RISULTATI RICERCA

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Le criticità nel raggiungimento del successo scolastico dei bambini e dei ragazzi in adozione, in affidamento etero-familiare e in strutture di protezione, sono fenomeni attestati nella letteratura internazionale in diversi Paesi. In Italia (unico paese in Europa), su spinta dell’associazionismo familiare, la questione è stata affrontata con l’emanazione delle «Linee di indirizzo per il diritto allo studio degli alunni adottati» (MIUR, 2014) e delle «Linee guida per il diritto allo studio delle alunne e degli alunni fuori della famiglia di origine» (MIUR AGIA, 2017). Nel presente lavoro si analizzano le caratteristiche di questa tipologia di alunni, l’efficacia degli strumenti messi in atto e le pratiche della comunità educante.

Maria Cristina Mecenero

Educazione estetica e politica: l’indirizzo CrEA, una sfida per una scuola multiculturale

EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING

Fascicolo: / 0

L’esperienza di crescere a Milano, in particolare a NoLo, un quartiere di immigrazione che negli ultimi anni si sta caratterizzando grazie a una vivace mobilitazione sociale; una scuola che tenta di rigiocare le sorti di una - quasi scontata - ghettizzazione di alcune classi; l’idea di arte come possibilità formativa e di emancipazione di alunne e alunni e la pratica del Teatro Sociale che invita a riappropriarci dell’intenzionalità politica delle azioni educative e del nostro essere parte di una comunità, ponendosi come frontiera là dove esistono difficoltà individuali e collettive: questi alcuni elementi che fanno da sfondo all’esperienza di un indirizzo scolastico, il CrEA (Creativo-Espressivo-Artistico), preso qui in esame, in una scuola primaria milanese, la "Ciresola". Da anni il cambiamento della popolazione scolastica verso una dimensione sempre più multiculturale ha aperto interrogativi e sollecitato risposte. Mostrare come le scuole possano attivare processi di inclusione, ripensando il rapporto di insegnamento-apprendimento come una dimensione creativa/performativa in sé, è uno degli obiettivi di queste pagine. L’esperienza che si vuole qui presentare è ancora in corso. Essa rilancia l’arte e il teatro come mezzi innovatori che, puntando sull’autorialità del gruppo, si prestano a tradurre nella pratica didattica quotidiana l’idea pedagogica/educativa di una scuola in cui bambine e bambini sono protagonisti del loro apprendere e in cui chi insegna, in alleanza con famiglie e territorio, può contribuire a rigenerare il tessuto sociale della scuola e della città.

Anna Di Giusto

Educazione emotiva e linguaggio interculturale

EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING

Fascicolo: / 0

La presente ricerca nasce dal tentativo di rispondere all’urgenza, sempre più avvertita nella scuola italiana a forte impronta multiculturale, di individuare una modalità di risposta a uno dei principi cardine dell’educazione, ovvero quello dell’accoglienza. Sulla linea di pensiero della Scuola di Barbiana, ripresa e approfondita anche dal convegno SIPED tenutosi a Catania nel 2014, il progetto si è proposto di dare corpo a una nuova forma di pedagogia militante. Con questo termine si intende la messa in atto di una sperimentazione volta a realizzare il principio della "rimozione degli ostacoli" di cui parla l’articolo 3 della Carta Costituzionale, a prescindere dal quale non si può attuare una concreta uguaglianza tra futuri cittadini. L’accoglienza degli studenti non italofoni è la sfida più importante della scuola di oggi e del futuro. Il presente laboratorio sulle emozioni è stato pensato per aiutare questi alunni, ma anche i loro compagni italiani, a comprendere il proprio disagio. In questo modo, si è cercato di favorire il clima di collaborazione della classe. Il risultato è stato un miglioramento del rendimento scolastico di tutti gli studenti, ma in particolare si è modificata la percezione di sé e dell’altro, favorendo la collaborazione e attenuando il livello di competitività degli studenti.

Maria Giulia Ballatore, Ettore Felisatti, Laura Montanaro, Anita Tabacco

TEACH-POT: Provide Opportunities in Teaching

EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING

Fascicolo: / 0

This paper is aimed to describe and critically analyze the so-called "TEACHPOT" experience (POT: Provide Opportunities in Teaching) performed during the last few years at Politecnico di Torino. Due to career criteria, the effort and the time lecturers spend in teaching have currently undergone a significant reduction in quantity. In order to support and meet each lecturers’ expectations towards an improvement in their ability to teach, a mix of training opportunities has been provided. This consists of an extremely wide variety of experiences, tools, relationships, from which everyone can feel inspired to increase the effectiveness of their teaching and the participation of their students. The provided activities are designed around three main components: methodological training, teaching technologies, methodological experiences. A discussion on the findings is included and presented basing on the data collected through a survey. The impact of the overall experience can be evaluated on two different levels: the real effect on redesigning lessons, and the discussion on the matter within the entire academic community.

Il contributo presenta una proposta didattica ispirata ad Experiential e Active Learning rivolta a studenti e studentesse in Scienze della Formazione Primaria, con l’obiettivo di sensibilizzarli verso la centralità di un approccio play-based nella Scuola dell’Infanzia e Primaria. L’articolo presenta il framework metodologico di riferimento, gli obiettivi della strategia e la sua articolazione

Il presente contributo concerne una ricerca valutativa di tipo quantitativo su un intervento formativo orientato a sviluppare le competenze valutative dei docenti universitari birmani nella prospettiva del formative assessment.

Questo contributo affronta la questione del ruolo dei tutor1 d’azienda e del loro riconoscimento come agenti formativi all’interno del più ampio discorso sui luoghi di apprendimento work-related. Attraverso la tecnica dello shadowing e interviste in profondità si è cercato di comprendere le esperienze dei tutor aziendali in riferimento alla co-costruzione di spazi di apprendimento e di progettazione educativa e alle richieste di qualificazione e partecipazione.

A cura della Redazione

Referees

IL RISORGIMENTO

Fascicolo: 1 / 2020

A cura della Redazione

Abstracts

IL RISORGIMENTO

Fascicolo: 1 / 2020

A cura della Redazione

Recensioni

IL RISORGIMENTO

Fascicolo: 1 / 2020

Risorgimento Il presente saggio si propone di tracciare una sintesi della parabola dell’ebraismo italiano dal Risorgimento fino al primo decennio del Novecento, tenendo in tensione tra di loro la fase dell’emancipazione risorgimentale con il momento dell’auto-emancipazione ebraica, il sionismo; attraverso la ricostruzione del profilo biografico e identitario di un ebreo ferrarese d’eccezione, Leone Ravenna, l’autore ricompone il processo di costruzione e decostruzione identitaria che ha coinvolto gli ebrei italiani dai tempi dell’Unità fino all’avvento del sionismo. Le carte del Fondo Leone e Felice Ravenna, conservate presso l’Archivio storico del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, rappresentano le fonti storiche principali da cui si è tratto spunto per la realizzazione del presente saggio; a questo nucleo fondante l’autore ha accostato diversi articoli apparsi sui periodici israeliti e la testimonianza scritta di Gabriella Falco Ravenna, nipote dello stesso Leone.

Gianmarco Pondrano Altavilla

L’Antropologia di Carlo Cattaneo. Tra ideologia e determinazione del volere

IL RISORGIMENTO

Fascicolo: 1 / 2020

Il saggio mira a ricostruire il pensiero di Carlo Cattaneo in tema di antropologia. Dai primi accenni negli studi di linguistica, sino agli scritti della maturità, si cercherà di delineare la riflessione cattaneana sul ruolo degli elementi innati - e segnatamente biologici - nella genesi del pensiero individuale e collettivo, nonché nella determinazione del volere. Si inquadrerà tale riflessione nel più ampio sistema del maestro lombardo, segnalandone i punti di continuità con le sue convinzioni di filosofia della storia, di sociologia e di teoria politica. Ne emergerà, soprattutto nel Cattaneo degli ultimi anni, il ruolo marginale dei fattori innati nella sua idea del pensiero umano ed il contestuale arricchirsi della sua visione della genesi dell’agire riportata, dopo anni di approfondimento, ad una eziologia più varia e composita.

Francesca Geymonat

Un paragrafo rivisto delle Lezioni di filosofia di Carlo Cattaneo al liceo di Lugano

IL RISORGIMENTO

Fascicolo: 1 / 2020

Delle Lezioni tenute al Liceo di Lugano tra anni Cinquanta e Sessanta, si analizzano le versioni preparatorie di un paragrafo dedicato all’originarsi della poesia da canti e balli popolari (con particolare attenzione alla cosiddetta ballata). Ciò consente di riconoscere in Cattaneo, che in quel periodo ha ripreso l’attività di studio e divulgazione, il perdurare d’interessi terminologici e il legame con dibattiti che avevano coinvolto suoi maestri, colleghi e amici nella prima metà dell’Ottocento. Curiosità e passioni di gioventù s’intrecciano con letture nuove, alcune delle quali avranno eco nella seconda serie de "Il Politecnico", altre rimarranno limitate alla pratica didattica e si possono in parte scoprire grazie agli appunti preparatori.

Sergio Bucchi

Carlo Cattaneo e un libro sull’Inghilterra e gli Inglesi

IL RISORGIMENTO

Fascicolo: 1 / 2020

Alla metà degli anni 1830 l’attenta lettura di un libro al tempo assai fortunato di Edward Lytton Bulwer sull’Inghilterra e gli Inglesi, spinse il giovane Cattaneo a scrivere, in inglese, un lungo e impegnativo saggio, da lui intitolato An unenglish Appendix to Mr. B.’s England and the English, che rimase tuttavia incompiuto e che poté vedere la luce solo alla metà del secolo scorso. Il presente articolo si propone di mettere a fuoco l’influenza esercitata dalla lettura del summenzionato libro, e delle appendici scritte in via anonima da J.S. Mill, in una fase cruciale della formazione del pensiero storico e filosofico di Cattaneo.

Giovanni Aresi, Monica De Luca, Elena Marta

Valutazione di processo di un programma di mentoring scolastico: una rilettura in ottica di Psicologia di Comunità

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2020

La ricerca ha dimostrato che i programmi di mentoring rappresentano una strategia efficace per lo sviluppo positivo dei bambini a rischio scolastico e psicosociale. Lo studio descrive una valutazione di processo del Programma Mentore (PM), un programma di mentoring scolastico attivo in quattro città italiane. Per ricostruire il modello logico del PM è stata effettuata un’analisi dei documenti e sono state condotte interviste semi-strutturate allo staff e a quattro insegnanti referenti nelle scuole. I risultati hanno consentito di descrivere le caratteristiche del programma (modello logico) e confrontarle con i criteri indicati dalle linee guida internazionali sulle pratiche di mentoring efficaci. Il contributo offre altresì una rilettura delle strategie del PM alla luce dei principi della Psicologia di Comunità.

Paola Bastianoni, Gisele Ronga

Un modello di formazione breve per volontari: la conoscenza di sé nella relazione di aiuto

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2020

In questo articolo viene presentato un modello di formazione breve per volontari, speri-mentato nel corso della collaborazione decennale tra l’Università degli studi di Ferrara e il CSV - Agire sociale di Ferrara, oggi Università del volontariato, fondato sull’assunto della stretta interdipendenza tra setting interno e setting esterno (Bastianoni, Taurino, 2009). Il fo-cus della formazione è la conoscenza di sé, in riferimento ai vissuti emotivi e alle rappresenta-zioni interiorizzate a partire dalle precoci esperienze relazionali. La formazione ha l’obiettivo di stimolare un processo di riflessione sulle principali dimensioni inerenti il setting interno che sono costantemente sollecitate nella relazione di aiuto, con lo scopo di qualificare e rafforzare le competenze relazionali dei volontari necessarie a fronteggiare un contesto sociale caratteriz-zato da una complessità via via crescente.