Bici & Società

A cura di: Paolo Landri

Bici & Società

Pratiche e culture di velomobilità

La crescente attenzione verso la mobilità sostenibile e la cura dell’ambiente e la domanda di una nuova ecologia stanno determinando un notevole interesse verso la bici, che la pandemia, a causa delle politiche di distanziamento sociale, ha contribuito ad amplificare. Ma si sta davvero sviluppando un’altra mobilità, alternativa a quella che vede il dominio dell’automobile? Questo volume prova a rispondere a tale domanda, offrendo risorse conoscitive che intersecano la storia, la sociologia, la linguistica, i media studies, i saperi professionali e le esperienze di attivismo.

Edizione a stampa

24,00

Pagine: 192

ISBN: 9788835160618

Edizione: 1a edizione 2024

Codice editore: 1569.21

Disponibilità: Discreta

La crescente attenzione verso la mobilità sostenibile e la cura dell'ambiente, la necessità di modifica delle abitudini di trasporto a fronte degli effetti sempre più inequivocabili del cambiamento climatico, la domanda di una nuova ecologia stanno determinando un notevole interesse verso la bici, che la pandemia, a causa delle politiche di distanziamento sociale, ha contribuito ad amplificare. La produzione di biciclette è aumentata, le attività ciclistiche, sportive, turistiche e urbane segnalano numeri in crescendo.
Cosa sta cambiando? Si sta davvero sviluppando un'altra mobilità, alternativa a quella che vede il dominio dell'automobile? Si stanno modificando le culture ciclistiche? Assistiamo concretamente a una diffusione della mobilità in bici a fronte di un aumento nella produzione e nell'acquisto?
Il volume, nato dall'esperienza emergente della rete di ricerca Bici e Società, prova a rispondere a queste domande offrendo risorse conoscitive che intersecano la storia, la sociologia, la linguistica, i media studies, i saperi professionali e le esperienze di attivismo. Il filo conduttore dell'opera è che l'emergenza, il consolidamento e la diffusione della pratica ciclistica richiede una (ri)composizione di saperi, pratiche e culture che possa dar luogo a ecologie ciclabili. Si tratta, cioè, di costruire degli spazi nei quali la velomobilità, la mobilità in bici nella diversità delle sue pratiche e culture, possa svilupparsi.
Tale costruzione è difficile ma necessaria, in un'epoca in cui le mobilità sono chiamate a trasformarsi in direzioni più ecologicamente sostenibili.

Paolo Landri, dirigente di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di ricerca sulla popolazione e le politiche sociali (CNR-IRPPS) e delegato del direttore della sede di Fisciano, si occupa prevalentemente di sociologia dell'educazione e di analisi delle politiche educative oltre che di sport e politiche sociali. Ha pubblicato su riviste nazionali e internazionali di prestigio. Di recente ha curato, con M. Tirino, Media, Society and Cycling Cultures: Editorial ("Eracle. Journal of Sport and Social Sciences", 5-1). Nel tempo libero cerca la felicità in bicicletta, praticando con i suoi amici il ciclismo nella modalità randonnée.

Stefano Pivato, Prefazione
Ringraziamenti
Paolo Landri, Introduzione. Culture e pratiche della velomobilità
(Il campo di studi; Tra mobility studies e sociologia dello sport; La velomobilità come cultura; La velomobilità come pratica; Verso nuove culture ciclistiche e un'altra mobilità)
Eleonora Belloni, La mobilità ciclistica in Italia. Una prospettiva storica
(Premessa. Perché una storia della mobilità ciclistica?; Inizia l'avventura: dal velocipedismo pionieristico alla prima istituzionalizzazione del fenomeno ciclistico (1870-1900); Da mezzo di loisir a mezzo di trasporto: la nascita della mobilità ciclistica (1900-1920); Quando gli italiani andavano in velocipede: la bicicletta come mezzo di trasporto di massa (1920-1955); La bicicletta invisibile (1955-1980))
M. Cristina Caimotto, I discorsi della ciclabilità e le strategie del cambiamento
(Introduzione; Il potere dell'auto; Bikelash, automentalità e lifestyle; Discorsi positivi e riflessioni conclusive)
Paolo Magaudda, Come nasce l'innovazione nell'industria della bicicletta? L'evoluzione della "gravel bike"
(Introduzione; I processi di innovazione della bicicletta, tra tecnologia, mercato e società; Cos'è la gravel bike?; Lo "Spirito del gravel"; La nascita della prima gravel bike; Commercializzazione, istituzionalizzazione e valorizzazione del gravel; Conclusione)
Dario Minervini, Andare in bicicletta. Una lettura pragmatista
(La mobilità sostenibile. Fra auspici e inerzie; Materialità, competenze, culture in pratica; Mobilitare valori per la mobilità ciclistica; Riparare e pedalare per il bene comune; Conclusioni)
Mario Tirino, Lorenzo Di Paola, Simona Castellano, La platformizzazione dell'esperienza ciclistica. I casi Zwift e Strava
(Introduzione. Le tre fasi della mediatizzazione del ciclismo; La pratica ciclistica da Facebook a Strava; In questo "virtuale" bello pedalare; Conclusioni. Ipermediatizzazione e de-mediatizzazione)
Raffaele Di Marcello, Turismi in bicicletta. Dalla nascita alla riscoperta
(Introduzione; Gli albori del cicloturismo; La riscoperta del turismo in bicicletta; La rete ciclabile nazionale italiana Bicitalia e le Ciclovie Turistiche Nazionali; Normativa italiana sul cicloturismo; Identikit del turista in bicicletta in Italia e in Europa; Benefici diretti e indiretti del cicloturismo; Conclusioni)
Luca Simeone, Napoli e la bici. Tra movimento e istituzioni
(Introduzione; La Critical Mass; Le Ciclofficine popolari; I rapporti con le istituzioni; Le politiche culturali per la ciclabilità; Dal cicloattivismo all'impresa; Verso la massa critica)
Gli Autori.

Contributi: Eleonora Belloni, Maria Cristina Caimotto, Simona Castellano, Raffaele Di Marcello, Lorenzo Di Paola, Paolo Magaudda, Dario Minervini, Stefano Pivato, Luca Simeone, Mario Tirino

Collana: Sport, Cultura, Società

Argomenti: Sociologia dei processi culturali

Livello: Studi, ricerche

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