LIBRI DI FRANCESCA TACCHI

Francesca Tacchi

Due lati della stessa medaglia. Avvocati e magistrati nell’Italia liberale

PASSATO E PRESENTE

Fascicolo: 90 / 2013

Analyzesthe professional and political relationship between lawyers and judges from1861 to the ww1. They are discussed in parallel as together they constitutedthe statutory professions of the administrative system of justice in Italy.During this long period there were specific key moments (in particular whenthe Left came to power in 1876, and in the Giolittian age) that emerged inthe locations of these two groups responsible for the law: law courts,juridical congresses, Parliament, the government, etc.

Simonetta Soldani, Monica Galfré, Francesca Tacchi

Schede

PASSATO E PRESENTE

Fascicolo: 89 / 2013

Alcuni saggi incentrati sulle vicende dei professionisti esercenti a Firenze dai primi dell’800 alla caduta del fascismo. Accanto ad avvocati, medici, ingegneri e architetti, trovano spazio anche alcuni segmenti cruciali della funzione pubblica (magistrati e insegnanti secondari), che condividono con le categorie menzionate alcuni elementi chiave del processo di professionalizzazione, a partire dall’iter formativo.

cod. 1501.112

Francesca Tacchi

L’Europa del dopoguerra e la sua storiografia

PASSATO E PRESENTE

Fascicolo: 78 / 2009

L’Europa del dopoguerra e la sua storiografia - Postwar Europe and its historiography analyzes Tony Judt’s Postwar. A History of Europe since 1945 (2005). The book marks an important methodological shift away from a predominantly political historiography of the very recent past. Judt challenges the accepted master narratives through his emphasis on the social changes that characterized the life styles of the successive generations.

Key words: Tony Judt, Europe, Post Second World War.

Parole chiave: Tony Judt, Europa, secondo dopoguerra.

Francesca Tacchi

Dall'esclusione all'inclusione. Il lungo cammino delle laureate in Giurisprudenza

SOCIETÀ E STORIA

Fascicolo: 103 / 2004

Da ormai un ventennio è significativa la presenza delle donne italiane nelle professioni giuridiche, pur essendo caduti rispettivamente dal 1920 e dal 1963 gli ostacoli che avevano loro impedito di accadere all’avvocatura e alla magistratura. Molte delle opportunità oggi considerate naturali, sono faticose conquiste di una storia di lungo periodo, contrassegnata da alcune tappe fondamentali: l’età liberale, in cui le donne, ammesse all’università, non possono accedere allo sbocco naturale degli studi giuridici, l’avvocatura, fino alla legge di riconoscimento giuridico del 1919. Gli effetti del regolamento di attuazione del 1920, che introdusse gravi limitazioni, si sentirono negli anni successivi, combinandosi con la politica messa in atto dal regime fascista nei confronti delle donne lavoratrici. Le difficoltà d’inserimento nel mondo forense indussero molte laureate in Legge a ritagliarsi uno specifico campo d’interesse professionale (il diritto di famiglia) o a cercare sbocchi professionali meno qualificanti (esempio come assistenti sociali). Risale al secondo dopoguerra il boom delle iscritte a Giurisprudenza e, progressivamente, agli albi professionali. Si propone un’indagine storico-sociale di lungo periodo, soffermandosi su alcuni casi di studio, per ricostruire i frammenti della biografia collettiva delle laureate in Giurisprudenza.

Francesca Tacchi, Adrian Lyttelton, Anna Rossi-Doria

Discussioni. L'abbiccì del fascismo. Il dizionario Einaudi

PASSATO E PRESENTE

Fascicolo: 61 / 2004

Nella rubrica Discussioni è esaminato il Dizionario del fascismo, curato per Einaudi da Victoria De Grazia e Sergio Luzzatto, che si propone come una novità nel panorama storiografico italiano, cercando di inserire il fascismo nella storia, non solo italiana, del Novecento e affrontando per la prima volta, in lavori del genere, tematiche non solo politiche. Mentre Francesca Tacchi analizza l’impianto generale dell’opera, Adrian Lyttelton analizza le voci relative alla crisi dello Stato liberale e alle origini del fascismo, e Anna Rossi-Doria quelle dedicate a genere, eugenetica e razzismo.