@article{42653,
year={2011},
issn={1972-5043},
journal={PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE},
number={2},
volume={45},
doi={10.3280/PU2011-002005},
title={La "adozione" dei borderline. Note su un film},
abstract={Il film Correndo con le forbici in mano, diretto da Ryan Murphy (2006) e tratto dal libro autobiografico di Augusten Burroughs (2002), mostra i comportamenti e le modalità relazionali di diversi personaggi ascrivibili all’area "borderline": la crisi adolescenziale d’identità, i problemi di separazione e attaccamento, la sessualizzazione, la ricerca di un contesto ambientale vivibile (metafora dell’"adozione"), la ribellione verso figure di attaccamento ambivalentemente idealizzate, le derive psicotiche. Al centro di queste dinamiche vi è il Dr. Finch, bizzarro psicoanalista post-freudiano, attore di gravi infrazioni del setting e di altre forme di malpractice in parte necessarie per gestire la sua "famiglia allargata", una sorta di "comunità terapeutica" costituita da pazienti, figli naturali e adottivi. Questo gruppo, mantenuto da una idealizzazione del terapeuta, si disgrega lentamente consentendo ad Augusten, per contrasto, di elaborare la propria crisi adolescenziale.}
url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=42653},
author={Riccardo Dalle Luche}
pages={227-238},
language={IT}}