@article{66205, year={2020}, issn={2531-6753}, journal={PSICOTERAPIA PSICOANALITICA}, number={1}, volume={}, doi={10.3280/PSP2020-001008}, title={La psicoanalisi e il blues: una strana coppia a confronto}, abstract={Dopo aver descritto l’origine del blues e i motivi della sua nascita, sono esposte le analogie fra i modi di ascolto in psicoanalisi e nella musica. Sono presi in considerazione i primi lavori di Reik e Fliess per poi passare a quelli di Schafer, terminando con alcuni concetti psicoanalitici comuni alla comunicazione non verbale. Seguono alcune considerazioni sull’argomento prima di porre l’accento sull’analogia fra la funzione fondamentale della musica e della psicoanalisi, che si basa sull’interpretazione e l’improvvisazione. Secondo Kohut la musica, per il suo modo di comunicazione più primitivo, è collegata al processo primario mentre le parole, che sono più superficiali, sono connesse al processo secondario. Quando ascoltiamo un brano di blues, come in psicoanalisi, si crea-no, infatti, i presupposti per favorire lo sviluppo di un pensiero onirico della veglia che, attraverso una rêverie acustica, riporta alla luce il trauma della sofferenza degli schiavi, che si riflette nelle esperienze personali del terapeuta e nelle sue passioni e fa assumere al sogno, come sosteneva Ferenczi, una valenza "traumatofilica", rendendo me-no traumatiche le esperienze del passato. L’ascolto di un brano di blues ci rimanda alla "Teoria dell’Illusione Estetica" di Kris, che protegge gli individui dalle loro paure reali favo-rendo, come nel blues, la nascita di sentimenti che in altre condizioni esiteremmo a permetterci. Prima di terminare con due vignette cliniche, esplicative di come imparare a suonare un buon blues o andare fuori tempo, è descritto il ruolo del setting in psicoanalisi che è simile alle sue dodici battute, che si ripetono in maniera precisa e monotona permettendo che al suo in-terno si sviluppi una narrativa (libere associazioni), improvvisata con le cinque scale pentatoniche.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=66205}, author={Andrea Giovannoni} pages={130-150}, language={IT}}