LIBRI DI MARIO SCHERMI

Michele Gagliardo, Salvatore Rizzo

Corporeità

Pratiche educative nell'incontro con i corpi in crescita

Pedagogisti, filosofi, sociologi, storici, medici e altre figure si confrontano sul concetto di “corpo” nelle sue infinite possibilità e tentano di restituirci un orizzonte di conoscenza tanto fecondo quanto trascurato. L’auspicio è quello di contribuire a una riflessione allargata sui temi della corporeità in relazione agli interventi educativi, provando a riprendere i presupposti del discorso pedagogico per allargarne il perimetro e gettarvi nuova luce.

cod. 940.2.2

Mario Schermi, Francesco Di Giovanni

Inventare insieme una crescita possibile

Il Centro Tau: un'impresa educativa in un quartiere di Palermo

Il volume tratta, racconta, analizza, restituisce e condivide l’esperienza sociale, pedagogica, civile, culturale e politica del Centro TAU, servizio di comunità attivato nel 1988 con l’intento di offrire risposte concrete ai bisogni di crescita dei bambini, dei giovani e degli adulti, nel quartiere Zisa, un territorio a ridosso del centro storico della città di Palermo.

cod. 11391.2

Giulia Ruta, Mario Schermi

Educare nel tempo dell'estraneità.

Il lavoro educativo nelle urgenze della crescita contemporanea

È nel vivo di una rinnovata impresa educativa, chiamata a rispondere anche alle sfide della contemporanea estraneità, che il presente volume ha raccolto saggi diversi, intrecciando diverse esperienze e diverse prospettive disciplinari, perché insegnanti, educatori, psicologi, assistenti sociali, pediatri, amministratori... studiosi e ricercatori potessero cogliere le possibilità e contenere le criticità in gioco nei vissuti di estraneità e rilanciarle come ulteriori occasioni di crescita.

cod. 940.2.1

Mario Schermi

L’aula come luogo di rivelazione/intervento delle performance malavitose

MINORIGIUSTIZIA

Fascicolo: 3 / 2016

Le mafie sono mondi a noi propinqui e prossimi. La propinquità dice del loro accadere solo a pochi passi dai nostri mondi civili e, forse, anche dentro. La prossimità dice delle differenze, ma anche di alcune (inquietanti) somiglianze con i nostri mondi. Tanto basta per riprendere a intercettare e interrogare le mafie che accadono innanzitutto presso di noi. I contesti educativi, e la scuola in particolare, sono luoghi in cui le mafie appaiono nei gesti, nelle posture, nei linguaggi portati da bambini e ragazzi. All’educazione mafiosa occorre saper rispondere con un’educazione civile, attenta alle singolarità e capace di valorizzare le nostre dimensioni pubbliche (le istituzioni, il diritto, le libertà). E questo, non negli auspici generali e/o nei progetti particolari, ma nelle aule, nel quotidiano esercizio del lavoro educativo impegnato nella formazione del cittadino.

Il volume offre una panoramica sul ruolo della formazione nel volontariato. Per il volontariato formare è un’azione che non lascia spazio alla delega, che non si rifugia nel sapere tecnico, che rende le persone libere e capaci di scegliere. Una riflessione interdisciplinare per tutti coloro che, per passione o per mestiere, scommettono sulla formazione come leva di cambiamento e di fiducia nel futuro.

cod. 1042.84

Mario Schermi

Crescere alle mafie

Per una decostruzione della pedagogia mafiosa

Le mafie non sono solo organizzazioni criminali, ma sistemi educativi fondati sul senso di appartenenza e di normalità. Occorre conoscere il dispositivo educativo mafioso per poterlo combattere. Questo volume propone una pedagogia civile contro la pedagogia mafiosa.

cod. 940.5

Maria Grazia Castorina

Complessità, conoscenza, cura.

L'approccio costruttivista alla relazione terapeutica

Pensare, sentire, narrare e narrarsi, curare, “comunitare”, sono le dimensioni costitutive dell’essere che si incontrano dentro la relazione terapeutica. Queste stesse dimensioni, dentro il libro, diventano temi di riflessioni larghe che esplicitano, senza mai de-finire, la Terapia Cognitiva Complessa come approccio costruttivista, sistemico, processuale.

cod. 1240.383