Dalle buone pratiche all'eccellenza nella formazione iniziale

Nel volume sono riportati i risultati di una ricerca sui casi di eccellenza nella formazione professionale iniziale articolata in due fasi. Durante la prima è stato elaborato un modello teorico utilizzabile come guida concettuale per la costruzione di esperienze di qualità nella formazione professionale iniziale; nel primo capitolo sono illustrati nei dettagli i risultati di questo lavoro di analisi e di concettualizzazione di una proposta formativa di qualità. Le esigenze di innovazione alla base del modello sono soddisfatte ponendo in essere azioni riconducibili rispettivamente all'integrazione, al partenariato, all'analisi dei fabbisogni, al miglioramento continuo dell'apprendimento ed alla valutazione.

L' integrazione , il partenariato e l'analisi dei fabbisogni garantiscono il rapporto con il territorio, favoriscono l'occupazione, l'adesione ai caratteri dell'economia locale, senza disdegnare le esigenze di omogeneità a livello delle nuove competenze richieste dai mercati globali e la realizzazione di politiche di sviluppo. Il miglioramento continuo dell'apprendimento e la valutazione garantiscono la qualità complessiva del processo formativo ed hanno come conseguenza una permanente verifica dell'andamento del corso, sia in relazione ai livelli di apprendimento dei discenti sia in relazione alla qualità della strumentazione didattica utilizzata e delle prestazioni degli operatori impegnati nella gestione dei corsi (docenti e non).

Durante la seconda fase del lavoro, abbiamo svolto una disamina dei progetti di formazione professionale iniziale relativi al 1998, giungendo all'individuazione di tre casi di eccellenza, che sono diventati oggetto di un ulteriore approfondimento mirato ad una migliore conoscenza dei progetti ed all'acquisizione di informazioni sull'esperienza formativa che ne è conseguita e sulle problematiche emerse. L'indagine empirica ha dato la possibilità di enucleare le linee di tendenza principali nel settore della formazione professionale iniziale nel nostro paese. Inoltre ha permesso di definire in che misura nei progetti esaminati sono individuabili eventuali divergenze o convergenze tra realtà e apparato concettuale elaborato.

Paolo Botta , ricercatore presso l'Isfol, ha svolto studi e ricerche sulla condizione giovanile, sulle problematiche relative alla transizione dalla scuola al lavoro e sulle politiche formative.

Claudia Montedoro , prima ricercatrice presso l'Isfol, ha svolto studi e ricerche, in ambito nazionale ed internazionale, sui processi formativi ed è esperta di metodologie della formazione.