La pratica riflessiva costituisce una risorsa chiave per l’apprendimento permanente e per la possibilità di realizzare azioni situate di fronte a situazioni problematiche aperte. L’articolo centra l’attenzione in particolare sulle forme della riflessività emergenti dall’esperienza di studenti che stanno facendo il tirocinio come educatrici/educatori e sullo spazio che le pratiche riflessive trovano nella complessa ecologia del tirocinio universitario. A partire da una ricerca con studenti L19 che ha usato in modo combinato questionario, interviste, focus group e analisi di situazioni dialogiche in un contesto di elaborazione del tirocinio, l’articolo esamina l’esperienza di pratica riflessiva emergente dall’esperienza degli studenti del secondo e terzo anno di Scienze dell’educazione, mettendo in luce in particolare la ricerca di spazi di pratica riflessiva e l’uso di una pluralità di canali e di linguaggi che la accompagnano. La ricerca fa emergere le pratiche, gli strumenti, la comunità di riferimento propri delle pratiche riflessive sperimentate durante il tirocinio universitario e all’interno delle sue condizioni organizzative. Dalla ricerca emerge un utilizzo della riflessività perlopiù legato a spazi di confronto informale; la ricerca di linguaggi e canali espressivi diversi per delineare e condividere con altri i pensieri che emergono nella pratica; la difficoltà a trovare, negli attraversamenti tra vita universitaria e tirocinio nei servizi, un’ecologia formativa capace di valorizzare le connessioni, la corporeità e la pluralità dei linguaggi come parte integrante di una formazione riflessiva.