LIBRI DI FRANCESCA COIN

Francesca Coin

Your data or your life. On demonetisation, cashlessness and the digital panopticon in India

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 154 / 2019

Over the past few years, there has been a growing discussion about cashlessness. In several countries, economists, policy markers and financial institutions have advocated for a transition towards digital transactions, arguing that cashlessness can become an instrument of governance pivotal to the achievement of a more transparent and inclusive society. Conversely, cash has been described as a symbol of deviance, a symptom of illegal activities such as tax evasion and corruption. This paper focuses on the transition towards cashless transactions in India. Drawing on Noemi Klein’s definition of the shock economy, it argues that demonetisation in India can be considered as a shock therapy meant to facilitate the pursuit of a pro-corporate agenda. In a cash-based economy like India, demonetisation created a state of shock that forced large sectors of the population to adapt to digital transaction, in a process that undermined informal activities and used fear as a levy to push forward an agenda that largely benefited big credit card companies, the IT sector and fintech.

Francesca Coin, Marco Marrone

Ambivalence. Luci e ombre del lavoro digitale

ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE

Fascicolo: 1 / 2018

Nel 2013 Trebor Scholz curava per Routledge un testo titolato Digital Labor: The Internet as Playground and Factory. Il testo raccoglieva i contributi di alcuni tra gli studiosi più innovativi e eclettici del lavoro digitale e si proponeva di evidenziarne le tendenze e le implicazioni nell’epoca contemporanea. Il tema era il cambiamento del lavoro mediato dalle tecnologie di rete, nel momento in cui la tecnologia ibrida ogni ambito dell’esistenza sino a cambiare la definizione stessa di lavoro. Il dibattito evidenziava alcuni nodi irrisolti dell’economia digitale, in primo luogo i temi della rendita e del lavoro gratuito nell’ambito della rete, quali espressione della capacità di estrarre informazioni da milioni di consumatori come condizione per la difesa di posizioni strategiche nel capitalismo delle piattaforme. Il presente contributo si concentra precisamente su questi temi, sulla tendenza recente a interpretare la rete come un apparato di cattura distopico, a differenza delle speranze che le venivano associate, sottolineando le trasformazioni e il ruolo ambivalente svolto dall’automazione e della tecnologia nell’immaginario collettivo.