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Maria Moscara

La consulenza psichiatrica nel paziente candidato a trapianto di fegato: l’ottica psicodinamica

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 2 / 2022

Secondo le normative e le linee guida vigenti, i pazienti candidati a trapianto di fegato effettuano, insieme ad altre valutazioni specialistiche, una valutazione psichiatrica, che ha l’obiettivo di fornire una valutazione di idoneità all’inserimento in lista per il trapianto. Le linee guida individuano alcune controindicazioni all’esecuzione del trapianto di fegato, tra cui "dipendenza attiva da stupefacenti o da alcool e disturbi psichiatrici, in particolare schizofrenia, psicosi maggiori e gravi disturbi della personalità"; l’osservazione clinica e la letteratura indicano che la presenza di disturbi psichiatrici e/o tratti di personalità disfunzionali alla valutazione indice incidono negativamente sulla prognosi del trapianto. L’attività di consulenza psichiatrica svolta nel contesto dell’Ospedale Generale richiede l’acquisizione e lo sviluppo di adeguate competenze cliniche di base, nonché relazionali e psicoterapeutiche specifiche, per essere adeguatamente effettuata. Competenze ancora più specifiche sono richieste per effettuare le valutazioni pre- inserimento in lista trapianto epatico; questo ambito clinico si caratterizza per l’alta comorbilità medico-chirurgica, la complessità delle questioni etiche di un percorso di cura salva vita, le peculiarità nella relazione medico-paziente che vede coinvolti molteplici clinici interagire tra di loro e col paziente, il coacervo di reazioni emotive che una condizione di salute così grave suscita nel paziente, nella sua rete familiare e non ultimo nella rete dei curanti sia dell’ambito ospedaliero che dei Servizi di Comunità rappresenta una sfida per il sistema curante. In questo lavoro tracceremo le linee della esperienza del Servizio di Consulenza Psichiatrica e Psicosomatica (SCPP) che il Dipartimento Salute Mentale dell’AUSL di Modena svolge presso il Policlinico Universitario, facendo cenno all’ottica psicodinamica utilizzata nell’effettuare la consulenza psichiatrica e a come alcuni degli strumenti psicoanalitici possano essere utilizzati per facilitare l’auto-osservazione da parte del paziente, per facilitare la comprensione delle dinamiche del suo gruppo familiare e delle dinamiche tra paziente e gruppo curante e non ultimo delle relazioni tra i diversi membri dello staff curante. Gli strumenti psicoanalitici permettono di dare una lettura dei momenti di en passe relazionale con il paziente e nel gruppo curante nell’ottica di favorire la comprensione dei meccanismi che li sostengono e facilitarne il superamento.

Concetta De Pasquale, Maria Luisa Pistorio, Gabriella Sapienza

Salute mentale e trapianto di rene

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 2 / 2022

L’esperienza clinica ha messo in luce la necessità di individuare le problematiche psichiche e sociali del paziente candidato al trapianto d’organi e del donatore vivente, al fine di prevenire o arginare eventuali complicanze psicopatologiche post-trapianto e migliorare l’aderenza alle cure. Il trapianto d’organo determina un notevole miglioramento delle aspettative e della qualità della vita del paziente, anche se non sono da escludere possibili difficoltà di adattamento, disturbi psicopatologici, problemi di aderenza ai protocolli terapeutici. La non aderenza alla terapia immunosoppressiva può portare a rigetto, mortalità post-trapianto, aumento dei costi sanitari e diminuzione della qualità della vita. Soprattutto nel delicato settore dei trapianti d’organo la proficua collaborazione tra professionisti con diverse competenze scientifiche sollecita sia una migliore garanzia della salute mentale, sia una maggiore efficacia nei trattamenti. È opportuno il confronto e l’integrazione di linguaggi diversi che evitano la frammentazione del sapere e l’isolamento dei singoli professionisti con possibili ricadute negative sul paziente, influenzando invece positivamente gli outcomes finali dell’iter trapiantologico.

Valentina Martinelli, Amanda Magliano, Serena Scalmati, Pierluigi Politi

La consulenza psichiatrica nel trapianto di cuore

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 2 / 2022

Il trapianto cardiaco rappresenta attualmente una procedura chirurgica consolidata e costituisce il trattamento di scelta in caso di insufficienza cardiaca terminale refrattaria alle terapie mediche o chirurgiche. Il trapianto di cuore genera questioni psicologiche uniche, che originano dalla complessità del percorso clinico e terapeutico, dal significato simbolico e dalla provenienza dell’organo. Sintomi di disagio psicologico e patologie di interesse psichiatrico, principalmente disturbi d’ansia e dell’umore, sono comuni sia nella fase pre-intervento che nella fase successiva, con tassi di prevalenza del 50% nei pazienti candidati al trapianto e del 20-30% nei riceventi, anche nel lungo periodo. L’individuazione e il trattamento corretto di queste condizioni sono di fondamentale importanza per garantire un risultato ottimale del trapianto nel lungo termine.

Carlos Siopa, Diogo Telles Correia

Coping in Transplanted Patients

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 2 / 2022

The theoretical model of coping mechanisms (CM) is based on a discussion between its main determinant factors: individual and situational (related to the 2 approaches of coping: dispositional and constitutional). The most used classification of CM is based on the division of CM in two main dimensions: coping focused on emotions and coping focused on problem resolution. It is essential that classification methods of CM have in consideration the coexistence of stable dispositional elements with a situational variability. Some instruments to evaluate CM are introduced, based on different theories. Coping can influence health through different mechanisms (neuroendocrine system, health threatening behaviours and adherence) and is included in two of the more important theoretical models applied to health (Moos & Schafer’s and Leventhal’s). Based on a systematic literature review we concluded that the most prevalent CM in pre transplantation period are acceptance, active coping, seeking support, and the less used are self-blame and avoidance. In post transplantation period the more prevalent CM continue to be active coping and support seeking, associated to confrontation, self-confidence, religion and problem focused coping. Evasive, emotive and fatalistic CM are associated to less control sensed by patients. Confrontation is associated to a better quality of life and avoidance to a reduction of quality of life and higher depression levels and denial to non-adherence increase. Control sensed by patients, CM related to the expression of emotions and denial change through clinical evolution of transplanted patients.

Giulia Montardi

Il trapianto di fegato in Italia: storia, epidemiologia e comorbilità psichiatrica

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 2 / 2022

Il presente articolo ha l’obiettivo di approfondire alcuni aspetti relativi al trapianto epatico in Italia. In particolare, verranno esposti alcuni cenni storici, le principali cause di trapianto epatico, i più recenti dati epidemiologici rispetto ai 22 Centri Italiani che effettuano questo intervento; verranno esposte le principali indicazioni e controindicazioni al trapianto e si approfondirà l’organizzazione della rete trapiantologica italiana ed i criteri di allocazione degli organi. Infine si approfondirà il tema della comorbilità psichiatrica e delle condotte di abuso. In questo contributo si sottolinea inoltre il ruolo della complessità bio- psico-sociale del paziente candidato a trapianto epatico, complessità che si riflette anche in un sostenuto carico assistenziale sia intra che extraospedaliero e che impegna intensamente l’attività clinica di consultazione psichiatrica, per la quale sono richieste competenze specifiche.

Giorgio Mattei

Editoriale

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 2 / 2022

Nicola Ferrigni, Marica Spalletta

I confini materiali e immateriali delle nuove povertà nel territorio di Roma Capitale e gli effetti sui minori

SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI

Fascicolo: 2 / 2022

L’articolo analizza l’impatto multidimensionale della pandemia sul territorio di Roma Capitale, focalizzando in particolare l’attenzione su quei "nuovi poveri", in cima alla cui lista svettano le famiglie con minori. I risultati confermano la crescente esposizione al rischio povertà di questi nuclei familiari, riconoscendo ai minori lo status di "poveri tra i poveri la cui preesistente condizione di fragilità risulta ulteriormente compromessa da una deprivazione tanto economica, quanto immateriale, che investe contemporaneamente la sfera educativa, culturale e relazionale.

Andrea Petrella, Luisa Capparotto, Paola Milani

La generazione di nuovi sostegni rivolti alla prevenzione della povertà educativa nella policy del Reddito di Cittadinanza

SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI

Fascicolo: 2 / 2022

L’articolo fa riferimento all’esperienza formativa rivolta ai case manager del Reddito di Cittadinanza, realizzata dall’Università di Padova, nella quale sono stati realizzati 914 project work. L’analisi di quelli focalizzati sul contrasto alla povertà educativa e sui bisogni dei bambini fa emergere il potenziale preventivo di questa misura e l’importanza di risposte comunitarie, stabili e innovative a questi bisogni.

Antonietta Maiorano, Daniela Pavoncello

Valutare le competenze socio emotive nei contesti educativi: la proposta INAPP

SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI

Fascicolo: 2 / 2022

Nel presente articolo vengono illustrati i primi risultati dell’indagine INAPP. L’indagine è finalizzata a implementare, in un’ottica inclusiva ed integrata, un si-stema di valutazione del livello di acquisizione di alcuni costrutti socioemotivi in-terrelazionati e predittori di comportamenti autoefficaci e prosociali negli studenti delle scuole superiori di alcune province italiane che hanno preso parte al Progetto "PFP: Progetti Formativi Personalizzati con Budget Educativi".

Stella Volturo

Lotta alla povertà minorile. Il ruolo delle politiche di supporto all’infanzia

SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI

Fascicolo: 2 / 2022

L’articolo analizza il fenomeno della povertà minorile nella sua multidimensionalità, presentando dati sulla situazione italiana in prospettiva comparata europea. La prospettiva analitica adottata concepisce la povertà minorile come una forma estrema di disuguaglianza e riflette sul ruolo delle politiche sociali in ambito minorile nel contrasto alle disuguaglianze.

Maura Striano, Gaia Anita Mannini

Iconografia della fragilità e nuove povertà immateriali

SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI

Fascicolo: 2 / 2022

Nel testo sarà presentato un progetto di intervento, vincitore di un bando com-petitivo, che a nostro parere rappresenta una buona pratica di intercettazione dei bisogni e di risposta articolata e partecipata alle fragilità di bambini ed adulti in una pluralità di contesti rappresentativi della realtà italiana. Le azioni realizzate nell’ambito del progetto sono state sottoposte ad un costante monitoraggio che ci ha consentito di mettere a fuoco le diverse forme in cui la fragilità si manifesta e la sua corrispondenza a condizioni di povertà - materiali ed immateriali - partico-larmente accentuate dall’emergenza pandemica, che richiedono di essere intercet-tate in via preventiva affinché si possano dare risposte efficaci in termini occupa-zionali ed educativi.

Andulena Alushaj, Paola Cardinali, Laura Migliorini, Valeria Pandolfini, Nadia Rania

Genitorialità al tempo del Covid: un progetto nazionale di contrasto alla povertà educativa

SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI

Fascicolo: 2 / 2022

L’obiettivo del presente lavoro è indagare i cambiamenti della dimensione ge-nitoriale durante la pandemia con attenzione alla dimensione emozionale e rela-zionale. Sono state proposte interviste semi strutturate a genitori che hanno preso parte alle attività del progetto nazionale "Un villaggio per crescere" a contrasto della povertà educativa, finanziato dalla Fondazione con i Bambini proposto dal Centro della Salute del Bambino.

Il presente contributo analizza il ruolo della valutazione come pratica riflessiva nell’attuazione di un progetto di contrasto alla povertà educativa realizzato in al-cuni quartieri svantaggiati della città di Genova. A partire dall’attività di valuta-zione di impatto del progetto Co.Di.C.E, il contributo si propone di rilevare i cambiamenti generati dall’introduzione di metodi partecipativi e figure della facilita-zione. Dal confronto riflessivo con referenti territoriali e operatori del terzo settore, insegnanti e dirigenti scolastici coinvolti nel percorso progettuale, emerge una pri-ma analisi sugli esiti di progetto e sul ruolo della valutazione come attività di ricerca applicata ai contesti scolastici. La riflessione sui cambiamenti facilita nuovi percorsi di ricerca sul ruolo della valutazione d’impatto sociale in progetti/politiche educative che vedono il coinvolgimento di reti multiattore composte da enti pubblici, privato sociale, famiglie e scuole.

Danilo Boriati, Mariangela D’Ambrosio

Fame emotiva. Riflessioni sociologiche ed implicazioni sociosanitarie dei DCA durante la pandemia

SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI

Fascicolo: 2 / 2022

Il saggio mostra come, nel periodo pandemico, siano aumentati i disturbi del comportamento alimentare sui minori, collegando tali disturbi alla povertà relazionale acuita ulteriormente dal lockdown. Il contributo propone una risposta innovativa dei servizi di cura, attraverso un dialogo tra sociologia dell’alimentazione e sociologia della salute che sia in grado di culminare in un lavoro di welfare community.

Anna D’ascenzio, Stefani Ferraro

Un’analisi sociologica delle pratiche di medicalizzazione del disagio minorile nella scuola dell’obbligo

SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI

Fascicolo: 2 / 2022

Questo saggio restituisce un’analisi sociologica relativa ai rischi di accentuazione delle prassi di medicalizzazione dei disagi minorili, soprattutto nei contesti scolastici, riferendosi in particolare al contesto post-pandemico. Nella prima parte del saggio le autrici ripercorrono le fasi di sviluppo della medicina come strategia biopolitica e i processi di definizione dell’infanzia come condizione sociale, che si sono determinati alla fine del XIX secolo. Nei successivi pa-ragrafi sono analizzate le logiche di contaminazione esercitate dal neoliberismo sulle politiche sociali e scolastiche, esaminando le conseguenze di ciò rispetto alla percezione del corpo, tanto umano quanto sociale. Nell’ultima parte sono indagate le conseguenze della sussunzione della prassi di medicalizzazione e, a chiusura, è proposta una riflessione sul concetto di coscientizzazione.

Le restrizioni connesse alla gestione dell’emergenza sanitaria hanno inciso profondamente sulle opportunità di crescita dei minori, colpendo maggiormente i gruppi sociali più vulnerabili, come le famiglie a basso reddito e i bambini. Se i genitori home-workers hanno dovuto fronteggiare maggiori difficoltà di conciliazione, i caregiver che hanno perso il lavoro o subito una netta riduzione del reddito hanno vissuto un disagio economico e psicologico, che continua ad impattare sulla qualità delle relazioni familiari. L’analisi psico-sociologica delineata dal presente contributo cerca di mettere in luce gli effetti diretti e indiretti dell’emergenza sull’organizzazione del lavoro e sulla vita di minori e famiglie e pone l’attenzione sull’esigenza di promuovere il benessere individuale e professionale, attraverso la sperimentazione di misure e interventi innovativi nella fase di ripartenza.

Monya Ferritti, Anna Grimaldi, Anna Guerrieri

Un argine contro la povertà educativa: le linee di indirizzo per il diritto allo studio degli alunni adottati

SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI

Fascicolo: 2 / 2022

Nel 2014 il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato le Linee di indi-rizzo per il diritto allo studio degli alunni adottati, un documento teo-rico-metodologico per favorire l’inclusione scolastica degli alunni adot-tati. Tuttavia, la diffusione è stata frammentata e l’attuazione ineffica-ce. A sei anni dalla redazione questo lavoro ne approfondisce i punti di forza e di debolezza, individua le aree di miglioramento e indica pro-poste per la promozione.

Il contributo approfondisce il diritto alla bigenitorialità dei minori nell’ambito di interventi tesi alla presa in carico di fratture coniugali complesse, aggravate dalle lacerazioni emotive della pandemia sociale. Il case study sul colloquio di restituzione nello spazio neutro in un servizio specialistico della Sardegna, mostra l’integrazione delle pratiche interdisciplinari come un social investment di lungo periodo per il benessere di minori adultizzati dal conflitto genitoriale.