Come cambia la Cina

Giuseppe Gerbino

Come cambia la Cina

Nazione d'Oriente, nazione d'Occidente: scontro di mondi o integrazione di civiltà complementari?

Edizione a stampa

26,50

Pagine: 160

ISBN: 9788820499549

Edizione: 1a edizione 1996

Codice editore: 1136.20

Disponibilità: Buona

Ieri socialismo blindato, oggi economia socialista di mercato. Ieri sottosviluppo, povertà diffusa; oggi indici di crescita spettacolari. Ieri una società di sudditi; oggi, tendenzialmente, una società di cittadini. Ieri tutto il potere al partito; oggi un partito sempre più conforme alla società e alle sue dinamiche. Ieri il permanente timore di una Cina sull'orlo di un collasso; oggi una Cina garanzia di stabilità nell'area geopolitica di appartenenza. Si intravedono cambiamenti radicali: cambia la mente politica del partito; cambia la percezione che il partito ha di se stesso e del suo rapporto con la società cinese: da struttura egemone, il partito si candida a fattore di democrazia. Lo stato di diritto comincia a prendere forma, a muovere i primi passi di un lungo cammino. A partire dai principi costituzionali del 1982 si definiscono in forme appropriate sia le istituzioni sia le normative settoriali: forma di governo, potere centrale e potere locali, tutela dei diritti personali, relazioni economiche, diritto di proprietà e diritto di famiglia, procedure e garanzie elettorali. Ma che cosa sta accadendo in Cina? Quanto può essere fondato, come può essere motivato questo cambiamento, e quanto credibile? E' possibile vedere nel travolgente sviluppo che sta vivendo la RPC, il tentativo di elaborare una nuova democrazia, propriamente cinese, alternativa e forse complementare a quella elaborata dalla cultura occidentale? Quali conseguenze si porta dietro? A livello globale, è possibile sperare in un nuovo equilibrio multipolare, nell'ambito del quale ogni civiltà possa apportare, nella ricerca e valutazione della ragione degli altri, un proprio originale contributo? Da una attenta analisi della realtà cinese e delle sue tradizioni storiche un messaggio di speranza sul futuro della politica e delle relazioni internazionali.

Giuseppe Gerbino è nato a S. Stefano di Camastra (Me) il 25 ottobre 1925; già docente di lettere nei licei, è stato deputato al Parlamento per tre legislature (1958/1972) e dirigente nazionale delle Acli (1947/1972). Ha partecipato all'esperienza politica dell'MPL (Movimento politico dei lavoratori - 1979/1972). Per un ventennio ha svolto attività di studio e di ricerca sul sistema economico-sociale e sugli aggiornamenti politico-istituzionali in corso nella Repubblica Popolare Cinese. Ha collaborato alle riviste Osservatorio Isfol (Roma), Rivista di studi politici internazionali (Firenze), Mondo cinese (Milano), pubblicando articoli e saggi sul sistema scolastico-formativo e sulla politica interna ed estera cinese. Nel 1971 ha pubblicato il volume Speranze e tensioni dopo Tiananmen - Un'immagine della Cina moderna. Ha dedicato questi ultimi anni all'elaborazione del presente volume, portato a termine poco prima della sua scomparsa avvenuta a Roma il 28 dicembre 1995.


1. Riflettendo sulla Cina
1. 1 Un cambiamento di ruolo: da paese del Terzo Mondo a protagonista del terzo millennio
1.2 Cooperazione cino-cinese, punto di forza del cambiamento
1.3 Valorizzazione delle "aree economiche chiave": verso le antiche frontiere del Centro e dell'Ovest
1.4 A partire dalla Cina, l'onda dello sviluppo coinvolge le regioni dell'Asia interiore
1.5 Primato imperiale: rischio di tentazioni egemoniche?
1.6 Ombre nel quadro: deficit di direzione politica?
1.7 Cambia la Cina, cambia la mente politica che la governa
2. Spazio pubblico, micropolitica, le voci del mondo: la Cina verso una società aperta
2. 1 Ancora negli anni '80, la Cina "area protetta" secondo Chen Yun
2.2 Oltre Chen Yun, verso una società aperta: sfera ufficiale e sfera pubblica nella stampa cinese
2.3 Dal dialogo "underground" al diritto di intervento: nessuno ha paura di nessuno
2.4 La mediazione culturale dei cinesi della diaspora
2.5 Spazio urbano, spazio di libertà
2.6 Legge sulle procedure amministrative: il cittadino può intentare processo al funzionario
2.7 I ceppi sono saltati. L'attivismo della diaspora coinvolge masse crescenti di cittadini cinesi
2.8 La Cina povera di ieri, la Cina del benessere possibile di oggi. A Doudien si vive bene
2.9 Ma resta la massa degli emarginati: ancora un sesto della popolazione cinese
2. 10 Partito unico e selezione del personale politico-amministrativo: quale capacità di governo per questi problemi fuori dall'ordinario?
3. Identità cinese e indottrinamento marxista. Il centralismo democratico, via maestra per una politica del consenso
3. 1 Il P.C.C. partito unico, fattore di democrazia
3.2 Democrazia e sviluppo: dalla sponda culturale asiatica, contestazioni e critiche del modello occidentale
3.3 La ricerca del consenso come pregiudiziale metodologia politica
3.4 Democrazia come partecipazione. La società perfetta come finalità metastorica
3.5 Premesse pre-politiche del centralismo democratico. La "Conferenza dei Settemila" ( 1962)
4. Come cambia lo "stile di lavoro" del partito. Prima e dopo Tiananmen: verifiche a confronto
4.1 Due linee, due mentalità, due culture
4.2 Il partito fattore di democrazia, secondo la decisione del Comitato Centrale del 28 settembre 1994
4.3 Dieci anni prima (decisione del Comitato Centrale) il partito teorizza il principio del dispotismo autoritario
4.4 L'opposizione democratica da Fang Lizhy a Hu Yaobang
4.5 "Il partito deve accettare il controllo". Democrazia su piccola scala, democrazia su grande scala secondo Deng Xiaoping
4.6 Stato e partito, poteri separati. La società organizzata per corpi autonomi. La relazione di Zhao Ziyang al XIII Congresso (ottobre 1987)
4.7 Insorge la vecchia struttura: la repressione di Tiananmen, la relazione-manifesto di Wang Renzhi
4.8 Dopo Tiananmen rilancio del XIII Congresso. L'articolazione politica pluralistica oggi possibile in Cina. Intellettuali e potere
4.9 Interessi delle professioni e delle organizzazioni di settore: associazioni di difesa nei confronti dei pubblici poteri. Inversione di ruoli. Associazioni e singoli intellettuali integrati ma non organici
4. 10 La Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese, luogo di unificazione e di raccordo della partecipazione democratica informale
5. Governo dello sviluppo: economia socialista di mercato
5. 1 Un campo di azione illimitato: sviluppo, stato di diritto, la Cina nel mondo
5.2 Nuove istituzioni per una "programmazione secolare dello sviluppo"
5.3 Sviluppo a prevalenza intra-asiatico. Cerchi economici: del Sud, del Nord-Est, dell'Ovest
5.4 Polarizzazione dei redditi. I1 primato dei consumi spiazza il primato della persona
5.5 Economia socialista di mercato: una svolta epocale (decisione del Comitato Centrale del 14 novembre 1993)
5.6 L'impresa per il mercato
5.7 Una lettura a due facce: Cina ricca? Cina povera? Le risorse informali
6. Stato di diritto: fonte di legittimazione dell'universo politico cinese
6. 1 Ricerca di uno stato di diritto oggi in Cina
6.2 Governo per mezzo degli uomini secondo la tradizione. Governo per mezzo delle leggi secondo le esigenze dello stato di diritto
6.3 "Mani di ferro" per costruire lo stato di diritto
6.4 Democrazia e diritto come sistema integrato secondo Mao Zedong
6.5 Legalità e democrazia: una integrazione difficile da realizzare
6.6 Ma la goccia scava la pietra
7. Nazione d'Oriente, Nazione d'Occidente. Scontro di mondi oppure integrazione di civiltà complementari?
7. 1 Per la Cina, la pace è condizione dello sviluppo
7.2 Gli appelli ecumenici alla pace di Jang Zemin
7.3 L'alternativa è nello "scontro di civiltà
7.4 ... oppure nella affermazione di una egemonia livellatrice per opera di una superpotenza?
7.5 Perché un mondo multipolare?


Contributi:

Collana: Politica - Studi

Argomenti: Economia europea e internazionale - Politica estera, relazioni internazionali

Livello: Studi, ricerche

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