Gli anni Settanta sono il decennio della crisi. Crisi dell’economia monetaria, col crollo del regime di cambi varato a Bretton Woods, ma anche dell’economia reale, con lo shock petrolifero e la drastica riduzione degli scambi commerciali. Una crisi che coglie il nostro paese impreparato e determina la comparsa della stagflazione: un fenomeno nuovo per la teoria e la politica economica, una spirale perversa di inflazione e disoccupazione che pare inarrestabile. È in questo clima di tensioni economiche e sociali e di profondi ripensamenti teorici che matura il tentativo di dar vita ad un sistema monetario europeo. Una scelta delicata, che incide profondamente sulle sorti del Governo Andreotti, sul documento di programmazione economica e finanziaria in discussione in quel periodo, il cosiddetto Piano Pandolfi, nonché sulle scelte strategiche di BankItalia, sotto la guida del Governatore Baffi. Una scelta sulla quale si confrontano speranze, perplessità, sforzi scientifici che vedono i nostri economisti, tra i quali Federico Caffè, Guido Carli, Mario Monti, Tommaso Padoa-Schioppa, Paolo Savona, impegnati in un dibattito di dimensione internazionale.
Il volume ripercorre le vicende che hanno accompagnato la costituzione dello Sme e ricostruisce i contributi teorici coi quali quell’evento è stato affrontato, mettendone in evidenza le tradizioni culturali e gli elementi innovativi.
Fabio Masini (1966), presidente del Centro Studi sull’Unione Europea e consulente per le politiche europee del Comune di Firenze, si occupa da molti anni di storia del pensiero economico e di teoria e politica economica dell’integrazione europea. Per i tipi della FrancoAngeli ha collaborato al volume L’Europa e gli economisti italiani nel Novecento (1997).