Se alcune "categorie" di immigrati dispongono già del diritto di voto, come i cittadini comunitari, i pochi dati disponibili sottolineano che non sempre riescono ad esercitarlo in modo adeguato. Molti stranieri non sanno di avere il diritto, altri non conoscono le procedure da seguire, altri ancora vi rinunciano per evitare le ottemperanze amministrative a cui dovrebbero sottostare; inoltre molti stranieri si trovano, al pari degli italiani, intrappolati nella crisi della politica. La conseguenza principale di tutto ciò è che oltre un milione di persone rinuncia a votare. Anche in Toscana la situazione non sembra molto diversa e riguarda oramai poco meno del 3% dell’elettorato. Il saggio propone i risultati di una ricerca sulla partecipazione politica dei cittadini romeni in Toscana (gruppo maggiormente presente nella regione), con uno specifico approfondimento su due ambiti locali: Prato e la Valdelsa senese. In particolare, dopo avere ricostruito le caratteristiche storiche e sociologiche della loro presenza, sono stati analizzati i rapporti tra capitale sociale, istruzione e partecipazione, utilizzando sia un’indagine campionaria sia una serie di interviste qualitative. La figura che emerge è quella di un "elettore non votante", poco informato sui propri diritti e poco coinvolto nelle dinamiche politiche locali. Tutto questo apre una serie di interrogativi non solo sulle politiche di integrazione ma anche sui percorsi finalizzati all’esercizio dei diritti.