Credetti dunque necessario ripiegare sui concetti e chieder loro protezione nella ricerca della verità delle cose. Socrate (Fedone XLVIII)
L'incomprensione del presente nasce fatalmente dall'ignoranza del passato, ma è vano cercare di comprendere il passato se non si sa niente del presente. Marc Bloch
Oggetto di natura e soggetto di cultura, individuo e gruppo, vissuta e sognata, cosa umana per eccellenza. Claud Lévi-Strauss
Le città portano le stigmate del passare del tempo, occasionalmente le promesse delle epoche future. Marguerite Yourcenar
Il progetto della città rappresenta, da sempre, l'intenzione ordinatrice di una società che attraverso di esso vuole prosperare e rappresentarsi. È un progetto che nasce nel tempo presente delle esigenze che lo generano ma parla al tempo futuro delle aspettative delle generazioni che verranno. In questa doppia temporalità sta, forse, la sua identità più profonda. È un progetto che, per sua natura, è chiamato a tessere relazioni spazio-temporali con i contesti in cui si trova ad intervenire, relazioni dinamiche, fluide, eppure sostanziali nella loro capacità di plasmare e identificare le società che esse stesse rappresentano. Perché una società è un organismo fatto di "tessuti", sociali, economici, culturali, materiali e immateriali, che trovano la loro forma tangibile nella città. Tanto più complesso è il sistema di relazioni che caratterizza una società, tanto più articolate dovranno essere le strutture urbane atte ad accoglierle. Perché la città è, anzitutto,
civitas, organismo civile per eccellenza, dove i "diritti comuni" e i "diritti individuali" convergono nella prospettiva storica.
Progettare la città del XXI secolo richiede, allora, una consapevolezza scientifica ampia, capace di comprenderne dinamicamente i fenomeni, di "fondarli storicamente" e "tradurli semanticamente" in una nuova forma. Una forma dinamica, mutevole, complessa nei suoi contenuti ma semplice nella sua sintassi ritrovando, di volta in volta, i propri significati, "sempre uguali e sempre differenti".
Gli strumenti della morfologia urbana, dell'architettura, dell'
information technology costituiscono il bagaglio scientifico della metodologia presentata in questo volume. Una metodologia costruita in più di dieci anni di lavoro coinvolgendo università, centri di ricerca, architetti, ingegneri, geografi, di diverse nazionalità e provenienze culturali. Una metodologia in progress, che si arricchisce e si modifica lungo il cammino ma che, soprattutto, pone insieme l'urban design e la sostenibilità ambientale in un unico processo creativo e di conoscenza, consapevoli che una nuova epoca nella storia della città e della società si è ormai avviata.
Marco Maretto, professore associato in Progettazione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento d'Ingegneria e Architettura dell'Università degli Studi di Parma e membro dell'International Seminar on Urban Form sin dal 1999, concentra la sua ricerca intorno ai temi del progetto urbano, della sostenibilità e del paesaggio. Su questi argomenti ha pubblicato numerosi saggi e monografie tra cui ricordiamo:
Il paesaggio delle differenze (ETS Edizioni 2008),
Ecocities (FrancoAngeli 2012),
Saverio Muratori. Il progetto della città/A legacy in urban design (FrancoAngeli 20152),
London squares. A study in landscape (FrancoAngeli 2019). Saper "leggere" per saper "fare" è uno dei presupposti fondamentali del suo lavoro scientifico, dove i temi della sostenibilità, dell'identità e dell'architettura sono momenti preferenziali di progetto e dove gli strumenti della morfologia urbana costituiscono il fondamento semantico del processo di ricerca. Nel 2014 fonda RAM_Researches in Architecture and urban Morphology (
www.r-a-m.it)