LIBRI DI GIORGIO LUNGHINI

Giorgio Lunghini

Keynes e Freud

COSTRUZIONI PSICOANALITICHE

Fascicolo: 25 / 2013

L’autore mette in rilievo come la propensione alla liquidità, che rappresenta un caposaldo della teoria keynesiana dell’economia politica, sia largamente ispirata dai concetti freudiani di analità, voracità e sublimazione. Il lavoro di Freud era conosciuto ed apprezzato da Keynes come è testimoniato da una lettera di Keynes inviata nel 1925 a The Nation.

Elisabetta Basile, Giorgio Lunghini

Pensare il capitalismo.

Nuove prospettive per l'economia politica

Poggiandosi sulle analisi critiche del paradigma neoclassico dominante e rivisitando i principali economisti “eterodossi”, il volume riflette sul pensiero critico di Marx, Keynes e Sraffa, e analizza i problemi che i mutamenti del capitalismo fanno sorgere e che la teoria mainstream non è stata capace di interpretare efficacemente, con l’obiettivo di proporre nuove prospettive per l’analisi dei sistemi economici contemporanei.

cod. 363.93

Giorgio Lunghini

Sulla crisi: torniamo ai classici!

QA Rivista dell’Associazione Rossi-Doria

Fascicolo: 3 / 2010

Perché soltanto pochi economisti hanno previsto la crisi? La ragione principale è che la teoria economica è diventata una branca delle matematiche applicate, e ha perso di vista le istituzioni del mondo reale. In un’economia monetaria di produzione i fattori reali e i fattori finanziari sono interconnessi, così che la crisi non è un caso fortuito. Keynes e Marx mostrano che è vero l’opposto: è l’equilibrio che può darsi soltanto per un caso o per un disegno deliberato, poiché esso "ein Zufallist". I difetti della società in cui viviamo sono l’incapacità di assicurare la piena occupazione e una distribuzione arbitraria e iniqua della ricchezza e del reddito, sono gli stessi difetti denunciati da Keynes nel 1936. E la filosofia sociale di Keynes ne costituisce l’unica via di uscita.

Andrea Fumagalli

Moneta e tecnologia

Le istituzioni instabili dell'economia capitalistica

cod. 430.17