LIBRI DI MASSIMO CLERICI

La ricerca ha estratto dal catalogo 33 titoli

Donatella Peroni, Massimo Clerici

Doppie diagnosi in comunità terapeutica

Il volume riporta l’esperienza della Comunità terapeutica Emmaus (una delle prime comunità terapeutiche italiane) e offre al lettore un quadro dettagliato dell’approccio integrato sperimentato negli ultimi quindici anni a partire dal difficile ruolo delle specifiche figure professionali impegnate nell’operatività quotidiana, dei loro compiti e delle tecniche di trattamento impiegate.

cod. 306.19

Marco Lagazzi, Milena Provenzi, Letizia Maria Affaticati, Gianluca Carrara, Carla Laura Di Forti, Cecilia Quitadamo, Giovanna Crespi, Daniele Viganò, Massimo Clerici

La formazione psichiatrico forense in Italia: dalla Medicina Legale alla Psichiatria Forense nel sistema dei Dipartimenti di Salute Mentale e delle Dipendenze

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 1 / 2023

L’odierna Psichiatria Forense italiana non può dimenticare le sue origini legate alla Medicina Legale, quale modello fondativo e strutturale. La realtà odierna, però, è caratterizzata da un rilevante iato culturale ed organizzativo che separa norme, forse troppo radicali, e risorse, strutturalmente carenti. Tutto ciò si traduce spesso in percorsi articolati ma di grande difficoltà, se non impossibili, soprattutto qualora la formazione in ambito psichiatrico non preveda un percorso strutturato che renda idonei gli specialisti all’impiego degli strumenti dell’arte forense. Il panorama internazionale è di difficile confronto per una questione ontologica correlata sostanzialmente alle differenze legali e dell’iter giudiziario, ma sicuramente può essere da spunto per pensare all’opportunità di un riconoscimento di specifici requisiti in ambito forense. Stante la persistenza di modelli talvolta arcaici e di pratiche non di rado obsolete per quanto attiene alla realtà contemporanea in ambito forense, si rende necessario attualizzare i modelli didattici della disciplina, così da poter chiedere al legislatore anche una riforma dei parametri valutativi e del contesto di riferimento dove si opera. Ciò renderebbe il lavoro peritale maggiormente qualificato e degno di essere identificato e riconosciuto come parte integrante di una Psichiatria contemporanea, ovvero una rielaborazione culturale e didattica in grado di allargare gli orizzonti di una disciplina certamente nobile.giustificazione del minore, ma di responsabilizzazione dell’adulto e di inquadramento contestualizzante. In tale contesto la chiave di lettura della Criminologia, opportunamente corredata in specie in presenza di casi di disagio psichico dal contributo interpretativo della Psichiatria forense, può costituire uno strumento operativo di rilevanza centrale in prospettiva sia trattamentale che preventiva.

Graziano Bellio, Mauro Croce

Manuale sul gioco d'azzardo

Diagnosi, valutazione e trattamenti

Uno strumento di consultazione e di lavoro per operatori dei servizi sanitari, terapeuti liberi professionisti, e anche per gli operatori sociali impegnati nelle comunità terapeutiche, cooperative e associazioni di volontariato che si trovano a fronteggiare i vari problemi che il gioco d’azzardo può presentare.

cod. 1240.1.52

Cesare Maria Cornaggia, Massimo Clerici

Compendio di psichiatria per le professioni socio-sanitarie

Uno strumento utile per gli studenti di medicina, psicologia e delle professioni sanitarie, ma anche per gli operatori infermieristici e socio-sanitari e per le altre figure professionali che si dedicano quotidianamente alla salute e alla cura. Un testo semplice, scorrevole e facilmente fruibile, che permette una lettura di immediata comprensione dei diversi quadri patologici oggi esistenti.

cod. 1240.1.50

Quando dobbiamo parlare di gioco d’azzardo e quando di ludopatia? Quali sono gli interventi di cura? È possibile fare prevenzione? Il volume offre una visione d’insieme sul fenomeno del gioco d’azzardo, sui giocatori e sui possibili disturbi, partendo da una narrazione storico-culturale e trattando i diversi aspetti da differenti punti di osservazione. Il libro vuole essere un utile strumento non solo per i professionisti del settore ma anche per quanti, interagendo nella più ampia rete territoriale, siano interessati al fenomeno in ambito preventivo, di ascolto o di cura.

cod. 231.3.1

Tommaso Biccardi, Massimo Clerici, Antonello D'Elia, Cécile Edelstein, Maria Grazia Giannichedda, Santi Laganà, Pie Luigi Lattuada, Fabio Madeddu, Andrea Salvatore Meluso, Paolo Migone, Stefano Mistura, Leo Nahon, Bruno Orsini, Giuseppe Pozzi, Antonio Restori, Pier Luigi Scapicchio

Tavola rotonda e dibattito

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2019

Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere

La salute mentale in Italia.

Libro bianco 2019

La Fondazione Onda è da diversi anni impegnata nella promozione e nella tutela della salute mentale, in particolare sul fronte della depressione e della psicopatologia perinatale. Questo libro si propone di fare il punto sullo stato della salute mentale nel nostro Paese, attraverso i contributi di autorevoli esperti sulle principali malattie psichiche, con l’auspicio di sollecitare sempre più il ruolo delle Istituzioni nel potenziare gli investimenti che possano garantire il diritto alla cura e l’integrazione sociale delle persone affette da disturbi psichici.

cod. 2000.1522

Jacopo Santambrogio, Antonino Giancontieri, Giuseppe Sabucco, Massimo Clerici, Pietro R. Cavalleri

Rocco: un destino di cronicità?

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 3 / 2018

Il presente caso clinico, che è la storia di Rocco, un paziente di 32 anni ricoverato in una comunità ad alta protezione, ha lo scopo di porre alcune domande sulla "cronicità in psichiatria". Quale paziente può dirsi "cronico" e quale, invece, non lo è ancora ma ha un "destino di cronicità"? Nel caso in oggetto, vi sono alcuni fattori che porterebbero a considerare il "destino di cronicità": una condizione di doppia diagnosi, l’antisocialità, un nucleo familiare estremamente fragile, un problema legale pendente, la dipendenza da sostanze, una rete di Servizi che solo da poco sta cercando di dialogare. A partire dall’anamnesi, in cui si delineano gli elementi chiave della diagnosi e della vicenda giudiziaria di Rocco, si passa poi a descrivere la figura della madre, che ne ha innescato il percorso giudiziario con la denuncia per violenze ed estorsione di denaro; vengono inoltre aperti due filoni di riflessione, il rapporto di Rocco con la sostanza e il rapporto con la Legge. Si passa infine a descrivere il metodo di rete nella riabilitazione del paziente psichiatrico "cronico" o "con un destino di cronicità", come è Rocco, per poi concludere con le questioni aperte.

Elena Pini, Ilaria Riboldi, Francesca Cova, Enrico Capuzzi, Milena Provenzi, Maria Ripalta Sergio, Sara Mauri, Paola Rubelli, Emanuele Truisi, Umberto Mazza, Massimo Clerici

Valutazione e prevenzione del rischio auto/etero lesivo e suicidario in carcere: l’attività di un DSM

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 3 / 2015

Le questioni da affrontare nell’ambito della tutela della salute mentale all’interno delle carceri appaiono diverse e complicate proprio a partire dalla condizione di reclusione, esperienza umana "al limite" che coincide, da un lato, con la perdita della libertà individuale e, dall’altro, con la frattura della continuità esistenziale. È proprio nell’immediatezza dell’ingresso in istituto, dalla libertà, che si rileva un rischio maggiore di condotte autolesive o suicidarie. Gli agiti autolesivi, infatti, rappresentano uno dei pochi strumenti di cui il detenuto dispone per influenzare l’ambiente che lo circonda ma, nel contempo, sottendono una problematica ben più profonda ed una richiesta di aiuto. Obiettivo primario di questo contributo è la necessità di rileggere la complessità del rischio connesso all’esperienza della carcerazione alla luce dei "bisogni di salute", declinandola attraverso un’analisi delle attività dell’Equipe di Salute Mentale (ESM) realizzate in questi anni all’interno della Casa Circondariale di Monza. Obiettivi ulteriori riguardano il modello organizzativo da impiegare in un’area che ha visto recenti sviluppi e necessita ancora di una elaborazione puntuale della fattibilità nell’ambito delle normative esistenti.

Annamaria Lax, Daniele Carretta

Dipendenze e misure alternative alla pena.

Trattamenti sanitari volontari, condizionati e obbligatori nella doppia diagnosi

Il primo dettagliato contributo sul tema del trattamento coattivo e/o volontario dei disturbi correlati all’uso di alcol e sostanze in comorbilità.

cod. 306.18

Luigi Enrico Zappa, Manuela Caslini

Le parole senza voce.

Il costrutto alessitimico tra disturbi del comportamento alimentare e dipendenze

Il testo si rivolge agli operatori di area psicologica, psichiatrica e della neuropsichiatria infantile (nonché a studenti e specializzandi), interessati ad approfondire gli ambiti della ricerca clinica e del trattamento applicati alla psicopatologia di disturbi gravi che implicano un modello di concezione della vita mentale che tenga conto dei recenti sviluppi delle neuroscienze.

cod. 306.17

Ascanio G. Vaccaro

Libertà, autonomia, indipendenza.

Indicazioni e prassi per gli operatori della riabilitazione psico-sociale

Il volume rappresenta un valido strumento teorico e pratico per chi si occupa a vario titolo di abilitazione e riabilitazione psico-sociale: educatori professionali, tecnici della riabilitazione, psichiatri, psicologi, infermieri, assistenti sociali. Vuole fornire indicazioni utili anche agli stessi pazienti psicotici, destinatari privilegiati di questi interventi, e ai loro familiari.

cod. 1305.151

Anna Addazi, Roberto Marini

Metodo e risultati di una comunità per tossicodipendenti.

L'esperienza di Città della Pieve

Un testo che si rivolge a psichiatri, psicologi, psicoterapeuti e operatori del settore delle dipendenze che intendano confrontare la propria conoscenza dell’organizzazione di una Comunità per tossicodipendenti. Un’occasione riflettere sull’evoluzione di un metodo di lavoro.

cod. 306.16

Francesco Giglio

Divertiti! Imperativo presente

Psicoanalisi, abuso di sostanze e "discorso del capitalista"

L’imperativo che orienta il programma ipermoderno della Civiltà è un imperativo di godimento. A partire da questo assunto teorico questo libro interroga una delle forme più diffuse del godimento contemporaneo: quello legato all’abuso di sostanze.

cod. 1030.8

Il volume illustra alcuni dei più recenti contributi teorico-clinici relativi alla diagnosi e al trattamento dei pazienti tossicodipendenti con complicanze psicopatologiche e/o psichiatriche, e propone un modello sperimentale di diagnosi e trattamento di un gruppo di pazienti inseriti in diverse strutture residenziali e semiresidenziali in rete tra loro.

cod. 306.14

Henry Pinamonti, Maria Raffaella Rossin

Polidipendenze

L'assunzione multipla di sostanze in una prospettiva interdisciplinare di clinica integrata

cod. 306.8

Antonio Mosti, Massimo Clerici

Lungo il confine

Tossicodipendenze e comorbidità

cod. 306.5