Rassegna delle più rilevanti sentenze della Corte di cassazione in materia di lavoro pubblicate nel periodo settembre 2012 – dicembre 2013.
Rassegna delle più rilevanti sentenze della Corte di cassazione in materia di lavoro pubblicate nel periodo settembre 2010 – agosto 2011. Questa prima parte esamina le decisioni in materia di rapporto individuale.
L’arretrato della Cassazione civile ha raggiunto i 97.653 processi pur essendosi da ultimo raggiunto un sostanziale equilibrio tra sopravvenienze e definizioni (nel 2010 le prime sono state 30.382, le seconde 28.963). Il contributo che i magistrati possono dare per intaccare, quantomeno, quel macigno che pesa sulle spalle di tutta l’amministrazione giudiziaria è duplice: da un lato organizzare meglio il lavoro e la sua ripartizione interna; dall’altro porre un freno, con scelte giurisdizionali adeguate, a quella che sta sempre più diventando una bulimia del processo per cassazione. Le pagine che seguono vogliono offrite un contributo in tale direzione.
Visioni dei valutatori italiani per perfomance e competitività
Come attuare la nuova riforma della Pubblica Amministrazione in modo intelligente e utile. Come scrive Geert Bouckaert nella prefazione: "Questo libro è un esempio straordinario di come una combinazione ottimale di accademici, manager pubblici e professionisti stia osservando la riforma".
cod. 1900.2.10
Metodi di valutazione nelle pubbliche amministrazioni
Il volume affronta il delicato tema del merito, con particolare riferimento al settore della pubblica amministrazione, all’interno del quale le procedure valutative hanno trovato una maggiore resistenza rispetto ad altri ambiti lavorativi dove la cultura del merito risultava più consolidata.
cod. 1227.15
La precarizzazione dei rapporti di lavoro si estende anche al settore di ceti professionali qualificati, quali medici, professori, giornalisti, dipendenti delle amministrazioni pubbliche. Si tratta di settori cruciali della società, perché lo stato dei diritti di questi lavoratori si riflette sulla qualità delle garanzie e dei diritti dei cittadini.
I limiti al diritto di sciopero o di astensione nel settore dei servizi pubblici essenziali rappresentano uno snodo delicato, spesso stimolato da eventi contingenti, che pone un problema di comparazione e contemperamento tra diritti fondamentali all’interno della intelaiatura costituzionale. Nel settore della giustizia questa intelaiatura di recente si è ulteriormente arricchita, in quanto l’art. 111 riformato, nel sancire i principi del giusto processo, ha riconosciuto il diritto ad un processo di «ragionevole durata».