Dati
pp. 282, 1a edizione 2017 (Codice editore 1944.41)
In breve
Il volume tenta di ripercorrere le principali tappe dell’accidentato cammino della semplificazione linguistica dei testi amministrativi, a quasi venticinque anni dall’avvio del processo di riforma della lingua della pubblica amministrazione.
Presentazione del volume
A quasi venticinque anni dall'avvio del processo di riforma della lingua della pubblica amministrazione, è tempo di ripercorrere le principali tappe dell'accidentato cammino della semplificazione linguistica dei testi amministrativi.
Il volume si apre con un inquadramento storico del tema-problema per poi concentrarsi sull'analisi dei moderni mutamenti istituzionali, organizzativi e culturali in cui il percorso si colloca. È in relazione a tali cambiamenti che emergono con chiarezza i tanti ostacoli di natura linguistica che si frappongono alla modernizzazione in senso democratico dell'attività amministrativa. Termini desueti e inutilmente astratti e specialistici, costruzioni sintattiche complesse e tortuose, scarsa attenzione alle esigenze di orientamento pratico del destinatario, ambiguità espressive, carenze e insieme eccedenze informative limitano fortemente la leggibilità e la comprensibilità dei cosiddetti "testi di rilievo pubblico" e di conseguenza l'esercizio dei moderni diritti di cittadinanza.
Principi e tecniche di scrittura efficace promossi mediante direttive e progetti finalizzati ministeriali, manuali di stile, linee guida e corsi di formazione hanno incontrato nella complessa realtà degli uffici pubblici una serie di resistenze strutturali e culturali che è possibile comprendere soltanto mediante il confronto diretto con i testi e i loro autori. Dallo studio, che si applica criticamente in questa direzione, si rilevano le sotterranee e contraddittorie ragioni della vicenda che non possono essere trascurate nella progettazione di un'azione formativa volta allo sviluppo delle competenze linguistiche e comunicative dei dipendenti pubblici.
Antonella Cirillo ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia e sociologia della modernità e il master di primo e secondo livello in Italiano scritto e comunicazione professionale presso l'Università di Pisa. È attualmente docente a contratto di Sociologia generale nel medesimo ateneo. Si è dedicata all'analisi della lingua e della razionalità burocratica e ha tenuto diversi corsi di formazione sulla semplificazione del linguaggio amministrativo. Tra i suoi contributi sul tema si segnalano: "Istituzioni e pratiche linguistiche. Per una democrazia partecipativa", in M.A. Toscano, a cura di, Zoon Politikon II (Le Lettere, 2010); "L'amministrazione relazionale. Modelli comunicativi di public governance", in A. Cirillo, a cura di, Potere e Società. In nome di nuove soggettività democratiche (FrancoAngeli, 2011); "Razionalità linguistica e agire amministrativo", in M.A. Toscano e A. Cirillo, a cura di, Sulla razionalità occidentale. Processi, problemi, dialettiche (FrancoAngeli, 2013).
Indice
Introduzione. Lingua e società
La lingua dell'amministrazione dall'Unità d'Italia a oggi
(Una questione nazionale; "Un tipo linguistico unitario"; Pratiche di scrittura e pratiche burocratiche; Le insidie dell'antilingua; Comunicazione pubblica e integrazione sociale; Il cambiamento degli anni Novanta; La funzione di comunicazione nell'evoluzione organizzativa delle amministrazioni pubbliche; La 'svolta linguistica' nelle organizzazioni complesse)
La riforma del linguaggio amministrativo. Principi, proposte e limiti
(L'avvio di un percorso (incompiuto); L'italiano burocratico nell'italiano contemporaneo; Per un'analisi linguistica dei testi amministrativi; Breve confronto internazionale; Le sequenze politiche della semplificazione; Leggibilità e comprensibilità dei testi amministrativi; Competenze linguistiche, testuali e pragmatiche: la situazione italiana; Dalla parte del destinatario. Principi e strategie di cooperazione testuale)
Ostacoli e resistenze all'innovazione linguistica. Studio di un caso
(Contesto teorico e metodologico; Intorno alla conservatività del linguaggio burocratico; Presentazione del caso)
Conclusioni
Nota metodologica
Riferimenti bibliografici.
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