gioco nel mondo del volontariato. I risultati emersi forniscono lo spunto per riflessioni sul tema anche dalla prospettiva di chi tradizionalmente e istituzionalmente si rapporta con il mondo dell’associazionismo.

Giuseppe Mininni, Amelia Manuti

Applied Psycholinguistics.

Positive effects and ethical perspectives. Volume II

This volume contains a selection of the papers presented at the IX Congress of the International Association of Applied Psycholinguistics (Isapl), which illustrate in a transdisciplinary perspective the most traditional issues of applied psycholinguistics as well as some emerging issues.

cod. 1240.371