Il riccio e la volpe

Direzione: Enzo Campelli
Comitato scientifico: Maria Stella Agnoli, Maria Carmela Agodi, Maurizio Bonolis, Antonio Fasanella, Giuseppe Giampaglia, Renato Grimaldi, Carmelo Lombardo, Alberto Marradi, Fabrizio Martire, Sergio Mauceri, Luigi Muzzetto, Stefano Nobile, Christian Ruggiero, Ambrogio Santambrogio.

Questa collana ospita, con la più pronunciata apertura tematica e nel pluralismo consapevole delle interpretazioni, indagini empiriche e riflessioni teoriche nell’ambito della sociologia generale.
La sua intestazione richiama un verso di Archiloco che, in uno dei frammenti sopravvissuti, afferma lapidariamente, e in realtà piuttosto oscuramente, che “la volpe sa molte cose, ma il riccio ne sa una grande”. Isaiah Berlin, interpretando questa presunta differenza di saperi, scrive, in un saggio degli anni ’50, che “esiste un grande divario tra coloro, da una parte, che riferiscono tutto a una visione centrale, a un sistema più o meno coerente e articolato, con regole che li guidano a capire, a pensare e a sentire – un principio ispiratore, unico e universale, il solo che può dare significato a tutto ciò che essi sono e dicono –, e coloro, dall’altra parte, che perseguono molti fini, spesso disgiunti e contraddittori, magari collegati soltanto genericamente, de facto, per qualche ragione psicologica o fisiologica, non unificati da un principio morale ed estetico”.
In anni di mutamento sociale e culturale imprevedibilmente accelerato, di “sconfinamenti” e di ibridazioni, questa collana punta dunque a cogliere e documentare le intersezioni e le contrapposizioni, nelle dinamiche sociali, fra l’unitario e il molteplice, il disordinato e il sistemico, il conforme e l’eterogeneo, il caso e la regola: il riccio e la volpe, per l’appunto.
Abbandonata la pretesa inattuale di ogni sintesi semplice, difficilmente la sociologia potrebbe oggi sottrarsi a questo lavoro paziente di ricostruzione.
La molteplicità delle tematiche affrontate e la pluralità delle prospettive trovano, peraltro, una precisa composizione unitaria nella ferma e rigorosa opzione disciplinare che ispira la collana stessa, e cioè nella puntigliosa rivendicazione della sociologia come disciplina costantemente attenta all’integrazione tra teoria e ricerca, al rigore logico-metodologico delle procedure, al rispetto della fondamentale esigenza di pubblicità e controllabilità dell’indagine scientifica.
Sulla base di questi convincimenti di natura teorico-metodologica, e nel costante richiamo alla responsabilità sociale di ogni disciplina scientifica, la collana si propone di fornire a studiosi, a studenti e a operatori strumenti qualificati di riflessione e di intervento.

Tutti i volumi pubblicati sono sottoposti alla valutazione di almeno due referees anonimi.
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Collana Peer Reviewed

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La ricerca ha estratto dal catalogo 42 titoli

Antonio Fasanella, Fabrizio Martire

Valutazione della ricerca e ricerca sulla valutazione

Riflessioni, analisi e proposte per la VQR

Il volume propone una riflessione critica sul tema della valutazione della qualità della ricerca condotta entro una prospettiva orientata in senso progressivo. Si ribadisce l’indispensabilità di un controllo pubblico dei processi di valutazione, perseguendo inflessibilmente un principio di accountability, al fine di superare la falsa contrapposizione tra approcci judgemental e approcci standardizzati alla valutazione. La trattazione qui svolta sostiene fermamente un sistema di valutazione incentrato sulla peer review e che rispetti il principio dell’accountability.

cod. 11315.2

Maurizio Bonolis

Uomini e capre Paradosso dell'indistinzione.

Verso una nuova metafisica delle scienze sociali

I macrofenomeni possono assumere due forme, quella dell’aggregazione e quella dell’emergenza, rispettivamente interpretabili in base a un’assiomatica del primato dell’interesse individuale e a quella del primato delle emozioni collettive. Richiamando alcuni indirizzi filosofici che si sono occupati di soggettività e coscienza, risulta paradossalmente che le due linee costitutive dei fenomeni macro portano a modelli di comportamento caratterizzati dall’indistinzione, che motivano isomorfismi ermeneutici come quelli colti e sviluppati, nell’ambito della teoria generale dei sistemi, nella seconda metà del XX secolo.

cod. 1315.23

Antonio Fasanella, Carmelo Lombardo

Una tensione inessenziale

Storiografia, concettualizzazione, generalizzazione

Il libro offre una breve raccolta di saggi di metodologia delle scienze sociali che affrontano alcune tensioni che ricorsivamente caratterizzano il dibattito intellettuale interno alla disciplina: oggettività-soggettività, macro-micro, spiegazione-comprensione, legge-caso, quantità-qualità, teoria-ricerca, concetti-intuizioni.

cod. 1315.33

Consuelo Rossi

Triangolazione metodologica e qualità del dato.

Uno studio di caso

Con un approccio noto con l’espressione “triangolazione metodologica”, con la quale si indica la possibilità di studiare un fenomeno ricorrendo a più strumenti di indagine, una strategia ritenuta efficace in termini di progettazione e controllo della qualità del dato, il volume approfondisce il rapporto media-emergenze, analizzando l’impatto della rappresentazione televisiva del terremoto dell’Aquila.

cod. 1315.21

Antonio Fasanella, Carmelo Lombardo

Tra la logica della scienza e la pratica della ricerca

Lezioni dalla storia e dalla metodologia della scienza

Il volume raccoglie alcuni saggi di storia e metodologia della scienza, con un’attenzione all’impatto che specifici temi del dibattito epistemologico della seconda metà del Novecento hanno avuto sulla metodologia delle scienze sociali.

cod. 1315.29

Un itinerario valutativo sulle garanzie e sulle incertezze legate all’impiego della formalizzazione matematica nella teoresi sociologica, ripercorso sulla scorta di alcune premesse concernenti il procedimento logico-analitico adottato dalla riflessione epistemologica agli inizi del ’900.

cod. 1315.36

Riccardo Venturini

Tempo, soggetto e società

Oggetto di studio del volume è il tempo: la sua dimensione soggettiva, il suo rapporto con i significati dell’esperienza dell’attore. Il testo evidenzia i primi passi che conducono verso la costruzione della dimensione oggettiva del tempo, privilegiando il punto di vista fenomenologico per la rilevanza delle sue acquisizioni.

cod. 1315.26

Roberta Cipollini

Stranieri.

Percezione dello straniero e pregiudizio etnico

cod. 1315.2

La storia di una disciplina non può che essere scritta da chi la professa, utilizzandola come strumento di conoscenza, di modo che da tale ambito si vengano a delineare quegli interessi della vita presente che fungono da criterio storico-interpretativo della disciplina stessa. Le teorie sociologiche qui considerate rientrano in una considerazione unitaria che ravvisa alla questione della sensibilità storica del procedimento concettuale il suo principio di scomposizione e analisi dei sistemi di pensiero esaminati. La tesi argomentata è che lo sguardo della teoria sociologica al proprio contesto storico di riferimento ne condizioni metafisicamente gli assunti di base, fino a quando tale incidenza si risolve nella modernità di una concezione dell’agire sociale che supera la dicotomia classica individuo società e la sostituisce con la nozione di attore sociale.

cod. 1315.11