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Pluralism and associative life: The groups theory of politics and its primary labels ABSTRACT: This article argues that the enduring lack of consensus on a very basic «unity of analysis » in the social sciences is highly dependent on the socio-political diversification of the associative life. In order to found this historically and theoretical notion, this essay explores the closer relationship between social policy and social sciences from his emergence in the German tradition of the « Cameralists », through its transformations in the late 19th century during the period of « methods controversy » (Methodenstreit), up to the contemporary groups theory as a crucial focus of investigation in sociology and political science. The core proposition in this article is that analytical diversification, topical specialization, and theoretical progress of existing disciplines cover different types of associative life in the field delineated by the pluralist theory « label ».

Silvio Cardinali, Paola Palanga

Il ruolo dei giovani nei processi di transizione imprenditoriale

PRISMA Economia - Società - Lavoro

Fascicolo: 2 / 2014

Meno di un’azienda familiare su quattro supera lo scoglio della prima generazione e solo una su sette raggiunge la seconda generazione. Il passaggio generazionale rappresenta quindi un vero e proprio ostacolo. È un momento critico nella vita di un’azienda, ma può essere una sfida in merito alle opportunità che possono emergere e alle nuove strategie di sviluppo. Come ad esempio quelle relative alle innovazioni di processo o alla creazione di una nuova start up o spin off. Questo processo può sottolineare una crisi, ma allo stesso tempo può essere una risorsa importante in quanto richiede che vengano valutate le strategie aziendali, le risorse umane e le competenze disponibili in relazione alle prospettive di sviluppo futuro del business. Pochi studi sono stati effettuati sul passaggio generazionale ma quelli svolti rivelano diversi modelli di business e case history di successo. Il lavoro proposto mira ad inserirsi nel dibattito teorico connesso alla necessità delle aziende di famiglia di formulare una strategia di business che sia in grado di garantire la continuità aziendale e la loro sopravvivenza nel mercato.

Silvio Cardinali, Gian Luca Gregori, Paola Palanga

Problematiche e prospettive della green economy per le micro e piccole imprese delle Marche

PRISMA Economia - Società - Lavoro

Fascicolo: 2 / 2011

In the past few decades the topic of Green Economy has become relevant. Many authors have approached this issue from the perspective of large companies, however, the concept of Green Economy could be quite interesting from an SME perspective as well. The aim of this paper is to review the literature and to explain whether opportunities for SME in adopting a green "behaviour" could be useful to better address the needs of customers. The authors examine the results of a survey carried out among a sample of small-medium firms from the Marches Region. Preliminary findings highlight that often SMEs are not able to address customers’ needs in terms of eco-sustainable outcome as revealed by this study. It is actually very difficult for these firms to disclose and convey to the market and their customers the values of the Green Economy that they desire to bring.

Il presente articolo esamina le principali caratteristiche dei piccoli produttori vitivinicoli italiani e le loro politiche di marketing con particolare riferimento alle strategie di aggregazione. L’ autore successivamente ad una revisione della letteratura sul tema delle imprese minori del settore vitivinicolo e delle alleanze, presenta i risultati di una ricerca empirica esplorativa condotta presso un campione di piccole imprese di vini di qualità elevata. Dai risultati del progetto emergono interessanti spunti di riflessione sulle opportunità di politiche aggregative, ma anche i limiti strategici e cognitivi nella costruzione di un modello di business a rete.

Nel presente saggio, l’autore ricostruisce, alla luce di una documentazione pressoché inedita, i rapporti intercorsi tra repubblicani fascisti e repubblicani storici dall’ottobre del 1943 all’aprile del 1944. La narrazione di questi eventi, descritti sinora soltanto in un breve scritto del 1977 da Aroldo Benini, figlio di Ermanno che ne fu coinvolto in prima persona, risulta estremamente rilevante per la comprensione delle difficoltà organizzative affrontate dal Partito repubblicano italiano all’indomani dell’8 settembre 1943. L’autore evidenzia come il dialogo ricercato dai repubblicani fascisti fu diretto, in primo luogo, verso gli ambienti del repubblicanesimo lombardo, ma finì per coinvolgere alcuni dei principali leader del partito come Giovanni Conti e Cipriano Facchinetti. Il segretario del Partito fascista repubblicano Alessandro Pavolini riteneva necessario, per la stessa legittimazione della Repubblica sociale italiana, il sostegno dei repubblicani storici. Attraverso il suo emissario, Giovanni Battista Poncy Casalini, cercò così di instaurare una trattativa basata su alcuni dei comuni valori del repubblicanesimo: la prospettiva antimonarchica e il culto del mazzinianesimo. Solo nell’aprile del 1944, il Partito repubblicano italiano decise di chiudere definitivamente il dialogo. Parole chiave: Partito fascista repubblicano, Partito repubblicano italiano, Repubblica sociale italiana, Alessandro Pavolini, Giovanni Conti, Giuseppe Mazzini

Il saggio intende ricostruire una tra le pagine più complesse della politica coloniale italiana: la questione somala dai tragici fatti di Mogadiscio dell’11 gennaio 1948 al ritorno italiano in Somalia del 1950. La stampa nazionale fu concorde nel ritenere indirettamente responsabili dell’eccidio i funzionari britannici in Somalia, incapaci di tutelare e proteggere la comunità italiana presente sul territorio. Il Partito repubblicano, impegnato in una difficile e complessa riorganizzazione interna, evitò di prendere nell’immediato una posizione ufficiale. Il ministro degli Esteri, il repubblicano Carlo Sforza, intervenendo a Napoli al XX congresso del partito, in cui l’orientamento prevalente fu quello di continuare a sostenere l’esecutivo e le politiche democristiane, escluse la responsabilità del governo britannico nella strage. All’interno del partito, tuttavia, si stavano delineando delle frizioni, del resto sempre presenti, ma mai così ben avvertite: mentre la maggioranza era vicina alla posizione di Sforza di favorire il ritorno degli italiani negli antichi territori somali al fine di stimolare la collaborazione tra Europa ed Africa e salvare l’onore nazionale, una piccola minoranza, composta tra gli altri da Giovanni Conti e Giulio Andrea Belloni, richiamandosi agli antichi ideali del Partito repubblicano, era contraria a tale ritorno. La posizione "colonialista" risultò vincitrice, anche per l’emergere di una nuova classe dirigente, destinata a modificare, non senza contraccolpi, gli orientamenti del partito stesso.

Silvio A. Grigis

Essere un formatore efficace.

Tecniche e best practices per favorire il cambiamento

Questo libro si rivolge ai formatori, ai docenti, ai dirigenti e quadri interessati a far crescere i propri collaboratori ! Offre spunti, strumenti e abilità per realizzare un sistema di formazione scorrevole e fluido, il che significa ottenere risultati qualificati con un uso contenuto di risorse.

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Silvio A. Grigis

Parlare in pubblico.

Come organizzare un discorso ed avere successo. Con una guida agli strumenti multimediali

E' la prima guida al parlare in pubblico che spiega come utilizzare efficacemente i nuovi mezzi audiovisivi e multimediali. Dà indicazioni e suggerimenti pratici per realizzare grafici efficaci e spiega come e quando usare diapositive, spezzoni di filmato, cassette e videocassette, fotocopie e lavagne.

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Silvio Valota

Come litigare e vivere felici?

Spunti creativi per trasformare le relazioni. E farsi rispettare!

Vivere la vita sempre in trincea genera uno stato d’animo infelice, concentrato più sulle cose storte che sulle positività. Ogni minimo fatto offre lo spunto per un nuovo irrigidimento. E si affilano le armi di continuo. Il libro cerca di mostrare come dare un’impostazione ragionata alle proprie argomentazioni, fornendo una serie di indicazioni utili per litigare un po’ meno, e vivere un po’ meglio.

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Silvio Valota

La testa e il cuore

Come le imprese, le banche e le persone possono affrontare con creatività il cambiamento in atto

Ciascuno ha la possibilità di coltivare la propria vena creativa: nel lavoro come nella vita. Basta che lo voglia!

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Silvio Valota

Come migliorare la comunicazione in banca?

Spunti creativi per trasformare le relazioni con clienti e colleghi e renderle umane

Come sono cambiati i rapporti tra il mondo bancario ed i clienti? In che modo riconoscere la via ottimale per trattare allo sportello? Quali strategie comuni individuare per le diverse situazioni? E tra colleghi: come rispettare le sensibilità e le esigenze di ciascuno, capi compresi?

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