RISULTATI RICERCA

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Livia Geloso

L’analisi bioenergetica e il discorso sulla modernità

GROUNDING

Fascicolo: 1-2 / 2010

Propongo di considerare le elaborazioni in atto, da alcuni anni, all’interno della comunità bioenergetica, come parte della tradizione relativa al "cambiamento di paradigma" - tradizione iniziata negli anni ’70 del secolo scorso - e, insieme, come "discorso di legittimazione", nella cornice della fase storica attuale denominata: "tarda modernità" e "modernità riflessiva". In questa prospettiva, sviluppo alcune riflessioni sia storiche che epistemologiche; in particolare, suggerisco di utilizzare la dizione "filone corporeo" per individuare la corrente psicoterapeutica di cui l’analisi bioenergetica rappresenta la componente più importante.

Christoph Helferich

L’eredità romantica nella psicoterapia corporea

GROUNDING

Fascicolo: 1-2 / 2010

Il saggio parte dalla tensione dialettica tra individuo e mondo nel Romanticismo, tensione accentuata dal grande ruolo attribuito alla dimensione sentimentale nella letteratura di questo periodo. In maniera paragonabile, all’interno dell’incontro terapeutico si ripropone la stessa ricerca di una mediazione tra il paziente e il suo mondo circostante, con la stessa attenzione alla dimensione emozionale della persona. In questo contesto, la psicoterapia corporea, rappresentata qui dalla persona e dall’opera di Alexander Lowen, appare come erede moderno dell’originario impulso romantico di "essere a casa" nel mondo. L’appendice indaga sulla tematica del cuore umano come centro della persona nella letteratura romantica e nell’ingegneria medica di oggi.

David Berceli

Un uomo fatto d’argilla

GROUNDING

Fascicolo: 1-2 / 2010

Nel mondo moderno molte popolazioni intere sono soggette a traumi di origine sociale o naturale. Gli esseri umani sono lontani dallo sconfiggere la fame o il ricorso alla guerra. I traumi provocati su vasta scala da questi eventi determinano sui singoli le stesse conseguenze nella psiche e nel corpo che incontriamo in pazienti che nei momenti precoci della loro fase evolutiva sono stati traumatizzati. È molto importante osservare cosa accade nel corpo e a quali meccanismi di difesa psicologica ci si aggrappa per sopravvivere.

Piero Rolando

La regolazione degli affetti e il setting di analisi bioenergetica

GROUNDING

Fascicolo: 1-2 / 2010

La riflessione contemporanea sulla relazione terapeutica evidenzia la sua dimensione di co-costruzione diadica. Una dimensione in cui, accanto all’attenzione per gli aspetti verbali e simbolici, si evidenzia l’importanza dei processi interattivi non verbali. Lo studio di questi processi attribuisce alla regolazione degli affetti la centralità nell’evoluzione personale e restituisce al corpo la collocazione che gli appartiene. Il luogo degli affetti è il corpo vissuto. Il dialogo corporeo, nella relazione terapeutica, costituisce il fondamento della regolazione degli affetti. L’analisi bioenergetica si distingue dalle altre psicoterapie psicodinamiche per il posto che attribuisce al corpo nella prassi clinica come nella teoria.

L’articolo parte dall’analisi di un caso per evidenziare come si realizza il processo di autoregolazione e di regolazione interattiva nella clinica bioenergetica. L’esperienza corporea portata dal paziente, la successiva esplorazione attraverso il lavoro sul cavalletto, viene considerata alla base del processo di costruzione del significato dell’esperienza, un significato che è il fine ultimo dei processi di regolazione. Accanto al movimento emergente la relazione terapeutica evidenzia anche il movimento relazionale che è il significato implicito della modalità difensiva. Cogliere sia i movimenti corporei che quelli relazionali aiuta la consapevolezza del processo terapeutico in corso e permette una sintonizzazione che sia communion e communication, condivisione e comunicazione. Una condivisione che è una comunicazione non interpretativa sull’esperienza in prima persona che si realizza attraverso il lavoro corporeo.

Silja Wendelstadt

Il principio del minimo stimolo e i processi di autoregolazione

GROUNDING

Fascicolo: 1-2 / 2010

Wilhelm Reich prima e sua figlia Eva, successivamente hanno osservato l’importanza che il momento della nascita sia tale da favorire l’attaccamento tra madre e bambino. L’intervento di chi sta intorno deve tendere a favorire questo processo spontaneo di glow and flow evitando intrusioni che impediscono il formarsi di risposte affettivo-motorie destinate ad essere alla base del senso di sé.

Corrado Zaccagnini

Attaccamento, funzione riflessiva e affetti tra teoria e clinica

GROUNDING

Fascicolo: 1-2 / 2010

Le osservazioni cliniche di Winnicott, Kohut, Bion avevano sottolineato il ruolo del caregiver nello sviluppo emotivo e della personalità. La Ainsworth, sulla scia di Bowlby, aveva mostrato come il costituirsi di un modello operativo interno efficace nel bambino dipenda dalla "sensibilità" materna nel rispondere alle aspettative e ai bisogni del figlio. Strumenti sempre più raffinati consentono di indagare la relazione caregiver-bambino e si trasformano in una più raffinata capacità di intervento terapeutico che chiama prepotentemente in campo il corpo. Da qui nasce la possibilità e l’opportunità di un dialogo tra teoria dell’attaccamento e analisi bioenergetica

Claudia Fedeli, Rosario Montirosso

Gli affetti come organizzatori dell’esperienza

GROUNDING

Fascicolo: 1-2 / 2010

L’osservazione delle interazioni madre-bambino e l’utilizzo dello strumento della Still-Face hanno consentito di approfondire la conoscenza delle primitive regolazioni emotive reciproche e metterle in relazione con il successivo sviluppo psicologico del bambino e del suo stile dello "stare con". Particolarmente significativa è la capacità di riparare le rotture che intervengono nella relazione. Numerosi sono i paragoni che possono essere fatti con la situazione terapeutica.

Freddy Torta

Un ricordo

GROUNDING

Fascicolo: 1-2 / 2010

Rosaria Filoni, Christoph Helferich

Presentazione

GROUNDING

Fascicolo: 1-2 / 2010

Abstracts

PARTECIPAZIONE E CONFLITTO

Fascicolo: 2 / 2010

Recensioni

PARTECIPAZIONE E CONFLITTO

Fascicolo: 2 / 2010