@article{48351, year={2012}, issn={1972-5620}, journal={RICERCHE DI PSICOLOGIA }, number={2-3}, volume={35}, doi={10.3280/RIP2012-002006}, title={La valutazione in psicologia gerontologica}, abstract={La valutazione in psicologia gerontologica puo avere diversi obiettivi in quanto oltre a quello diagnostico e clinico potrebbe servire al monitoraggio degli interventi, alla ricerca, alle rilevazioni epidemiologiche, allo screening e ad altro ancora. Un altro aspetto fondamentale in questo ambito e l’importanza della multidimensionalita della valutazione in quanto gli aspetti cognitivi, affettivi, comportamentali, funzionali interagiscono strettamente con quelli somatici e socio-ambientali nella determinazione dello stato della persona anziana e nella pianificazione dell’intervento. L’area cognitiva, molto studiata per l’importanza della tematica del deterioramento cognitivo e della demenza, dispone di strumenti per lo screening, per l’approfondimento e la diagnosi differenziale e per il monitoraggio della progressione della malattia. Nella valutazione affettivo comportamentale (ansia e depressione, in particolare) gli strumenti disponibili in buona parte sono stati sviluppati per la popolazione adulta e richiedono degli adattamenti per permettere un’accurata individuazione degli stati di disagio nell’anziano in quanto la presenza dei sintomi somatici e l’intensita dei sintomi sono due fattori confondenti. Vi sono strumenti specifici per la valutazione di queste dimensioni nelle persone con demenza. La dimensione dell’autonomia funzionale e altrettanto importante non solo per l’inquadramento diagnostico ma per la pianificazione degli interventi e per l’inserimento nella rete dei servizi.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=48351}, author={Rabih Chattat} pages={225-238}, language={}}