LIBRI DI PINA LALLI

Saveria Capecchi, Maria Grazia Ferrari

L’inventrice di robot e lo youtuber

Che tipo di vita immaginano di fare da adulti un gruppo di preadolescenti emiliano-romagnoli appartenenti alla Generazione Z? Quale lavoro immaginano di svolgere? Cosa faranno nel loro tempo libero? Quali media e quali generi di contenuti fruiscono maggiormente oggi? E chi sono i loro personaggi mediali preferiti in cui identificarsi e proiettarsi? Il volume presenta una ricerca quali-quantitativa sul rapporto tra immaginario, reale e media, che ha coinvolto 268 bambine e bambini di Bologna e Parma. Un libro utile a coloro che sono interessati all’universo giovanile (genitori, insegnanti, educatrici/tori, studiose/i).

cod. 1420.225

Pina Lalli, Luca Zappi

Il teatro sociale alla prova dei "risvegli": un’esperienza di ricerca

WELFARE E ERGONOMIA

Fascicolo: 2 / 2021

L’articolo illustra una ricerca relativa a un laboratorio teatrale rivolto a persone con cerebrolesioni acquisite. Gli autori si sono chiesti se e come tale attività abbia reso possibile anche per soggetti colpiti da gravi deprivazioni polisensoriali la costruzione di una scena condivisa in cui comunicare. L’indagine, date le caratteristiche dei soggetti coinvolti, ha adottato strumenti diversi di rilevazione qualitativa: osservazione; conversazioni di gruppo; interviste semistrutturate a operatori, familiari e spettatori. I risultati hanno evidenziato l’importanza del gruppo e degli aspetti di "entertainment" legati al teatro. Il laboratorio costituisce una rottura ludica della routine, motivando un maggiore impegno riabilitativo. Cruciale è il lavoro di recitazione in squadra, che favorisce regole d’interazione resilienti. La solidità del gruppo e l’espressività sono aspetti evidenti anche per gli operatori e gli spettatori, che hanno valutato positivamente l’esperienza. .

Luca Zappi

Un teatro necessario.

Indagine sociale sull'impatto del teatro nelle situazioni di post coma

Il volume presenta una ricerca sociologica di tipo qualitativo sull’impatto dei laboratori teatrali realizzati nella Casa dei Risvegli Luca De Nigris e rivolti a persone uscite dal coma. L'esito della ricerca viene consegnato a tutti coloro che sono coinvolti nel recupero di una persona con esiti di coma e conforta un positivo assunto di partenza: un teatro utile, ma principalmente necessario.

cod. 1130.341

The article proposes the notion of infomediation as an useful tool for empirical sociological research on the role that new social subjects play today in web communication. After a brief illustration of the contribution of the social sciences for the analysis of the effects and practices of media technologies, especially about the agenda building of the public sphere, the paper describes some examples of the infomediation phenomenon. It assumes from the literature the hypothesis that new technological oligarchic élites are constituting, with strong relationships with other types of élites. Finally, it shows some results and methodological suggestions of a few first empirical researches on the role of Google or Twitter for the newsmaking practices of information.

Pina Lalli

Itinerari dello stigma: pericolosità del folle o rappresentazioni pericolose?

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 1 / 2011

La costruzione sociale della malattia mentale, intesa come rappresentazione collettiva, è fortemente influenzata nel mondo della tarda modernità dai media; anche la rappresentazione di ciò che viene definito "pericoloso" subisce le stesse, per quanto non uniche, influenze attraverso diversi formati mediatici: cronaca, documentari e talk-show, fiction e film, più rare trasmissioni speciali di sensibilizzazione. Il superamento della istituzione manicomiale ha reso più prossime e visibili le persone con disagio mentale, ma ciò non pare aver modificato la paura del "coinvolgimento occulto" vissuto come minaccia del senso comune: l’altro delirante condivide la stessa rappresentazione della realtà di tutti? In questa prospettiva di difesa sociale la responsabilità del comportamento socialmente "occulto" viene imputata, anche penalmente, all’esperto. Ne derivano da un lato un rinforzo culturale della pericolosità per effetto di una ricostruzione selettiva dei fatti attraverso una concatenazione semplice causa-effetto, dall’altro una convergenza verso stereotipi ulteriormente stigmatizzanti.

Anna Maria Bertazzoni, Antonio De Angeli

Etica, comunicazione e salute

Tutela della persona e principio di autonomia in sanità: percorsi sperimentali di educazione alla salute

cod. 1350.17

Pina Lalli

Essere anziani oggi

Indagine sociale sulla realtà dei cittadini riccionesi con età pari o superiore ai 60 anni

cod. 1520.150

Gianluca Gardini, Pina Lalli

Per un'etica dell'informazione e della comunicazione.

Giornalismo, radiotelevisione, new media, comunicazione pubblica

Partendo dal presupposto che è irrealistico pensare che i media possano essere totalmente impermeabili all’influenza dei governi e dei poteri economici, e che è altrettanto irrealistico credere che la sfera pubblica democratica possa funzionare senza il contributo dei media, il volume sostiene che è necessario predisporre un ambiente normativo e culturale che riconosca appieno il ruolo e la responsabilità etica dei media e della comunicazione istituzionale nella formazione dell’agenda pubblica.

cod. 320.51

Marco Ingrosso

Comunicare la salute.

Scenari, tecniche, progetti per il benessere e la qualità della vita

cod. 1370.14