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Gli autori sottolineano il fatto che negli ultimi tre decenni si è assistito molto spesso ad un passaggio dalla metodologia di ricerca empirica a quella psicoanalitica senza alcuna consapevolezza di quelle che in filosofia della scienza si chiamano «regole di corrispondenza regole che disciplinano le eventuali ibridazioni fra due diversi ambiti scientifici. Essi auspicano un confronto nei termini di una reciproca fertilizzazione che non stravolga, in nome di una supposta rifondazione su "inequivocabili" dati empirici, il nucleo essenziale della psicoanalisi, cioè l’esistenza dell’inconscio. Tale rischio si palesa soprattutto con il bambino competente costruito dall’infant research, un bambino fondamentalmente privo di inconscio. Il rischio è che l’oggetto e la metodologia delle ricerche empiriche deformino la psicoanalisi, che sembra allora doversi occupare non più di quanto viene difensivamente escluso, rimosso o scisso dalla coscienza, ma piuttosto di una varietà di procedure mentali implicite organizzate automaticamente: in questo caso la trasparenza soggettiva sostituirebbe ingiustificatamente l’individuazione delle determinanti inconsce. Rinnovare l’inscindibilità dell’intreccio freudiano tra teoria, metodo e cura costituisce quindi la possibile strada da percorrere e da esplorare per rendere euristica una definizione di specificità della psicoanalisi.
Il trattamento farmacologico dei pazienti gravemente disabili affetti da epilessia presenta difficoltà peculiari, dovute sia all’incapacità del soggetto di riferire puntualmente i sintomi e gli eventuali effetti collaterali della terapia sia alla carenza di trial specifici in letteratura. Per il primo problema è fondamentale la mediazione dell’operatore/educatore che, grazie alla sua costante vicinanza al paziente, può riferire i segni diretti e indiretti di interesse clinico. Il farmaco da somministrare deve essere scelto in base al tipo di crisi, valutando anche i possibili effetti collaterali gravi e irreversibili. Nel presente contributo vengono brevemente commentati i vantaggi e i rischi connessi alla somministrazione dei nuovi farmaci antiepilettici, richiamando anche le raccomandazioni contenute in alcuni recenti lavori pubblicati sulle riviste "Neurology" e "Seizures". Viene poi argomentato alla luce di nuove ricerche il concetto di refrattarietà alla terapia antiepilettica. Infine l’Autore riporta un caso di netto peggioramento della sintomatologia comiziale in rapporto alla somministrazione di carbamazepina, che teoricamente risultava indicata nel paziente in questione.
In un ideale dialogo con Lauralba Bellardi, gli Autori riflettono sulla struttura della contrattazione collettiva in Italia; la questione salariale, il dumping contrattuale, la selezione e la misurazione degli agenti negoziali costituiscono i temi privilegiati di un perdurante confronto.
L’articolo ha l’obiettivo di sottoporre a verifica metodologica gli studi sulle tra-sformazioni del lavoro per verificare se la sociologia del lavoro e il diritto del lavoro riescono a dialogare e convergere su un medesimo e reale oggetto di studio. Prendendo come punto di osservazione l’azione di autotutela sindacale, l’Autore intende mettere in evidenza la necessità che studi sociali e studi giuridici sul lavoro siano sempre più intrecciati.
Il saggio analizza le proposte maturate in dottrina, in alcune proposte di legge e nella Commissione di Garanzia sullo sciopero nei servizi pubblici favorevoli ad attribuire la titolarità del diritto di proclamare sciopero ai sindacati maggiormente rappresentativi, oppure alla procedura di referendum preventivo, approvato a maggioranza dai lavoratori. L’A. sostiene la contrarietà di queste proposte - qualora fossero tradotte in legge - sia con la libertà sindacale dell’art. 39 Cost. sia col diritto di sciopero dell’art. 40 Cost. Peraltro, l’A. sostiene che queste proposte sono coerenti con un modello di democrazia industriale di tipo ordo-liberale.
Il contratto collettivo nazionale del settore metalmeccanico industriale rappresenta in genere le tendenze del sistema di relazioni industriali italiano. Esso perciò è importante innanzitutto perché chiude una fase di rottura delle relazioni fra i sindacati più rappresentativi. Inoltre, ci sono contenuti normativi che rappresentano una novità per questo settore: il rafforzamento della partecipazione sindacale, il diritto soggettivo alla formazione dei lavoratori, una nuova struttura del salario e la regolazione attuativa della contrattazione aziendale in deroga.
L’ineluttabilità di odiare dall’impossibilità di amare come diffuso esito della non integrazione post-traumatica: l’articolo affronta questa prospettiva attraverso la narrazione di un eccidio del diciannovesimo secolo, proponendo una breve riflessione per integrare, con la pre-occupazione e la cura, la governance della violenza familiare quale patologia sociale del ventunesimo secolo.
Il saggio analizza lo scopo e gli effetti del Certificato europeo di filiazione previsto nella proposta di Regolamento europeo sulla filiazione, evidenziandone i profili critici.
Background: The World Health Organization (WHO) has declared that the COVID-19 pandemic has had a serious impact on the mental health and well-being of people worldwide. Method: The authors conducted an observational pilot study, considering two patient cohorts: the first sample of 20 non-COVID-19 patients admitted to the ICU from September 2019 to September 2020 and the second sample of 26 COVID-19 patients admitted to the ICU from October 2020 and April 2021. Participants were contacted for a telephone interview within six months after discharge. Results: The quality of life, calculated through the SF-12, of patients admitted for COVID- 19 in 2020-21 is worse than the sample discharged from the ICU in the previous period, 2019-2020. Conclusions: The quality of life indices that emerged in both the pandemic and prepandemic eras were lower than average, but when comparing the two cohorts, the indices collected in the pandemic era were lower.
The purpose of this literature review is to highlight the relationship between technostress and conflict, which is having great resonance in various fields, including economics, sociology and psychology. The theme has different declinations, becoming a polysemic concept and applicable, in a broad sense, in any sphere of our lives. We need only think of the extent to which technology pervades our lives, for example wearable devices for health monitoring, work that is carried out entirely through technological devices, leisure time that is increasingly devoted to online activities, the opening up of the metaverse and artificial intelligence in the world of work. By using knowledge graphs and bibliometrics, the aim of the paper was to systematically analyse (qualitatively and quantitatively) and synthesise literature that addresses the relationship between conflict and technostress. We discuss the main research topics, current challenges and the status of studies on the topic, in order to provide a reference for researchers conducting related studies, laying the foundation for possible areas of future development and empirical analyses.