LIBRI DI SILVIA FORMENTIN

Robi Friedman, Alessandra Furin

Gestire i conflitti

Dreamtelling, disturbi della relazione e matrice del soldato

Cosa sono i conflitti e come possono essere gestiti? In questo importante lavoro, Robi Friedman, gruppoanalista esperto e clinico specializzato nella risoluzione dei conflitti, presenta i concetti più innovativi e le tecniche più efficaci da lui elaborate. Un testo fondamentale per i gruppoanalisti, ma anche per psicoanalisti, psicoterapeuti e psicologi clinici interessati alla risoluzione dei conflitti.

cod. 1250.319

Alessandra Furin, Silvia Formentin, Chiara Cucchiara, Samir Koshakji, Matteo Albertinelli, Alessandra Malmesi, Paola Merlin Baretter, Simone Schirinzi, Francesco Rizzo, Vincenza Avallone

Interviste agli allievi e ai diplomati della Scuola COIRAG

GRUPPI

Fascicolo: 2 / 2019

Questo scritto è stato composto a più mani da allievi e diplomati della Scuola COIRAG. È composto dalle risposte date a un’intervista volta a raccogliere le im-pressioni e i vissuti rispetto al Workshop, uno degli aspetti più stimolanti e affa-scinanti del training. Tutti gli interessati hanno dato risposte molto personali e di-versificate, ma in qualche modo molto simili tra loro. Sembra proprio che questa esperienza residenziale tocchi aspetti profondi dell’allievo che ne è coinvolto, come lo spaesamento, la frammentazione, la rabbia, ma che alla fine ne esca con un sentimento di arricchimento e gratitudine che lo porta a sognare, risignificare, rinarrare aspetti di sé e dei gruppi che vi attraversa.

Alessandra Furin, Lorenita Colombani, Ivan Ambrosiano, Silvia Formentin, Maurizio Frassin, Angelo Silvestri, Alessandra Silvestro, Enrico Stenico, Robi Friedman

Il nostro dream-group online

GRUPPI

Fascicolo: 1 / 2019

Questo scritto riguarda un gruppo di supervisione on line, reso possibile grazie al collegamento col conduttore, Robi Friedman, via internet. Le catene associative derivanti dal racconto di un sogno, proposto a turno da uno dei membri (dreamtel-ling), sono alla base del lavoro nel gruppo. I sogni utilizzati sono per lo più di pazienti, ma spesso anche degli stessi partecipanti. Analogamente le associazioni attingono sia dalla sfera personale che professionale di questi. Dopo una introdu-zione teorica sul dreamtelling, vengono raccontate le origini del progetto e detta-gliatamente descritto e discusso lo sviluppo del dispositivo utilizzato. In conside-razione del particolare setting così realizzato, è stato necessario rileggere in modo nuovo le funzioni dell’osservazione partecipante, del rispecchiamento, della comunicazione verbale e non verbale. Nel tempo anche il funzionamento del gruppo si è trasformato in conseguenza del nuovo dispositivo adottato ed è divenuto sempre più intimo e intenso sviluppando un rapporto insolito, ma positivo con il conduttore situato così lontano. Gli autori suggeriscono la possibilità che vi sia una profonda somiglianza fra il processo osservato nel gruppo e le modalità con cui riteniamo si sviluppi il lavoro del sogno, sia nel contenuto manifesto che in quello latente. Inoltre, quest’esperienza ha offerto numerosi spunti di riflessione sulla specificità della matrice "padovana", sui concetti di matrice sociale e di grande gruppo che risuonano con grande forza in questo piccolo gruppo dai con-fini così ampi e per certi versi poco definiti.

Alessandra Malmesi, Samir Koshakji, Simone Schirinzi, Silvia Formentin, Matteo Albertinelli

Nuovo anno accademico: la mossa di apertura della Scuola COIRAG. I report dei seminari delle sedi di Milano, Roma e Padova

GRUPPI

Fascicolo: 1 / 2018

A gennaio, ogni sede della Scuola COIRAG organizza un seminario volto a inaugurare e ad aprire il nuovo anno accademico, invitando professionisti di prestigio a dialogare su temi che permettono di unire tutti coloro che sono collegati a COIRAG, tra cui allievi, docenti e soci delle Organizzazioni Confederate alla COIRAG. In questo articolo proponiamo i report di queste giornate delle sedi di Milano, Roma e Padova. La sede di Milano ha inaugurato l’anno introducendo il tema degli stati psicotici della mente e come questo abbia a che fare con lo psicoterapeuta sia come professionista sia come persona. A Roma l’attenzione è stata posta sul concetto di campo analitico, sia nella relazione analitica duale sia in quella gruppale, per affermare che il campo della cura sia anzitutto psicosensoriale. Infine, la sede di Padova ha messo il focus sul ruolo della supervisione, individuale o di gruppo, e del supervisore nell’apprendimento della professione di psicoterapeuta, evidenziandone i compiti, ma anche le emozioni che questa relazione può suscitare.

Il lavoro, presentato al Congresso di Berlino sotto forma di oral paper, racconta l’evolversi della Funzione osservante del terapeuta durante una esperienza di trattamento di gruppo con pazienti dipendenti da cocaina che si svolge presso un SerT . Esso evidenzierà come il modello psicodinamico della terapia di gruppo, possa aiutare gli utilizzatori di cocaina ad assumere un approccio alla vita più riflessivo e ad abbandonare l’illusione di potere ed efficacia, propria di questa dipendenza. La Funzione osservante diviene quindi oggetto di studio e di riflessione non solo rispetto a "come" il terapeuta entra in relazione con il gruppo, ma anche rispetto a quelle che sono le ricadute terapeutiche nel gruppo, testimoniandone quindi il suo valore clinico-terapeutico e mettendone in luce l’incidenza sull’esito della terapia. La Funzione osservante verrà quindi delineata come quell’operare interno del terapeuta che nasce nella relazione con il gruppo e si modifica lungo il processo in costante connessione emotivo-cognitiva tra il terapeuta e i partecipanti, permettendo loro di acquisire la capacità autoriflessiva.

Il Congresso organizzato a Berlino dalla GASi è stato un'importante esperienza per diversi colleghi italiani che si sono dati appuntamento l’ultimo giorno, nella fase di chiusura dei lavori, per raccogliere i loro vissuti, le loro sensazioni e le loro esperienze nel transitare tra le Lectures, i Papers, i gruppi mediani e il grande gruppo, momenti che hanno scandito le diverse fasi dell’evento. Il presente lavoro intende quindi riportare nel modo più fedele possibile quello che questi colleghi si sono raccontati, nel tentativo di valorizzare l’esperienza di confronto tra studiosi e clinici interessati alla gruppoanalisi, in un contesto internazionale.