La cultura economica italiana (1889-1943)

Piero Barucci, Simone Misiani, Manuela Mosca

La cultura economica italiana (1889-1943)

Dopo un esame generale dell’insegnamento delle discipline economiche nelle università italiane tra le due guerre, il testo ricostruisce la fase di formazione degli economisti attivi nell’epoca fascista, partendo dall’analisi dettagliata dei concorsi universitari, e proseguendo con un’indagine sul rapporto tra i concorsi universitari e la modernizzazione della classe dirigente nell’età del fascismo.

Edizione a stampa

25,00

Pagine: 160

ISBN: 9788891753403

Edizione: 1a edizione 2017

Codice editore: 379.4

Disponibilità: Limitata

Pagine: 160

ISBN: 9788891756756

Edizione:1a edizione 2017

Codice editore: 379.4

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Questo libro fa parte di un ampio progetto che mira a ricostruire la storia della cultura economica italiana tra le due guerre. Esso costituisce il complemento del precedente volume La cultura economica fra le due guerre, a cura di Piero Barucci, Simone Misiani e Manuela Mosca, edito nel 2015 nella stessa Collana. Il volume si apre con un esame generale dell'insegnamento delle discipline economiche nelle università italiane tra le due guerre e con un'esposizione dei criteri della ricerca. Ricostruisce poi la fase di formazione degli economisti attivi nell'epoca fascista, partendo dall'analisi dettagliata dei concorsi universitari che si svolsero nelle discipline economiche nel crepuscolo dell'età liberale (1889-1924), e proseguendo con un'indagine sul rapporto tra i concorsi universitari e la modernizzazione della classe dirigente nell'età del fascismo (1925-1943). Gli autori presentano infine una linea interpretativa teorica, quindi generale o generalizzabile, del rapporto tra la teoria e la politica economica nel periodo. Il fattore cruciale di mediazione in questo rapporto è individuato proprio nella cultura economica, intesa come sapere socialmente diffuso, che quindi costituisce una chiave fondamentale per la comprensione della storia d'Italia, oltre che della sua realtà contemporanea. Il libro è corredato da Appendici che contengono materiale relativo ai commissari, ai candidati ed ai vincitori dei concorsi nelle discipline economiche, ai criteri seguiti ed ai conflitti sollevati da quelle selezioni, oltre agli strascichi polemici sulla stampa dell'epoca.

Piero Barucci, economista, storico del pensiero economico e uomo di banca, è stato Ministro del Tesoro e componente della Autorità garante della concorrenza e del mercato. Collabora alle più importanti riviste scientifiche italiane e internazionali.

Simone Misiani
insegna Storia contemporanea nell'Università di Teramo. Si occupa della cultura degli scienziati sociali e delle riforme economiche in Italia. Tra le pubblicazioni Manlio Rossi-Doria, un riformatore del Novecento (Rubbettino, 2010).

Manuela Mosca
insegna Storia del pensiero economico nelle Università del Salento e di Bologna. Si occupa dei marginalisti italiani (con particolare attenzione ad Antonio de Viti de Marco) e di storia dell'Economia industriale.

Premessa
L'insegnamento delle discipline economiche nelle università italiane tra le due guerre: criteri della ricerca
La formazione degli economisti: i concorsi universitari nelle discipline economiche nel crepuscolo dell'età liberale (1889-1924)
Concorsi universitari e modernizzazione della classe dirigente nell'età del fascismo (1925-1943)
Per una interpretazione storica generale del pensiero economico italiano fra le due guerre
Appendici
Bibliografia
Indice dei nomi.

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