Massimazione: uno sguardo comparatistico

La massimazione delle sentenze nei vari paesi non è di già esplorata e tematizzata. E', bensì, da tempo acquisito alla scienza comparatistica lo studio della giurisprudenza straniera. Non mancano accenni al profilo della massimazione in questi come in altri lavori, ma la massima è affrontata come funzione della sentenza vista quale espressione dello stile di un sistema. La parola non è traducibile in inglese. Le sentenze inglesi sono pubblicate per esteso precedute da una sorta di riassunto assolutamente abbondante, riepilogativo sia del fatto sia del cuore della motivazione. Gli americani parlano di headnotes in relazione a sorta di brevi estratti, elaborati essenzialmente per consentire la reperibilità della sentenza. Oggi alcuni tra i comparatisti più accreditati registrano una sostanziale somiglianza tra le massime tedesche, francesi ed italiane: tutte dotate di una valenza ulteriore rispetto a quella di agevolare la reperibilità delle decisioni. Si conclude auspicando un approfondimento condotto allargando l'osservazione dalla editoria alla sociologia giuridica così da registrare non solo come e quanto le sentenze vengono massimate, e censire la pubblicazione autonoma delle massime, ma soprattutto esplorare come i giuristi le considerano, quale posto riservano loro nell'intima precomprensione delle fonti.

Andrea Fusaro, Massimazione: uno sguardo comparatistico in "ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO " 3/2000, pp , DOI: