LIBRI DI UMBERTO NIZZOLI

Chiara Comi, Emiliano Monzani

Disturbi alimentari

Interventi multidisciplinari nel percoso di cura

I disturbi alimentari sono patologie sempre più diffuse e difficili da trattare. Le evidenze scientifiche raccomandano una presa in carico del paziente in un’équipe multidisciplinare per effettuare una valutazione diagnostica multidimensionale e proporre un intervento in grado di affrontare la psicopatologia specifica del disturbo, le possibili comorbilità psichiatriche, internistiche, nutrizionali e il lavoro con le famiglie. Questo libro vuole essere un utile strumento per i professionisti che operano nel settore, ma anche per medici di medicina generale, pediatri, insegnanti, genitori, educatori e tutte le figure che svolgono un importante ruolo nell’intercettazione precoce dei disturbi alimentari.

cod. 1210.1.11

Mila Ferri, Alessio Saponaro

Cocaina e Servizi per le dipendenze patologiche.

Interventi e valutazione in Emilia-Romagna

Al fine di migliorare la qualità dei trattamenti per i pazienti cocainomani che afferiscono al sistema dei Servizi per le dipendenze della Regione Emilia-Romagna, il volume descrive alcune buone pratiche in relazione al trattamento e all’organizzazione dei Servizi nei confronti delle persone con problemi connessi all’uso di cocaina. Presenta inoltre i risultati di due studi sui percorsi terapeutici, realizzati su due coorti di consumatori problematici di cocaina, per valutare lo stato di salute dei pazienti nel lungo periodo.

cod. 1350.35

Umberto Nizzoli

Non mescolare alcol e guida

S & P SALUTE E PREVENZIONE

Fascicolo: 35 / 2003

Le droghe sono denominate sostanze psicoattive, perché agiscono sul cervello, creando modificazioni sullo psichismo dei soggetti. Negli anni più recenti si registra tra i giovani e i giovanissimi un aumento di casi di alcolismo, associato all’abuso di psicofarmaci. Particolare attenzione, tuttavia, va data al consumo di alcool, registrando una alta incidenza negli incidenti stradali. L’alcol per quanto piacevole è una sostanza ad alto rischio poiché è depressore del sistema nervoso centrale.

Il problema delle dipendenze patologiche non è esclusivamente sanitario, perché giocano un ruolo preventivo e terapeutico attori che non sono del mondo della sanità: servizi sociali, volontariato e privato sociale. Questo, perché la sanità non coincide con la salute, sempre: stili di vita, dimensioni ambientali, stato socio economico contribuiscono ben più dei servizi sanitari a definire i livelli di benessere. Esperienza interessante è quella della Regione Emilia Romagna dove in ogni ASL è istituito un coordinamento tecnico territoriale composto dai responsabili dei Ser.T., Comuni e Responsabile del D.D.P. Il D.D.P. ha una propria configurazione giuridico istituzionale e la rete è lo strumento con cui si eseguono le azioni individuate a prevenire e curare gli stati di dipendenza.

Lo studio bibliografico presentato riguarda la prevenzione del suicidio in adolescenza: vi sono descritti i principali fattori di rischio suicidario e alcune proposte di intervento recentemente effettuate in tale ambito, finalizzate alla riduzione dei comportamenti suicidari. Viene dato particolare rilievo allo studio delle dinamiche attraverso cui l’adolescente, a partire da un’idea di suicidio giunge ad agirla, e all’importanza della sintomatologia ansiosa, spesso sottovalutata, che può derivare da qualsiasi evento che superi le capacità mentali di contenimento, sia che esso abbia un’origine esterna che interna. Le conclusioni tratte evidenziano l’importanza della prevenzione primaria, la necessità di un intervento tempestivo sull’adolescente e sui suoi familiari, da seguire mediante setting separati, nonché la necessità di un approccio bio-psicosociale al fenomeno.

Umberto Nizzoli, Carlo Catellani

Ricerca-intervento sull'uso di droghe e dei comportamenti a rischio nei giovani di Reggio Emilia

S & P SALUTE E PREVENZIONE

Fascicolo: 25 / 2000

La ricerca è promossa dal Comune e dal Dipartimento delle dipendenze patologiche dell’Azienda ASL di Reggio Emilia. Ha coinvolto un campione di n. 1121 giovani e adolescenti tra i 15 e i 30 anni d’età, che hanno rapporti con il mondo delle sostanze, per comprendere non solo le dimensioni del consumo, ma anche il contesto ambientale e culturale di questi ragazzi. Il lavoro è in due parti: la prima è di natura conoscitiva (sostanze che preferiscono, la pericolosità, gli amici che frequentano, le musiche preferite, le persone significative); la seconda, invece, propone una rete di azione preventiva. La ricerca è supervisionata e coordinata dal prof. Roger Lewis e l’analisi dei dati che presenta è di grande interesse clinico, sociale, educativo.

Umberto Nizzoli, Andrea Bussolari, Giuseppe Benincasa, Giuseppe Montalbano, Salvatore Cesario

Interventi sul caso Ugo

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 1999

Mauro Croce, Riccardo Zerbetto

Il gioco & l'azzardo

Il fenomeno, la clinica, le possibilità di intervento

cod. 1240.185