Questo lavoro si propone di condurre un confronto - nel contesto macroeconomico del bacino mediterraneo - fra Ucraina e Italia, e, attraverso questi paesi, fra i paesi dell’Unione Europea e i Pesi in transizione dell’area ex socialista, di analizzarne le differenze e di riflettere su alcune delle possibili interpretazioni. Dopo aver confrontato i trend economici e demografici dei paesi dell’area mediterranea e aver enucleato i diversi andamenti dei diversi gruppi di paesi, il lavoro si sofferma sull’andamento dei dati riferiti al commercio internazionale, e, alla luce di questa analisi, sviluppa alcune elaborazioni tendenti ad evidenziare l’importanza del saldo della bilancia commerciale e delle esportazioni pro capite sulla ricchezza pro capite dei paesi a confronto. Quindi viene condotto un confronto fra le relazioni commerciali internazionali di Ucraina e Italia, analizzando in particolare la diversa composizione settoriale delle importazioni ed esportazioni e la diversa importanza delle relazioni con i rispettivi sistemi di riferimento. L’importanza di questi elementi come motore della crescita economica suggerisce di spostare l’analisi sugli elementi che differenziano i due contesti e determinano la diversa incidenza delle esportazioni. Nell’ambito di tali elementi, poi, l’analisi si sofferma su quelli legati all’accessibilità, alle funzioni logistiche e di transito, sotto i molteplici punti di vista del contesto geografico, infrastrutturale, istituzionale-regolatorio. L’emergere di differenze rilevanti soprattutto sotto quest’ultimo aspetto evidenzia che il funzionamento del sistema trasportistico e logistico rappresenta un pre-requisito, piuttosto che una conseguenza, dello sviluppo delle relazioni commerciali internazionali, e suggerisce dunque alcune possibili linee di policy nel settore dei trasporti e della logistica, suscettibili di contribuire in modo determinante allo sviluppo delle relazioni internazionali e alla crescita economica dell’Ucraina.