Il contributo riporta alcuni risultati di un programma di ricerca più ampio, promosso dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, che ha per oggetto la caratterizzazione sociale e le scelte universitarie di diplomati dotati, i quali vengano interpellati a un anno dalla conclusione degli studi scolastici. I risultati qui riportati si riferiscono in particolare alla valutazione dei criteri più equi per la retribuzione dei lavoratori, alla percezione del grado di meritocraticità che pervade alcuni contesti sociali (tra cui il mercato del lavoro), alle aspirazioni occupazionali e, infine, al "lavoro ideale". Si evidenziano la molteplicità dei criteri ritenuti accettabili per determinare i redditi dei lavoratori; la percezione di un’Italia nettamente non meritocratica, specie per quanto concerne il sistema politico, la pubblica amministrazione, il fisco, ma anche il mercato del lavoro; la centralità, nel prefigurare il "lavoro ideale", della stabilità (rapporto di lavoro a tempo indeterminato), l’uso e l’acquisizione di competenze e la parità di genere.