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L’articolo analizza il fenomeno della violenza relazionale "sottile" nel rapporto uomo-donna, e gli irretimenti derivanti dalla violenza simbolica, sedimentati storicamente nella psiche femminile; tali irretimenti forniscono l’elemento inconscio di collusione che espone la donna a numerose violazioni dell’alterità nel rapporto con l’uomo. A tal fine, l’autrice propone l’interpretazione in chiave simbolica di un noto film del regista W. Allen, Match Point (2005), in cui è rappresentata una situazione di violenza estrema nei confronti di una figura femminile da parte del partner maschile che, a causa del reciproco coinvolgimento sentimentale, sente minacciato il proprio equilibrio narcisistico e la sua scalata sociale. Si prospetta, dunque, un tradimento dell’anima che, come afferma il filosofo francese Lévinas, si manifesta attraverso "il volto dell’altro". Queste storie che sembrano riguardare l’ambito esclusivamente privato dei rapporti tra uomini e donne, in realtà hanno una corrispondenza nell’ambito della vita pubblica degli esseri umani, nella polis, perché ciò che accadenella psiche degli individui, nelle loro relazioni personali, è sempre anche una questione politica.

The article is the elaboration, from the point of view of analytical psychology, of an experience of bodily expressiveness conducted by the author within a situation of coercion of freedom. Gesture is the oldest word. Word intended not as Logos but as Mythos: symbolic word. The group, through the language of the body, manifested the myth, the symbolic narrative, that lived in the here and now of the meeting. The reparative function of the transpersonal-unconscious emerged with respect to the group's conscience. The river, as an archetypic image of the spirit, has reflected original value and purity to a consciousness identified with shadows of guilt, shame and unworthiness.

L’articolo è l’elaborazione, dal punto di vista della psicologia analitica, di un’esperienza di espressività corporea condotta dall’Autrice all’interno di una situazione di coercizione della libertà. Il gesto è la parola più antica. Parola intesa non come Logos ma come Mythos: parola simbolica. Il gruppo, tramite il linguaggio del corpo, ha manifestato il mito, la narrazione simbolica, che lo abitava nel qui e ora dell’incontro. È emersa la funzione riparativa dell’inconscio transpersonale rispetto all’assetto della coscienza del gruppo. Il fiume, come immagine archetipica dello spirito, ha rispecchiato valore e purezza originaria a una coscienza identificata con ombre di colpa, vergogna e indegnità.

Simona Maria Cavagnero, Maria Adelaide Gallina

Nidi d'infanzia: risorse socio-educative e ruolo delle famiglie.

Uno studio sul territorio di Grugliasco

Il testo propone una panoramica sui cambiamenti socio-demografici e sulle esigenze educative per la prima infanzia, anche attraverso una ricerca quantitativa sui bisogni delle famiglie. La ricerca ha coinvolto 260 soggetti, genitori di bambini in fascia di età 0-3 anni, e si è avvalsa della somministrazione di un questionario che ha permesso di indagare diversi aspetti riguardanti la cura del bambino e le motivazioni di scelta del servizio nido.

cod. 1152.28

La crisi socio-economica che ha investito l’Europa e le trasformazioni intervenute nel mondo del lavoro sembrano avere prodotto, oltre che effetti diretti sulla precarietà e sulla inoccupazione/disoccupazione giovanile, anche effetti indiretti sulla capacità dei giovani di progettare il proprio futuro e di pervenire ad una definizione coerente e stabile della propria identità personale e professionale. Il presente studio ha come oggetto i fattori di rischio e di protezione per il benessere e lo sviluppo correlati alle difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro da parte dei giovani contemporanei. Mediante approccio narrativo all’identità, sono stati focalizzati i processi di ridefinizione identitaria di giovani adulti italiani che hanno incontrato specifiche difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro. A tal fine, sono state analizzate le narrazioni di carriera prodotte da 80 giovani italiani inoccupati o precari, inerenti le loro deludenti esperienze di ricerca del lavoro. L’analisi lessicale delle produzioni narrative ha consentito di evidenziare cinque cluster lessicali, inerenti i temi della loro career identity e le strategie, adattive e/o disadattive, di fronteggiamento delle difficoltà incontrate. Tali cluster sono risultati differenziati in base alla variabile della provenienza geografica dei partecipanti. Sono discusse le implicazioni della definizione dell’identità in termini di agency e distress identitario.

Il presente contributo mira a tracciare le linee essenziali del percorso evolutivo concernente il fenomeno della c.d. "liberalizzazione" del trasporto ferroviario nel mercato unico europeo, indagando le peculiarità dei più recenti modelli di protezione del consumatore "passeggero" predisposti dal legislatore europeo e da quello nazionale in adeguamento del nostro ordinamento. Ciò, tenuto conto della recente istituzione dell’Autorità di regolazione dei trasporti, la quale pone il problema di come tale Autorità si collochi nel panorama di quelle già esistenti alla luce dei poteri e delle prerogative che le vengono attribuite dal d.lgs. 17 aprile 2014, n. 70, recante la disciplina esecutiva del Reg. (CE) n. 1371/2007.

Simona Ironico

Il ruolo attivo del bambino-consumatore

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 108 / 2007

This paper analyses the active role of the baby consumer with in places of consumption, through the first results of an ethnographic study conducted with 60 children in various Milan clothing stores. The analyses focused on how baby consumers were able to subvert the ordinary meanings of spaces, products and exhibition structures through a number of practices that have been labeled as playful re-appropriation of spaces and goods.

Simona Iocca, Ilaria Giordano, Francesco Vitrano

La cura tra interventi familiari e interventi sul minore adolescente

MINORIGIUSTIZIA

Fascicolo: 3 / 2023

Come stanno gli adolescenti di oggi? E come stanno all’interno di famiglie confuse e spesso impotenti davanti ai loro agiti? E qual è il fine dei nostri interventi terapeutici? Davanti a queste domande ci si chiede se sia possibile immaginare interventi che prevedano solo un lavoro individuale sugli adolescenti o se, invece, risulti più utile intervenire sull’intero sistema adolescente/minore in rispetto della complessità relazionale in cui il disagio adolescenziale si manifesta.

Il contributo si propone di analizzare, all’interno della raccolta di incunaboli della Biblioteca del monastero benedettino di San Nicola l’Arena, gli esemplari di edizioni quattrocentesche di argomento medico che appartennero ai monaci; si analizzano inoltre alcune note manoscritte relativi ad antichi rimedi.

Simona Iammarino, Grazia D. Santangelo

Investimenti diretti esteri e sistemi regionali nel processo di integrazione europea. Un'indagine preliminare sulle regioni italiane

ECONOMIA E POLITICA INDUSTRIALE

Fascicolo: 109 / 2001

The analysis of foreign direct investment (FDI) in the EU regions has shown some changes in both the sectoral composition and in the geographical orientation of productive investments operated by MNEs. Such variations may be attributable, at least to some extent, to factors such as the “deepening” of the integration process in the second half of the 1980s and the early 1990s and the change in the location strategies of MNEs. Assuming regions as units of analysis with regard to economic integration, this paper provides a first description of where and in which sectors FDI are located in Italy, by carrying out a simple analysis at regional level in the period 1985-1995. It attempts to shed some light on the characteristic features of Italian regional systems in order to assess their degree of attractiveness for FDI. The geographical distribution of foreign plants in Italy emphasises the historical imbalances affecting the country, stressing the concentration of FDI in a few advanced regions and the marginalisation of the Italian Mezzogiorno. Furthermore, the analysis turns to investigate whether FDI follows regional specialisation models by distinguishing between EU and non-EU FDI in sectoral and geographical terms. EU investors turn out to be increasingly related to the sectoral comparative advantages of regional economic systems, whilst the matching between the specialisation of non-EU FDI and that of local firms is relatively less pronounced.

Simona Guglielmi, Arianna Piacentini, Giuliana Parente, Maria Tullia Galanti

Adulti “emergenti”, tra navigazione a vista, partecipazione a progetti in ambito locale e costruzione del proprio futuro

WELFARE E ERGONOMIA

Fascicolo: 2 / 2023

L’articolo si concentra sulla fascia di popolazione che è stata efficacemente definita con il termine «adulti emergenti». Secondo tale approccio i giovani tra i diciotto e i venticinque anni nelle società contemporanee non sono né adolescenti né adulti. Essi attraversano un periodo di esplorazione in cui, at-traverso le esperienze più disparate, sperimentano, fanno chiarezza su chi so-no e chi vogliono essere. La tesi generale che si sostiene nell’articolo è che i significati attribuiti a tale fase e le possibilità stesse di sperimentarla possano essere influenzate, oltre che dalle disuguaglianze di classe e capitale cultura-le, anche dal fatto di vivere in territori più o meno accoglienti nei confronti delle esigenze dei più giovani. A livello metodologico, si applica la batteria Inventory of Dimensions of Emerging Adulthood, IDEA (Reifman, Arnett, and Colwell, 2007), inserendola in un disegno di ricerca mixed method capace di far dialogare dati qualitativi e quantitativi, in un contesto regionale.

Simona Guarino, Laura Vismara, Loredana Lucarelli

Stati mentali materni di ostilità e impotenza e qualità dell’interazione diadica in un gruppo di bambini a rischio di maltrattamento

MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA

Fascicolo: 2 / 2011

La ricerca ha coinvolto 20 coppie madre-bambino a rischio di maltrattamento al fine di verificare se stati mentali materni ostili-impotenti influenzano la qualità dei pattern interattivi. Alle madri è stata somministrata l’AAI e ai trascritti è stato poi applicato il Sistema di Codifica degli Stati Mentali di Ostilità e Impotenza (HH); inoltre, è stata effettuata un’osservazione videoregistrata di scambi diadici. I risultati evidenziano una prevalenza di modelli insicuri (55%) e disorganizzati (35%). Il 40% delle madri presenta uno stato mentale ostile-impotente che influenza la qualità interattiva: nella relazione con il figlio, esse mostrano comportamenti intrusivi (t = 2,71; p < 0,01) e affetti negativi (t = 2,68; p < 0,01). I dati confermano che stati mentali ostili-impotenti compromettono la qualità dell’interazione diadica, con importanti implicazioni legate ad una genitorialità di tipo abusivo.