LIBRI DI MASSIMO ROSSI

Carlo Alberto Gemignani

Officina cartografica.

Materiali di studio

Il volume nasce nell’ambito di un seminario tenutosi a Parma nel 2016. L’articolato ventaglio di approcci dei saggi qui raccolti rivela il desiderio di conoscenza che, attorno alla cartografia storica da qualche anno accomuna geografi, storici (dell’ambiente, della città, dell’amministrazione, della cultura ecc.), sociologi, urbanisti, storici dell’arte e della letteratura.

cod. 1387.60

In occasione del quattrocentesimo anniversario della nascita del missionario gesuita Martino Martini, avvenuta a Trento nel 1614, questo libro avvicina studiosi di differenti discipline ed è volto a mettere in luce gli effetti più rilevanti che i suoi studi ebbero sulla cultura geografica del tempo e dei secoli successivi, in Europa e non solo.

cod. 1387.57

Massimo Rossi

I progetti di sviluppo.

Metodologie ed esperienze di progettazione partecipativa per obiettivi

Progettare è analizzare e prevedere in un quadro di incertezza. Questa guida ritiene pertanto indispensabile prendere in considerazione due registri: la progettazione orientata al raggiungimento degli obiettivi, che utilizza l’Approccio del Quadro Logico (ottica-obiettivo), e la progettazione partecipativa, attenta alle dinamiche di apprendimento e alla flessibilità (ottica-processo). Una progettazione di qualità deve apprendere dalle esperienze concluse e in corso, capitalizzando i risultati delle valutazioni. Il volume presenta risultati e ampi stralci di valutazioni realizzate a livello internazionale e in Italia, relativi agli aspetti trattati. Massimo Rossi è consulente in tema di progettazione e valutazione per varie Agenzie delle Nazioni Unite, la Commissione Europea, organismi pubblici e privati italiani. Insegna Progettazione e valutazione al Corso di Laurea specialistica in Scienze per la pace di Pisa.

cod. 563.87

Massimo Rossi

Valori e rischi trasformativi delle "crisi"

STUDI JUNGHIANI

Fascicolo: 15 / 2002

Le "crisi", intese sia in senso esistenziale che psicopatologico, possono destabilizzare la personalità fino al precipitare dei quadri clinici o, al contrario, fungere da agenti catalizzatori di nuovi sviluppi psicologici. Nelle iniziazioni, nel rituale analitico, come nelle esperienze limite (malattia terminale, vissuti di premorte), si realizzano le condizioni per nuovi, a volte sconvolgenti, insight. La capacità di fronteggiare lo spettro della morte, fino a compiere un atto di abbandono nelle mani del destino, può preludere alla mobilitazione di insospettabili energie e quindi a una conversione qualitativa della libido, con conseguente modificazione stabile dell’orizzonte di coscienza. Jung stesso nella sua autobiografia se ne fa testimone. Le diverse forme di sofferenza mentale possono essere "rilette" come passaggi critici e come occasioni di un riavvio del processo di individuazione. La psicodinamica del processo di crisi viene descritta nei suoi meccanismi di messa in liquidazione di precedenti equilibri in vista di riassetti più adeguati ed innovatori. Dopo aver esaminato l’impatto della crisi su differenti tipi di personalità e senza misconoscere i rischi fantasmatici e reali dell’esperienza drammatica, l’Autore propende per un’interpretazione creativa della malattia e dell’evento critico, intesi come episodi di "morte-rinascita". La guarigione autentica non potrà coincidere con la restitutio ad integrum dovendo configurarsi piuttosto come ri-concepimento della propria esistenza.