Fondazione di studi storici Filippo Turati

ISSN 2420-9783

La collana di storia della Fondazione di studi storici Filippo Turati vuole essere una palestra di libero dibattito storiografico, nel solco della tradizione ideale e culturale democratica e socialista. Aperta alla collaborazione tanto di giovani studiosi quanto di storici affermati, italiani e stranieri, si propone di contribuire al rinnovamento della storiografia italiana dando particolare attenzione alle metodologie nuove e più sensibili al rapporto con la cultura europea e internazionale.

La ricerca ha estratto dal catalogo 55 titoli

Alla luce di una documentazione inedita, depositata presso la Fondazione di Studi Storici Filippo Turati di Firenze, il volume illustra tutti i risvolti e le implicazioni dell’esperienza di Massimo Bogianckino come sindaco di Firenze (1985-1989), un classico caso di grande uomo di cultura, noto a livello internazionale, prestato alla politica.

cod. 541.26

Monica Fioravanzo

Lina Merlin

Una donna, due guerre, tre regimi


Profondo senso della giustizia sociale, costante impegno per la salvaguardia dei diritti fondamentali, energica attenzione alle classi subalterne e assidua azione a tutela di donne e fanciulli, individuati come la parte più debole della società italiana del Novecento. Sono le caratteristiche della sfaccettata personalità di Lina Merlin, che esercitò un ruolo cruciale nella rinascita dell’Italia stravolta dalla seconda guerra mondiale.
Una fama che non rende ragione della ben più complessa dimensione culturale, umana e civile evidenziata in questo libro.

cod. 541.54

Attraverso gli scritti su «La Giustizia» il saggio propone un’originale rilettura della lotta demistificatrice di Giacomo Matteotti contro la narrazione del Governo Mussolini che ne aveva favorito la salita al potere: il ripristino dell’ordine pubblico, la salvezza dei conti pubblici e la difesa degli interessi nazionali. Con la rigorosa denuncia della natura violenta e repressiva, non emendabile, del fascismo ne emerge anche quella della debolezza della classe dirigente liberale e la responsabilità della sinistra massimalista e comunista nell’inseguire un’improbabile dittatura del proletariato.

cod. 541.57

Paolo Passaniti

Lavoro e cittadinanza femminile

Anna Kuliscioff e la prima legge sul lavoro delle donne

Una rilettura della grande questione politica, e quindi giuridica, della cittadinanza della donna, con una visione d’insieme metodologicamente innovativa che mette insieme la storia giuridica del lavoro femminile, dell’associazionismo femminile e della condizione giuridica della donna tra Otto e Novecento dentro e fuori il contesto familiare. All’interno di tale contesto, il pensiero di Anna Kuliscioff apporta elementi di attualità intorno alla grande questione della maternità e della conciliazione famiglia-lavoro.

cod. 541.29

Santi Fedele

L'autunno del mito.

La Sinistra italiana e l'Unione Sovietica dal 1956 al 1968

Il volume prende in esame il periodo dal "terribile ’56" all’intervento militare sovietico del 1968, che stronca le grandi speranze suscitate nella Sinistra italiana dalla Primavera di Praga e mette fine al sogno di un comunismo diverso, imprimendo una decisa accelerazione alla parabola discendente del mito sovietico destinata a concludersi venti anni dopo con il crollo del Muro di Berlino e la fine del comunismo in Europa.

cod. 541.30

Claudia Giurintano

La redazione del "Domani d'Italia" (1922-1924)

Valori cristiani e difesa delle libertà democratiche

Noto periodico di ispirazione popolare, edito a Milano dal 24 dicembre 1922 al 9 luglio 1924, il «Domani d’Italia» nacque come una «piccola fiaccola» che avrebbe dovuto illuminare in quel momento di “buio” «fino all’alba del domani». Attraverso il dibattito condotto dai suoi redattori è possibile cogliere l’unanime impegno a difesa della libertà, «valore dei valori», diritto naturale prima che civile e politico, e della democrazia.

cod. 541.53

Maurizio Degl'Innocenti

La patria divisa.

Socialismo, nazione e guerra mondiale

I decenni tra la fine del secolo XIX e gli anni ’20 del ’900 offrono una lettura privilegiata dell’accelerazione e decantazione di alcuni processi, dalle politiche di acculturazione e mobilitazione a quelle di integrazione sociale fino all’evoluzione del sistema di rappresentanza e di governo, consentendo di individuare in un’ottica comparata le specificità nazionali. Il caso italiano è quello di una patria divisa, con ripercussioni di lungo periodo.

cod. 541.27

Paolo Passaniti

La dignità del lavoro

Nel cinquantenario dello Statuto

Il volume offre una riflessione interdisciplinare sulla storicità dello Statuto dei lavoratori, la costruzione normativa più alta del diritto del lavoro novecentesco, attraverso il dialogo tra giuristi del lavoro, storici del diritto e protagonisti della vita sindacale. Dal testo affiora tutta la distanza storica che ci separa dallo Statuto, ma anche la sostanziale tenuta valoriale rispetto alla domanda di dignità del lavoro. Una domanda che attende risposte sulla tutela di un contraente sempre più indebolito dalla precarietà e dunque sulla libertà della persona nel suo complesso.

cod. 541.44