LIBRI DI ROBERTO DI MARIA

Roberto Di Maria

Rappresentanza politica e lobbying: teoria e normativa.

Tipicità ed interferenza del modello statunitense

Muovendo dalla analisi dell’esperienza giuridica statunitense, nel volume si articola una riflessione sul tema del lobbying, inteso come “forma” di rappresentanza politica complementare a quella elettiva – sganciata dalla relativa procedura nonché dai principi che classicamente presidiano il rapporto elettore-eletto – eventualmente funzionale a salvaguardare il valore della “sovranità popolare”.

cod. 315.2.10

Laddove si consideri la bioetica come lo studio sistematico della condotta umana nell’area della scienza e della cura della salute, quando valutata alla luce di principi morali (Reich, 1978), è legittimo interrogarsi sul ruolo assunto dal diritto nell’ambito della relativa disciplina. Alle origini della bioetica si trovano prevalentemente speculazioni scientifiche collegate alle tradizionali scienze naturali. Il diritto subentra successivamente, ad introdurre alcuni concetti fondamentali, funzionali a garantire, sotto il profilo normativo, l’operatività concreta dei principi bioetici. Tale ingresso è la testimonianza della necessità di disporre, nel campo della bioetica, di una scienza tipicamente connotata da elementi di universalismo ed assolutezza. Se si parte, infatti, dal pacifico assunto per cui un’etica tanto più è valida quanto più è in grado di esibire fondamenti e contenuti universali e generalmente condivisi, allora il caratteristico ed altrettanto pacificamente riconosciuto universalismo del linguaggio dei diritti si candida seriamente ad essere considerato come ultima manifestazione di un’etica autenticamente universale. Sembrerebbe possibile ricondurre tale caratteristico universalismo al concetto di consenso, come principio che sta alla base di ogni norma giuridica positiva. Tale concetto trova applicazione circa la valutazione degli stati della vita umana, caratterizzati dallo stesso, tipico universalismo che connota i diritti. Proprio alla luce della centralità acquisita dai diritti nell’ambito delle speculazioni intorno all’etica contemporanea, sembra addirittura possibile concludere nel senso di una diretta dipendenza della morale dal diritto. Tanto premesso, e di fronte all’esigenza di sussumere principi di carattere unitario come strumento di indirizzo per l’adozione di decisioni relative a questioni bioetiche, si aprono due soluzioni alternative: cristallizzare i fondamentali principi di bioetica in un testo costituzionale o para-costituzionale, dal quale attingere caso per caso; consentire la elaborazione di principi bioetici fondamentali in via solo giurisprudenziale, garantendo al giudice la possibilità di sussumere, di volta in volta, il principio bioetico più adeguato alle emergenze del caso concreto.