Le emozioni e la città: dalla Sindrome di Stendhal all’emotional city marketing

Journal title TERRITORIO
Author/s Giandomenico Amendola
Publishing Year 2015 Issue 2015/73 Language Italian
Pages 6 P. 7-12 File size 408 KB
DOI 10.3280/TR2015-073001
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Nella tradizione occidentale, soprattutto ad opera dell’illuminismo, l’esperienza delle emozioni è stata confinata nel mondo del soggettivo e dell’irrazionale, subordinandola alla ragione. Oggi sembra che le nostre città abbiano riscoperto le emozioni. La capacità di progettarle, generarle e gestirle, trasferendole agli abitanti e ai visitatori, costituisce un prezioso patrimonio da valorizzare e utilizzare. Così gli amministratori, i progettisti e gli operatori immobiliari si sono impadroniti del tema delle emozioni. Vengono enfatizzate le percezioni individuali e, con l’esperienza, il soggetto torna al centro della progettazione urbana. Facendo leva sull’emotional city marketing of the place, è possibile attrarre, seducendoli, acquirenti di case ed investitori. L’emotions mapping o l’emotional townscape da tempo non sono più solo suggestivi esercizi per sociologi e geografi ma costituiscono uno strumento per seguire il mercato immobiliare urbano

Keywords: Emozioni; rinnovo urbano; marketing urbano

Giandomenico Amendola, Le emozioni e la città: dalla Sindrome di Stendhal all’emotional city marketing in "TERRITORIO" 73/2015, pp 7-12, DOI: 10.3280/TR2015-073001