@article{62952,
year={2018},
issn={1972-487X},
journal={PSICOBIETTIVO},
number={3},
volume={XXXVIII},
doi={10.3280/PSOB2018-003016},
title={L’aggressività distruttiva nella relazione interumana: una prospettiva evoluzionistica},
abstract={La teoria evoluzionistica della motivazione contribuisce alla comprensione della distruttività nella relazione interumana, sulla base delle seguenti argomentazioni:
- esiste una forte tendenza, comparsa nel corso dell’evoluzione come strategia evoluzionisticamente stabile (SES), a inibire l’aggressività distruttiva negli scontri fra conspecifici;
- alcune condizioni ambientali definibili sociologicamente, e nell’uomo anche condizioni definibili psicologicamente perché legate a particolari contesti relazionali in cui avviene lo sviluppo della personalità, possono indebolire tale tendenza fino ad annullarne gli effetti;
-nell’indebolimento del meccanismo inibitore della violenza (MIV), come anche nel suo potenziamento, intervengono le motivazioni e le funzioni mentali superiori, tipicamente sviluppatesi nell’uomo come pennacchi evoluzionistici;
- l’indebolimento del MIV causa la comparsa delle due forme di distruttività che possono affliggere la relazione interumana, connesse rispettivamente al sistema di difesa per la sopravvivenza e al sistema predatorio;
- la conoscenza delle sequenze comportamentali ed emozionali caratteristiche dei due sistemi aiuta a riconoscere clinicamente le due forme di distruttività interumana nello studio della psicopatologia.}
url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=62952},
author={Giovanni Liotti and Lucia Pancheri and Claudio Iannucci and Enrico Costantini and Rosario Esposito and Giuseppe Pollani and Erika Belfiore}
pages={161-173},
language={IT}}