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Michele Capurso, Maria Lo Bianco, Elisabetta Cortis, Corrado Rossetti

"È come avere delle catene alle ginocchia": la creazione di un libretto per spiegare l’Artrite Idiopatica Giovanile secondo un approccio socio-costruttivista

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 2 / 2016

Questo articolo presenta una metodologia socio-costruttivista usata nella realizzazione di un libretto destinato a bambini e ragazzi con Artrite Idiopatica Giovanile, da usare come mediatore della relazione medico paziente al momento della comunicazione della diagnosi e durante il successivo processo di cura. Tale metodologia ha coinvolto attivamente alcuni bambini e ragazzi con questa patologia e si è svolta attraverso fasi diverse che hanno compreso: (1) la creazione di un libretto operativo basato su fumetti; (2) lo svolgimento di un laboratorio didattico-creativo con bambini malati e già consapevoli della diagnosi; (3) la raccolta e l’organizzazione delle narrazioni prodotte dai bambini in un libretto finale; (4) La revisione di quanto prodotto dai bambini da parte di genitori e personale sanitario. Ciascuna fase di lavoro ha contribuito alla costruzione del libretto finale. L’approccio socio-costruttivista adottato e il clima accogliente creato durante il workshop hanno facilitato i partecipanti nell’espressione dei loro vissuti e nell’ascolto dei loro coetanei. Il personale pediatrico consultato ha fornito indicazioni scientifiche per far sì che i contenuti trasmessi fossero corretti e aggiornati dal punto di vista medico-terapeutico. Il presente progetto dimostra come sia possibile fornire informazioni scritte che riguardano la malattia e la sua gestione terapeutica a bambini con AIG. Le narrazioni di altri bambini affetti da questa patologia hanno fornito informazioni che altrimenti sarebbero probabilmente rimaste trascurate da adulti e personale sanitario. La metodologia presentata in questo lavoro può essere testata e verificata in futuro con pazienti affetti da altre patologie per valutarne l’efficacia e l’estendibilità.

Santo Di Nuovo

"E pluribus unum"? From colors to psychology

RIVISTA DI PSICOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2022

The commentary deals with multiplicity vs unity in psychology, contrasting the compartmentalization of psychology as several different disciplines.The problem has significant repercussions on the professional level, given that the psychologist under Italian law is authorized to work in all fields of the psychological profession, except psychotherapy for which specialist training is required. Possible unifying criteria, epistemology and methods common to the entire psychological science are sought. The applicative aspects for training, in light of the new norms on the qualifying degree in psychology, are discussed.

"It's the Way you Wear Them!" The Contradictions of Controlling Gang Members’ Dress - This paper examines how politically charged meanings of dress are articulated and contested by staff and gang members. While school dress codes are often justified as a safety measure, the ways staff exercise authority by chastising students who violate the code may alienate students from school. Moreover, students’ ways of dressing are intractable to school control, first, in how they subtly use dress to manipulate the boundaries between such dichotomies as gang/non-gang, safe/dangerous, and overt/covert; and secondly, in the ways students embody dress. Hence, following McNeil (1988), I argue that schools and students are better served by a concentration on pedagogy, rather than control.

Keywords dress code, gangs, social boundaries, school

Alberto Vergani

"E tu che c’entri?": il cittadino tra valutazione, valutatori e Pubbliche Amministrazioni

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE

Fascicolo: 1 / 2010

L’articolo esamina la relazione tra valutazione, Pubbliche Amministrazioni e cittadini esplorando in termini introduttivi sia le principali caratteristiche di questo rapporto sia ciò che sta dietro ad ogni singolo lato di questo triangolo. Andare più a fondo di questi concetti implica non ridurre la valutazione alla sua dimensione tecnico-metodologica, ma di assumere pienamente il ruolo svolto nel rapporto con le Pubbliche Amministrazioni come organizzazioni, e coi cittadini nei loro diversi ed eterogenei profili e configurazioni. Il concetto di evaluation governance rappresenta, in questo contesto, uno strumento utile per cercare di individuare i modi in cui i cittadini possono partecipare alla valutazione, ma anche per mettere in evidenza la necessità di gestire al meglio la loro partecipazione.

Attraverso l’incontro con un’adolescente migrante, il presente lavoro intende esaminare le difficoltà incontrate nella costruzione di un senso di identità e appartenenza. Lisa vive una discrepanza tra modelli di identificazione diversi ed è segnata dal trauma migratorio e ambientale. Il dolore psichico ha trovato espressione dentro di lei in forme di difesa rigide come l’identificazione proiettiva. Obiettivo del lavoro è stato trasformare il rischio transculturale in un processo dinamico e creativo. Il setting è stato il luogo di speranza dove riconoscere il transfert culturale in atto, accogliere ciò che non era stato mentalizzato e introdurre uno spazio sognante.

L’autrice esplora il funzionamento psichico degli adolescenti schizoidi "ritirati in casa", partendo dalla propria esperienza clinica. Confronta il Romanzo famigliare nevrotico (Freud, 1908) con quello che lei indica come Romanzo famigliare schizoide, emergente e dominante in questi pazienti. Illustra in costoro la ricerca di un oggetto che ella denomina "Oggetto miraggio", diverso dall’oggetto Transizionale che non elude l’alterità. L’Oggetto miraggio è il prodotto dell’interazione idealizzata e onnipotente del Falso Sé con una gamma di oggetti narcisistici interiori ed esterni, emergenti e dominanti nei cosiddetti "rifugi patologici della mente", di cui parla J. Steiner. L’Autrice, attraverso la relazione analitica e l’attività onirica della paziente, esplora i vari rifugi della sua mente nell’area psicotica, schizoide e nevrotica delle difese, che in vario modo possono bloccare o alterare lo sviluppo del Sé così come del processo psicoanalitico.

Riccardo Guidi

"Effetti corrosivi"? Problematizzare l’impatto del New Public Management e della governance sui social workers del settore pubblico

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE

Fascicolo: 3 / 2012

L’articolo sviluppa considerazioni di carattere metodologico e sostanziale sull’impatto che le riforme ispirate al New Public Management e alla governance hanno avuto sul lavoro sociale. Nella prima parte dell’articolo sono sinteticamente esposti i caratteri fondamentali dei due paradigmi di riforma. La seconda parte si focalizza sull’approccio di studio all’innovazione nel campo della Pubblica Amministrazione. La terza parte espone alcune evidenze empiriche della letteratura internazionale sui cambiamenti del lavoro sociale. Sull’Italia viene proposta una rilettura dei dati di due ricerche nazionali svolte a cavallo del ciclo di riforme del welfare degli anni 2000. L’articolo giunge alla conclusione che lo studio dell’impatto delle riforme sul lavoro sociale richiede di considerare una pluralità di "variabili di traduzione" delle riforme (pathdependent e actor-dependent). Siul piano teorico ciò sollecita a verificare la possibilità di un incontro tra il neo-istituzionalismo sociologico e l’Actor-Network Theory.

Il presente lavoro analizza le trasformazioni del paesaggio monumentale lungo l’odierno confine italo-sloveno e nell’Alto Adriatico in generale. Prendendo come caso studio il collocamento della statua di Gabriele D’Annunzio a Trieste nell’estate del 2019, fa vedere l’impatto delle pratiche commemorative legate alla sua erezione e ne indaga le implicazioni politiche. Avvalendosi di materiale documentario inedito e proveniente da diversi archivi, il saggio coniuga la funzione di D’Annunzio e della sua esperienza fiumana con la violenza politica postbellica, studiandone le ripercussioni sulle successive politiche della memoria in ambito confinario. Si dimostra così che i due aspetti sono intrinsecamente collegati e che la memorializzazione di D’Annunzio fa parte di un più ampio mosaico di iniziative volte a produrre un paesaggio di confine adatto a sostenere una narrazione storica selettiva.

Patrice Geoffron

"Energy transition for green growth" bill: attempting to renovate the French Energy model

ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT

Fascicolo: 2 / 2014

In 2015, the French Parliament passed a law that defines a strategy for energy transition after two years of open public debate. This legislative package outlines ambitious policy measures to reduce energy consumption and comprises an unprecedented effort to renovate homes and buildings. On the supply side, the Law aims for a diversification of energy sources with a phasing down of nuclear and the speeding up of renewable energy sources. Furthermore, by promoting a ‘circular’ economic model and positive-energy territories, it redefines the balance of power in favour of regional authorities, potentially leading to a turning point in French energy policy. But the Law also includes contradictions and grey areas. It is wishful thinking to believe in the phasing down of nuclear from 75% to 50% of the power production in 2025, combined with the stepping up of renewables to 40% of electricity consumption in 2030. And the current economic crisis puts a cap on the capacity of the State, as well as on local and regional authorities, to trigger the transition and, due to the same constraints, it is doubtful that households and corporations will be able to invest or bear the burden of higher energy prices. Finally, as with the German Energiewende, the French Law illustrates the European difficulties to define collectively a long-term energy strategy.

Giovanni G. Balestrieri

"Equalità" e "inequalità" in Machiavelli

TEORIA POLITICA

Fascicolo: 2 / 2007

Around 1517, with the frequentation of the Orti Oricellari, the political meditation of Machiavelli would have had a decisive turning-point, for which the Florentine secretary would be convinced some necessity to proportion the political institutions to the social structure. Set himself for this way, he would be therefore induced to point out, for society « equali », the republic and, for society « inequali », the monarchy, the only form of government that, with the regal authority, would have been able to contain the « inequality » that distinguishes still a feudal system with its nobility. It is this the interpretative key with which M. Marietti (Machiavelli, l’eccezione fiorentina, Cadmo, Fiesole 2006) thinks about reducing to an unity the thought of Machiavelli. But in to lower it in the Machiavellian texts, Marietti doesn’t succeed entirely persuasive. Particularly it doesn’t convince her reading of the principato civile and the thesis, that, in last, Machiavelli would have identified the principate with the tyranny tout court.

Maurizio Cinelli, Domenico Garofalo, Giuseppe Tucci

"Esodati", "salvaguardati", "esclusi" nella riforma pensionistica Monti-Fornero

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 139 / 2013

La riforma del sistema pensionistico attuata con il d.l. n. 201/2011 ha determinato un consistente aggravamento dei requisiti anagrafici e contributivi per accedere alla pensione di vecchiaia, oltre a decretare la definitiva scomparsa della pensione di anzianità, sostituita dalla pensione di vecchiaia anticipata. In assenza di un periodo transitorio, la riforma ha garantito l’applicazione dei vecchi requisiti solo ad alcune categorie di lavoratori (c.d. salvaguardati), peraltro in numero limitato perché soltanto ad esaurimento delle risorse finanziarie destinate. La progressiva elevazione del numero dei salvaguardabili, con il connesso incremento delle risorse, non è in grado di garantire l’accesso alle pensione alla moltitudine di lavoratori che avevano accettato, prima del varo della riforma, di porre fine al proprio rapporto di lavoro (a volte in cambio di un incentivo) nella prospettiva di accedere alle pensioni secondo la vecchia disciplina (c.d. esodati). Il presente contributo, dopo aver delineato il fenomeno ed analizzato il quadro normativo di riferimento, verifica i possibili contrasti di tale disciplina con i precetti costituzionali e ipotizza le possibili forme di tutela per gli esodati non salvaguardati.