LIBRI DI GIUSEPPE CONTI

Pietro Cafaro, Giuseppe De Luca

La storia economica come impegno.

Saggi in onore di Angelo Moioli

Venti saggi di storia economica che amici e colleghi di Angelo Moioli gli hanno voluto dedicare per celebrare la sua lunga e impegnata carriera accademica, improntata sempre a una seria ricerca scientifica e a un’appassionata attività istituzionale.

cod. 2000.1429

Massimo Di Matteo, Ernesto Longobardi

Attilio da Empoli (1904-1948).

Un economista partecipe del suo tempo

Il volume raccoglie i contributi presentati al convegno organizzato in occasione della nascita di Attilio da Empoli, uno dei pochi economisti italiani di rilevanza internazionale della prima metà del secolo scorso. Il libro rivisita il suo lavoro teorico e presenta le varie attività nelle quali fu impegnato, in particolare come membro del parlamento e nelle tre guerre cui partecipò.

cod. 365.892

Giuseppe Conti, Maria Carmela Schisani

I banchieri italiani e la haute banque nel Risorgimento e dopo l’Unità

SOCIETÀ E STORIA

Fascicolo: 131 / 2011

Nell’Europa di metà ottocento i mercanti banchieri furono gli artefici principali della rivoluzione finanziaria, ossia della formazione della banca ‘moderna’ e dei mercati finanziari collegati allo sviluppo di società anonime. In Italia ebbero difficoltà ad affermare forme di specializzazione, coordinamento, conquista di spazi e di ruoli. La loro azione risentì di un ambiente politico e economico parcellizzato e chiuso in ambiti locali. La concorrenza dei banchieri della haute banque contribuì al cambiamento ma anche a indebolire potenzialità e dinamiche autonome. Il frazionamento politico, in particolare, ebbe conseguenze rilevanti sulla formazione di un mercato nazionale di titoli pubblici e ritardò la crescita dell’emissione stessa di titoli privati (di ferrovie e banche). Negli stati preunitari molte furono le iniziative, poche quelle che andarono a buon fine. Il debito pubblico e lo sviluppo di alcune istituzioni bancarie seguì percorsi differenziati tra prima e dopo il 1848 per Regno delle Due Sicilie e Stato pontificio, da una parte, e gli altri stati, dall’altra. Per primi l’esposizione debitoria fu particolarmente rilevante dopo la Restaurazione per ragioni diverse dal crescente indebitamento che dopo il 1848 interessò i secondi, Regno di Sardegna, in particolare, dove servì a finanziare guerre e ferrovie. Con l’Unità il peso delle divisioni continuò a disgregare gli interessi e le istanze sociali e territoriali, contribuendo all’insuccesso del programma di centralizzazione del credito (banca d’emissione unica, un grande istituto di credito fondiario e agricolo) secondo un disegno coerente e ambizioso. Prevalsero invece soluzioni di ripiego che finirono per limitare le possibilità di crescita della banca privata in Italia, senza ridurre ancora l’influenza della finanza estera.

Alberto Cova, Gianpiero Fumi

L'intervento dello Stato nell' economia italiana

Continuità e cambiamenti (1922-1956)

Alcune originali ricerche su settori, momenti e protagonisti di un’azione pubblica in campo economico, che dagli anni Venti ha assunto progressivamente particolare intensità e originalità. Il testo approfondisce particolari profili dell’intervento dello Stato come regolatore, promotore o imprenditore, un intervento dettato tanto da progettazioni organiche quanto da urgenze e problemi derivanti dagli assetti inadeguati delle strutture economiche nazionali.

cod. 1572.30

Andrea Argenio, Marilisa Merolla, Bruno Tobia, Giuseppe Conti, Beatrice Penati, Anna Scarantino, Laura Ciglioni, Daniele Fiorentino, Maurizio Serra

Recensioni

MONDO CONTEMPORANEO

Fascicolo: 1 / 2007

Giuseppe De Luca, Angelo Moioli

Debito pubblico e mercati finanziari in Italia

Secoli XIII-XX

Il volume approfondisce il tema del legame tra debito pubblico e mercati finanziari tra l’età comunale e il 2000. L’esaustività geografica e temporale, l’originalità degli approcci e delle fonti utilizzate, la sensibilità per la comparazione internazionale restituiscono un quadro animato e pieno di nuovi elementi, fra i quali emerge il ruolo dell’articolato mondo degli investitori.

cod. 1572.26

Sergio Campodall'Orto, Giuseppe Conti

Proteggere l'idea

Il brevetto come strumento di competitività aziendale

Il primo volume che fornisce - tramite esempi pratici e senza interpretazioni giuridiche - le risposte ai potenziali inventori, aiutandoli a proteggere la propria invenzione tramite l’utilizzo del brevetto.

cod. 100.520

Giuseppe Conti

Fare gli italiani.

Esercito permanente e "nazione armata" nell'Italia liberale

Il volume ricostruisce la storia dell’esercito italiano, dalla sua nascita, all’indomani della formazione del Regno d’Italia, agli anni dell’età giolittiana: dalle accuse di essere uno strumento dinastico dispendioso, inadatto a difendere il paese, all’introduzione del modello prussiano, dall’esperimento di militarizzazione di alcuni convitti nazionali, al montante antimilitarismo dell’ultimo decennio del XIX secolo, fino al profondo travaglio culturale del periodo giolittiano.

cod. 896.1