Sangue migrante.

Annamaria Fantauzzi

Sangue migrante.

Pratiche e culture dell'emodonazione tra il Marocco e l'Italia

Il tema della donazione del sangue degli immigrati marocchini di Torino, analizzato all’interno di due as-sociazioni di immigrati che hanno organizzato delle giornate comunitarie di raccolte di sangue con l’AVIS locale. L’analisi sviluppa due tematiche centrali: l’antropologia del dono del sangue e l’etnografia della donazione del sangue della comunità immigrata marocchina.

Edizione a stampa

32,00

Pagine: 240

ISBN: 9788820402532

Edizione: 1a edizione 2012

Codice editore: 1144.1.17

Disponibilità: Buona

Questo libro è un'analisi antropologica della pratica della donazione del sangue in due comunità di immigrati marocchini a Torino.
Nella prima parte del testo la riflessione socio-antropologica si sofferma sui concetti di donazione e di dono del sangue, quest'ultimo indagato come pratica culturale e sociale, oltre che medica.
Nella seconda parte del volume invece l'attenzione è rivolta, attraverso il resoconto etnografico, al fenomeno migratorio in Italia e alle implicazioni positive del migrante, considerato anche come ricchezza e non solo come problema.
Dalla ricerca etnografica, svolta a Torino e in diverse città del Marocco, emerge, in primo luogo, una concezione della donazione del sangue come insieme di valori e di pratiche condivise non obbligate ma volontarie e senza alcuna costrizione. Il dono del sangue da parte degli immigrati marocchini esprime un gesto di altruismo incondizionato e il desiderio di integrazione nella società d'accoglienza, a dimostrazione della fallacia di tutti gli stereotipi che designano "l'altro" in termini negativi.
In secondo luogo, affiora il contrasto fra corpi immaginati - gli stereotipi del marocchino-musulmano - e corpi parlanti - degli immigrati donatori di sangue -, in una dialettica nella quale sono in gioco culture, idiomi, religioni e simbolismi diversi.

Annamaria Fantauzzi insegna Antropologia culturale e medica all'Università degli studi di Torino ed è chargée de recherche al Cermes-CNRS di Parigi. Responsabile dell'Osservatorio Interculturale di AVIS Nazionale, è autrice di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali, tra cui L'altro in me. Dono del sangue e immigrazione tra culture, pratiche e identità (Milano, 2008) e Antropologia della donazione (Brescia, 2011a).



Introduzione
Pratiche del sé, dono e politiche di riconoscimento. Marocchini donatori a Torino
(Corpi immaginati, corpi parlanti. Necessari presupposti; Il donatore marocchino a Torino)
Due associazioni, due donazioni. L'etnografia del "noi"
(Al-jabal: stabilità, radici e visibilità di un'identità religiosa; Bayti - casa instabile di un "noi" invisibile; Pratiche performative di una donazione "emica")
Il prelevatore e il donatore immigrato. Corpi, pratiche e saperi a confronto
((In)comprensione, mediazione, traduzione tra efficacia e legittimità; Al-mra maghribiyya: il linguaggio del corpo della donatrice; Al-hachma e il condizionamento culturalista; Il ritorno dello "stregone occidentale"; Lo sguardo sull'alterità. Donatori impauriti, riceventi xenofobi)
"Ti do una parte di me": semantica e pragmatica di un dono corporeo
("Le mauvais sang et le bon sang": un linguaggio polisemico; Al-dam e il dono della vita; Khouya fi dam, khouya fi ridâ'a: logiche della parentela e dell'alleanza; La riscoperta dei paradigmi maussiani; Dall'incompletezza alla "reciprocità incorporata")
Conclusioni. Maslaha: un inter-esse problematico
Glossario (marocchino - arabo - italiano)
Bibliografia.

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