TY - JOUR PY - 2019 SN - 1972-5116 T1 - Cultura popolare e immaginario morale JO - SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI DA - 10/15/2019 12:00:00 AM DO - 10.3280/SP2019-002002 UR - http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=64754 AU - Laugier, Sandra SP - 9 EP - 30 IS - 2 VL - 22 LA - IT AB - Stanley Cavell è stato senza dubbio il primo a riconoscere la trasformazione della teoria e della critica portata avanti dalla riflessione sulla cultura popolare e i suoi oggetti "ordinari", come il cosiddetto cinema popolare. Cavell definisce la filosofia come education of grownups e lo fa in parallelo con il suo scopo di conferire alla cultura popolare la funzione di cambiare noi stessi. In conformità con la sua posizione, il valore della cultura non ridiede nella "grande arte" ma nella sua capacità trasformativa, la stessa capacità che ritroviamo nel perfezionismo morale di Emerson e Thoreau. All’interno di una simile prospettiva, la vocazione della cultura popolare sta nell’educazione filosofica di un pubblico, piuttosto che nell’istituzione e nella valorizzazione di un corpus socialmente individuato. PB - FrancoAngeli ER -