Sovraffollamento carcerario e trattamenti disumani o degradanti. La CEDU condanna l'Italia per le condizioni dei detenuti

Journal title QUESTIONE GIUSTIZIA
Author/s Marcello Bortolato
Publishing Year 2009 Issue 2009/5 Language Italian
Pages 11 P. 111-121 File size 270 KB
DOI 10.3280/QG2009-005008
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Sovraffollamento carcerario e trattamenti disumani o degradanti. La CEDU condanna l'Italia per le condizioni dei detenuti - La Corte europea dei diritti dell’uomo è stata esplicita: le condizioni di detenzione non sono sottratte al controllo giudiziario e la mancanza degli spazi minimi di vivibilità «è di per sé costitutiva di un trattamento disumano o degradante». Per queste ragioni l’Italia, tratta a giudizio da un cittadino bosniaco, già detenuto nel carcere di Rebibbia, è stata condannata. La Corte ci ricorda ancora una volta che il buon funzionamento del sistema carcerario e il corretto trattamento dei detenuti è il più importante indicatore del grado di civiltà e democrazia di un Paese. I giudici di Strasburgo hanno suonato la loro campana, resta a noi non rimanere sordi.

Marcello Bortolato, Sovraffollamento carcerario e trattamenti disumani o degradanti. La CEDU condanna l'Italia per le condizioni dei detenuti in "QUESTIONE GIUSTIZIA " 5/2009, pp 111-121, DOI: 10.3280/QG2009-005008