Lo studio fornisce un quadro teorico ed analitico per una valutazione dei doveri e delle opportunità conseguenti alla decisione della corte costituzionale di disapplicare la normativa statale e regionale contrastante con quella comunitaria, e costituisce un riferimento importante anche in ordine al dibattito che si sta svolgendo in Italia sul neoregionalismo e sul federalismo.
Come si argomenta nei due saggi introduttivi, i rapporti tra le Regioni e la Comunità Europea si inscrivono significativamente, per un verso, nel riassetto istituzionale europeo e nazionale, per un altro verso, nello sviluppo di relazioni interregionali che hanno una loro specificità, rispetto alle tradizionali e codificate relazioni internazionali.
In particolare, la ricerca esplora alcuni profili istituzionali del rapporto tra Regione e Comunità Europea; dal problema - considerato anche dal punto di vista comparatistico - della partecipazione della Regione alla formazione e all'attuazione degli atti comunitari a quello della loro disapplicazione da parte dell'amministrazione regionale fino alla questione dei rapporti "contrattuali" fra Regioni come presupposti funzionali al potere "estero" delle stesse.