LIBRI DI PIERA CAMPANELLA

Stefania Battistelli, Piera Campanella

Comando e controllo nel lavoro agile: prime riflessioni

PRISMA Economia - Società - Lavoro

Fascicolo: 2 / 2020

La normativa italiana in materia di lavoro agile (L. n. 81 del 2017) delinea le ca-ratteristiche di una nuova modalità di lavoro flessibile, senza vincoli specifici di orario e luogo di lavoro. L’istituto, che nasce con finalità di incrementare la com-petitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, solleva questioni nuove, concernenti tanto l’organizzazione e la produttività del lavoro, quanto il benessere dei lavoratori, aprendo nuovi spazi di riflessione e di studio a riguardo. Alla luce di queste prime considerazioni, il contributo in oggetto si concentra sull’impatto del lavoro agile, e più in generale del lavoro a distanza, nei confronti dei poteri tipici del datore di lavoro rispetto alle relazioni industriali-tipo. Con l’introduzione di nuove tecnologie e di nuovi modelli di organizzazione del lavoro, il potere di controllo del datore di lavoro tende a rafforzarsi, esponendo i lavoratori a nuove forme di sorveglianza costante. In questo (nuovo) contesto, ci si chiede, in particolare, in che modo il potere di controllo o vigilanza si atteggi nel lavoro a distanza, quale funzione sia deputato ad assolvere e se e in che misura risulti com-patibile con la disciplina avente ad oggetto la vigilanza sull’esatto adempimento degli obblighi contrattuali da parte dei dipendenti di cui all’art. 4 St. lav. Analoga-mente, ci si chiede quali siano gli effetti della flessibilità dell’orario di lavoro sul potere, sui doveri e sulle responsabilità del datore, chiamato a garantire la discon-nessione del lavoratore dagli strumenti tecnologici di lavoro attraverso l’adozione di apposite misure tecniche e organizzative (art. 19, co. 1, L. 81/2017). D’altro can-to, lo scopo del diritto alla disconnessione non è solo quello di tutelare la salute del lavoratore e garantire il rispetto della sua vita personale, ma anche quello di evita-re il rischio di abuso di potere del datore di lavoro, comunemente definito "time porosity". Tuttavia, un modo adeguato per garantire efficacemente il diritto del lavoratore alla disconnessione non è ancora stato individuato e la questione meri-ta di essere approfondita. Tenuto conto di ciò, sarebbe opportuno ripensare al ruo-lo, da una parte, della contrattazione collettiva e delle parti sociali e, dall’altra, della legge nell’ottica di innalzare la qualità del lavoro a distanza.

Piera Campanella, Davide Dazzi

Meat-up Ffire

Fairness, freedom and industrial relations across Europe: up and down the meat value chain

This volume gathers the results of the research carried out as part of Meat-up Ffire, a project financed by the European Commission with the aim of investigating the contribution of industrial relations structures in an important sector of the EU economy, such as the meat industry. The sector is undergoing significant changes, mainly due to the increasing level of global competition, the effects of automation, the emergence of new consumption patterns, and a renewed commitment to environmental sustainability and animal welfare. Besides, there is a widespread concern for the poor working conditions and wages. This is particularly evident in the pork business, that the project puts under analysis.

cod. 10300.1

Piera Campanella

Clausole generali e obblighi del prestatore di lavoro

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 145 / 2015

Il saggio indaga sui rapporti tra clausole generali, in particolare buona fede e correttezza, e posizione debitoria del prestatore nel rapporto di lavoro. Dopo aver confutato l’idea secondo cui il lavoratore sarebbe esentabile dal rispetto degli obblighi di buona fede e correttezza, l’Autore propone una lettura dei medesimi obblighi nei termini di "doveri di protezione", volti a integrare il regolamento contrattuale. Ne traccia, quindi, i dovuti distinguo rispetto sia all’obbligo di diligenza e al dovere di obbedienza, sia all’obbligo di fedeltà, per concludere che il richiamo agli artt. 1175 e 1375 c.c. troverà spazio solo nelle aree lasciate scoperte dalla legge (artt. 2104 e 2105 c.c.), dalla contrattazione collettiva e dagli stessi codici di comportamento, se immediatamente vincolanti nei confronti del prestatore di lavoro.

The paper concentrates on tax exemption policies aimed at sustaining collective agreements in the area of variable wage systems linked to the company productivity performance. Starting from a reconstruction of the present legal framework, the Author verifies its effectiveness. The analysis shows that this framework lacks of rigorous measures and mechanisms able to result in sound and innovative companies plans, directed at obtaining real productivity increases. The Author hopes that a change of attitude by the Government and the social actors will be reached on the subject. Present policies have only got till now a reduction of enterprise labour costs. So we need a relevant change in order to set up a collective bargaining system with an ambitious and qualifying content in the field of productivity gains

Piera Campanella

Sicurezza sul lavoro e competenze legislative delle regioni

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 127 / 2010

Il saggio indaga sui rapporti tra fonti normative statali e regionali nel nuovo sistema prevenzionistico. L’analisi dimostra come il medesimo poggi su una "concezione mista" delle competenze e su un uso esteso del "metodo di leale collaborazione". Ciò, se, da un lato, è coerente con la giurisprudenza costituzionale, dall’altro, è incapace di garantire piena copertura giuridica, non potendosi certo impedire alle regioni di legiferare in materia, né evitare l’emersione di questioni di costituzionalità. Diventa, pertanto, ineludibile una ricostruzione più puntuale del riparto di poteri legislativi nella sicurezza del lavoro, alla ricerca di uno spazio per la normativa regionale, ben tratteggiabile già alla luce della vigente legislazione delle regioni e, soprattutto, di quella giurisprudenza costituzionale, che vi si è almeno in parte misurata.