LIBRI DI LORENZO BORDOGNA

Lorenzo Bordogna

Auspicata ma poco praticata. L’insufficiente sviluppo della contrattazione di secondo livello in Italia

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 172 / 2021

Oggetto dell’articolo è la contrattazione di secondo livello in Italia. Due sono gli aspetti considerati: il rapporto tra contrattazione nazionale di categoria e contrattazione decentrata; la copertura della contrattazione di secondo livello. Circa il primo aspetto, viene sottolineato come, sin dal Protocollo Intersind-Asap del luglio 1962, ad eccezione del periodo tra fine anni ’60 e primi ’70, abbia sempre prevalso in Italia un modello di "decentramento organizzato", con un ruolo di coordinamento del contratto nazionale di categoria e degli attori nazionali. Questo mo-dello è però minacciato, dopo la riforma del 2009, dalla riduzione delle competenze del contrat-to nazionale in materia retributiva, massimamente depotenziate nel ccnl dei metalmeccanici del 2016, dove ogni possibilità di incremento delle retribuzioni reali è affidata solo ed esclusivamente alla contrattazione decentrata. La seconda parte dell’articolo analizza quindi la persisten-te, limitata diffusione della contrattazione di secondo livello, nonostante generose politiche di incentivazione fiscale dal 2015-2016 e, nel settore metalmeccanico, specifiche clausole del ccnl del 2016, confermate nel 2021. Anche in questo settore la contrattazione aziendale resta l’eccezione e non la norma, in forte contrasto con l’obiettivo dichiarato in un recente documento di Federmeccanica. L’articolo si domanda infine quanto sia realistico un significativo supe-ramento di tali limiti, e se, nel caso, ciò non richieda ulteriori misure rispetto a quelle sperimentate, inclusa una rinnovata riflessione in tema di contrattazione territoriale per le imprese di pic-cole e piccolissime dimensioni, che sono la larghissima maggioranza delle imprese italiane.

Lorenzo Bordogna

L’accordo Confindustria-sindacati del 9 marzo 2018 su relazioni industriali e contrattazione collettiva

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 161 / 2019

L’articolo analizza l’accordo interconfederale tra Confindustria e Cgil, Cisl, Uil del 9 marzo 2018 su «contenuti e indirizzi delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva». Esso segue una serie di altri accordi interconfederali sui medesimi temi, raggiunti nel 2011, 2013 e 2014, e si propone di mettere ordine a tutti i principali aspetti del sistema - rappresentanza, contrattazione, conflitto, partecipazione - aprendo potenzialmente una nuova fase delle relazioni industriali italiane. L’articolo affronta tre questioni. Se l’accordo in esame contenga novità significative rispetto agli accordi precedenti; se sia in grado di dare soluzione a problemi lasciati aperti da quegli accordi, specie in tema di misurazione certificata della rappresentanza di tutti gli attori, associazioni datoriali incluse; se sia in grado di dare un contributo importante al miglioramento della produttività, problema dei problemi dell’economia italiana da oltre un ventennio. La risposta è positiva alla prima questione; positiva, ma con alcune rilevanti qualificazioni alla seconda; alquanto dubitativa alla terza.

Lorenzo Bordogna

What kind of Europeanization? How EMU is changing National Industrial relations in Europe

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 146 / 2015

L’articolo tratta le relazioni fra la creazione e il funzionamento dell’Unione Economica e Monetaria (UEM) e i sistemi di relazioni industriali ai livelli nazionale e sovranazionale. Esso illustra le caratteristiche principali del regime macroeconomico introdotto dall’UEM e identifica le pressioni per il cambiamento delle relazioni industriali derivanti da questo nuovo assetto economico, istituzionale e di politica economica e sociale. Sono individuate tre fasi nel percorso di adattamento delle relazioni industriali all’UEM, con una diversa caratterizzazione rispetto alle tre linee potenziali di evoluzione identificate dalla letteratura (Americanizzazione, Europeizzazione, Rinazionalizzazione). In particolare, mentre le prime due fasi negli anni novanta e primi duemila potevano giustificare un moderato ottimismo per la ripresa dei patti sociali e l’emergere di elementi di Europeizzazione, la crisi e il rafforzamento della governance economica europea, specialmente dal 2011, hanno portato in modo più chiaro verso l’indebolimento delle relazioni industriali e uno scenario di integrazione negativa/Americanizzazione. Tuttavia, le nuove iniziative della Commissione Juncker segnalano aperture nell’interpretazione delle regole fiscali esistenti. Insieme alle politiche monetarie espansive della BCE, queste novità possono consentire aggiustamenti e rettifiche delle politiche, e sviluppi nelle relazioni industriali potenzialmente diversi dall’Americanizzazione. Resta da vedere se tale opportunità sarà sfruttata ai livelli Europeo e nazionale.

Lorenzo Bordogna

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PRISMA Economia - Società - Lavoro

Fascicolo: 1 / 2014

Lorenzo Bordogna, Roberto Pedersini

Lavoro, mercato, istituzioni.

Scritti in onore di Gian Primo Cella

Un testo dedicato da colleghi e amici a Gian Primo Cella, la cui riflessione scientifica si orienta su temi come lavoro, mercato e istituzioni.

cod. 2000.1363

Lorenzo Bordogna, Stefano Neri

La regolazione del lavoro pubblico in Italia e in Francia: convergenze e divergenze

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 127 / 2010

L’articolo analizza le trasformazioni nella regolazione del lavoro pubblico in Italia e in Francia negli ultimi decenni, nel quadro della più generale riforma della pubblica amministrazione e alla luce dell’approccio del New Public Management. Esso mostra che, nonostante l’appartenenza ad una comune tradizione amministrativa, le traiettorie di riforma nei due paesi hanno cominciato a divergere dai primi anni ottanta, e in misura ancora maggiore dagli anni novanta. L’Italia si è avvicinata maggiormente, pur con qualche incoerenza, ai canoni del NPM, e probabilmente anche alla debolezza teorica di questi canoni deve alcune delle presenti difficoltà di regolazione del lavoro pubblico. La Francia si è invece mostrata assai più cauta nell’abbracciare il NPM, conservando diversi tratti tipici della propria tradizione amministrativa, a cominciare dallo status pubblicistico del rapporto di lavoro degli oltre 5 milioni di dipendenti pubblici; un modello talvolta definito come neo-weberiano. In prospettiva comparata, si conferma l’opportunità di analizzare differenti traiettorie nazionali di riforma, radicate nelle tradizioni legali e istituzionali di ciascun paese, piuttosto che ipotizzare universali convergenze verso l’unico modello regolativo del NPM.

Lorenzo Bordogna, Roberto Pedersini

Relazioni industriali e gestione delle risorse umane nelle piccole imprese

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 90 / 2001

L’articolo analizza le caratteristiche delle relazioni industriali e della gestione delle risorse umane nelle piccole imprese In Italia, utilizzando gli ultimi dati disponibili della rilevazione periodica realizzata dal Cesos su di un campione rappresentativo delle imprese italiane. L’obiettivo è approfondire un tema affrontato di rado in letteratura e che vede spesso la prevalenza delle opposte visioni semplificatrici e stereotipate del "piccolo è bello", anche dal punto di vista organizzativo e relazionale, oppure della piccola impresa come luogo dello sfruttamento e della gestione unilaterale del lavoro. L’analisi, che fa riferimento alla letteratura internazionale ed in particolare ad uno schema interpretativo elaborato da Guest e Conway, mostra come la realtà delle piccole imprese italiane sia più complessa ed articolata di quanto suggerito dai due opposti stereotipi, con una significativa diffusione di relazioni industriali e di forme di gestione delle risorse umane, sia pure con significative differenze fra le due dimensioni.

Gianluca Argentin, Sabrina Colombo

Passaggi d'impresa

La trasmissione dell'azienda artigiana in Lombardia

cod. 1490.1