La tradizionale separazione tra il tempo dell’apprendimento e il tempo del lavoro, a partire dagli anni ’70, è stata rimessa in discussione, evidenziando come, in seguito alle più recenti trasformazioni dei sistemi produttivi, le carriere di vita siano sempre più discontinue e fluide, comportando profonde trasformazioni nei modi di concepire l’istruzione, il lavoro e il loro rapporto. Entro tale quadro di riferimento, da parte del sistema scolastico si è diffusa la convinzione della necessità di una "maggiore articolazione della pratica sociale tra educazione e lavoro", capace di fondare tale legame su basi sganciate da una semplice dipendenza funzionale e lineare dell’istruzione dal mercato del lavoro. Rispetto a tali temi, la Provincia di Bologna ha avviato un lungo percorso di progettazione di interventi connessi al rapporto scuola-territorio-lavoro. Tra di essi, si discutono nel presente saggio gli esiti emersi da una ricerca finalizzata ad analizzare l’eterogeneo mondo delle pratiche con cui si esplica tale rapporto, con l’intento di ricostruirne il ‘campo organizzativo’ e dunque le specifiche condizioni sociali, economiche e culturali di sfondo, nonché gli aspetti maggiormente critici.